Quinta stagione consecutiva in A2 Gold per la Tezenis Verona. Una categoria che inizia per la verità a star stretta agli scaligeri, che già da qualche anno puntano dichiaratamente al salto nella massima serie. E per stabilità societaria ed investimenti operati nella pallacanestro, il club veneto avrebbe tutte le carte in regola per raggiungere finalmente il piano di sopra. A mancare sono stati però, finora, i risultati sportivi: nonostante gli ottimi roster costruiti nelle ultime stagioni, il massimo traguardo raggiunto dalla Scaligera sono state le semifinali dello scorso anno, perse 3-1 contro Capo D'Orlando.
Dopo aver tentato la strada del ripescaggio in estate (ed aver subito la seconda "sconfitta" da parte dei siciliani, ammessi nella massima serie “a tavolino”), la dirigenza si è rimessa al lavoro per costruire una squadra che possa finalmente raggiungere la Serie A sul campo. Il primo passo è stato quello di confermare gran parte del nucleo italiano, uno dei fattori-chiave nel gran girone di ritorno disputato da Verona nella passata stagione. Se il rendimento di Smith, Taylor e Callahan è infatti rimasto più o meno costante, all'esplosione dei vari Reati, Gandini e soprattutto capitan Boscagin ha corrisposto un rendimento di squadra da altissima classifica (che ha portato al terzo posto finale).
Non è un caso che tutti e tre i giocatori appena citati resteranno in gialloblù: il tiratore lombardo ed il lungo ex Trieste con il compito di portare qualità e quantità dalla panchina, il capitano veneto con un (meritato) posto in pianta stabile nello starting five. La pattuglia tricolore a disposizione di coach Ramagli (anch'esso riconfermato, e pronto alla sua terza stagione consecutiva con la Tezenis) è stata però ulteriormente rinforzata: il colpo ad effetto è senza dubbio quello di Andrea De Nicolao, un vero e proprio intruso per la Gold. L'ex varesino ha infatti disputato ottime stagioni al piano di sopra, imponendosi a 23 anni come uno dei migliori registi italiani in circolazione (7 punti in oltre 20 minuti di utilizzo medio l'anno scorso a Varese). La scelta di scendere in Gold è apparsa a molti sorprendente, ma di certo Verona si è assicurata un pezzo pregiatissimo per il secondo campionato nazionale.
Il suo back-up sarà Marco Giuri, giocatore di esperienza notevole (nonostante i soli 26 anni) e dalle buone qualità tecniche, pur se reduce da due stagioni non brillantissime a Barcellona e Ferentino. Importante sarà per i gialloblù avere a disposizione un cambio "vero" del regista, con De Nicolao junior e Grande che non erano riusciti a guadagnarsi molto spazio nelle ultime due annate. Altra firma importante è quella di Klaudio Ndoja, che torna in A2 Gold dopo due buone stagioni da role-player a Brindisi e Cremona, nella massima serie. E per la categoria, l'italo-albanese rappresenta un innesto di spessore per qualità, esperienza e la capacità di giocare nei due ruoli di ala. Un perfetto collante a disposizione di coach Ramagli, di cui non vanno comunque trascurare le qualità offensive.
Detto del folto gruppo italiano (completato dall'under Mazzantini, prelevato dal Don Bosco Livorno), per puntare al grande salto Verona si è assicurata due stranieri di alto livello: il primo è Michael Umeh, guardia alla terza esperienza italiana dopo quelle di Trento (ottima) e la fugace comparsata di Brindisi nella parte finale dello scorso anno. Un giocatore che garantisce ottimi standard realizzativi senza accentrare l'attacco su di sè, o aver bisogno costantemente della palla tra le mani. Ancora più importante, forse, l'ingaggio sotto canestro: in maglia Tezenis arriva infatti Darryl Monroe, lungo bidimensionale di grandi qualità tecniche, ed addirittura nono realizzatore assoluto della scorsa ACB tra le fila del Manresa, esperienza di maggior prestigio in carriera dopo le ottime annate in Francia. Due colpi che impennano le quotazioni dei veneti, che sulla carta compongono la prima fila tutta gialloblù delle pretendenti a salire insieme a Torino.
E se rispetto ai piemontesi coach Ramagli può forse disporre di qualche nome "di grido" in meno (ma il talento a disposizione resta molto elevato), l'impressione è che il roster costruito dalla Scaligera (in attesa, magari, di inserire un'ala dalla panchina) sia davvero bilanciato ed equipaggiato sotto tutti i punti di vista. Ed in casa veronese la sensazione è che questa possa davvero essere l'annata in cui provare il tanto atteso salto di categoria.
ARRIVI
Klaudio Ndoja (3-4, ITA, 1985, 2.00) Vanoli Cremona (Italia - Serie A)
Andrea De Nicolao (1, ITA, 1991, 1.85) Cimberio Varese (Italia - Serie A)
Marco Giuri (1-2, ITA, 1988, 1.94) FMC Ferentino (Italia - A2 Gold)
Saverio Mazzantini (2, ITA, 1995, 1.94) Don Bosco Livorno (Italia - Serie B)
Michael Umeh (2, EXTRA, 1984, 1.88) Enel Brindisi (Italia - Serie A)
Darryl Monroe (4-5, EXTRA, 1986, 2.02) Manresa (Spagna - ACB)
PARTENZE
Craig Callahan (4, ITA/PASS, 1981, 2.04) Cimberio Varese (Italia - Serie A)
Alessandro Grande (1, ITA, 1994, 1.78) Basket Veroli (Italia - A2 Gold)
Jerry Smith (1, EXTRA, 1987, 1.88) Maccabi Rishon (Israele)
Marco Carraretto (3, ITA, 1977, 1.97) Fulgor-Libertas Forlì (Italia - A2 Gold)
Lucio Salafia (5, ITA, 1994, 2.10) Il Globo Isernia (Italia - Serie B)
Matteo Da Ros (4-5, ITA, 1989, 2.04) Basket Barcellona (Italia - A2 Gold)
Ronell Taylor (2, EXTRA, 1982, 1.96) Monaco (Francia)
ROSTER
DE NICOLAO-UMEH-Boscagin-NDOJA-MONROE
GIURI-MAZZANTINI-Reati-Gandini
Coach: Ramagli
(in MAIUSCOLO i nuovi arrivati; in rosso gli atleti extracomunitari)
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Il Mohicano del Basket [Stefano Blois]
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