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Lunedì, 6 Maggio 2024 - Ore 1:14 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Rolli
LA MARCIA DEI 500
Il corteo in Piazza della Repubblica (Municipio).
[Luca Maggitti]


Il corteo appena dopo lo stabilimento Rolli.
[Luca Maggitti]


Il corteo in Piazza della Libertà (Stazione).
[Luca Maggitti]


Il racconto del corteo di domenica 15 giugno 2014 e 58 foto.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 17 Giugno 2014 - Ore 13:45

«Lasciateci la dignità di dare da mangiare ai nostri figli».
 
È uno degli slogan più toccanti, fra quelli inneggianti al lavoro e ai diritti, uditi in Piazza della Repubblica, a Roseto, dove intorno a mezzogiorno di ieri è arrivata la marcia dei 500, partita circa due ore prima dallo stabilimento Rolli di Contrada Santa Petronilla.
 
Il corteo, voluto dai lavoratori, ha avuto una buona adesione, raccogliendo la solidarietà anche di rosetani non dipendenti, con alcuni ultras della Curva Nord del Roseto Sharks in prima linea, così come fu nel 2009, quando c’era da soccorrere gli sfollati aquilani del terremoto del 6 aprile.
 
Alla testa del corteo, uno striscione retto da quattro persone, recante la scritta “Lavoro, diritti, Roseto non si piega”. Dietro, un trattore gommato, dotato di microfono e amplificazione per sensibilizzare la gente che ha seguito il corteo ferma ai bordi delle strade durante il passaggio. Infine, i lavoratori Rolli con i loro familiari e chi ha voluto testimoniare la propria solidarietà, preceduti da uno striscione più grande del primo, sul quale campeggiava la scritta “No al piano di sfruttamento Salpa”.
 
E poi magliette ammonenti a non svendere i diritti per ritrovarsi come in qualche paese balcanico e ancora giochi di parole del tipo “Roseto non Salpa”, tirando in ballo il nome della cooperativa che dovrebbe essere parte del piano aziendale, per trasformare i contratti attuali dei lavoratori da industriali a agricoli.
 
In Piazza della Libertà, presso la stazione ferroviaria, una prima sosta del corteo, con alcune testimonianze commoventi di donne che hanno parlato pubblicamente dei loro problemi fisici e del calvario del lavoro difeso con unghie e denti anche dall’aggressione delle malattie oncologiche.
 
Poi la conclusione in piazza del Municipio e l’incontro con il sindaco, Enio Pavone, intervenuto con calma nonostante alcune contestazioni e bordate di fischi di gente che ha paura di perdere il livello minimo di dignità e che ha parlato per bocca di due operai stagionali, i quali hanno sottolineato l’impossibilità di vivere dignitosamente con il nuovo contratto.
 
Il primo cittadino, studente lavoratore in gioventù da Rolli, ha espresso la sua posizione chiaramente: farà ciò che può presso l’azienda, per limitare al minimo i sacrifici dei dipendenti, ritenendo dannosa ogni contrapposizione netta. «Lavoreremo senza sosta – ha detto il sindaco – al fine di trovare la migliore soluzione possibile a questa difficile situazione, auspicando però che ci sia buon senso da parte di tutti e che siano evitate strumentalizzazioni di ogni sorta».
 
Articolo pubblicato su IL MESSAGGERO Abruzzo in data 16 giugno 2014.
 
IL CORTEO IN 58 FOTO
 
Luca Maggitti
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