Dopo 18 lunghissimi anni di astinenza, l'Olimpia Milano è finalmente tornata sul trono d'Italia. Uno Scudetto che stava diventando una chimera, visti i forti investimenti degli scorsi anni non ripagati dai risultati. Con più sofferenza del previsto (soprattutto nei playoff), gli uomini di Banchi hanno rotto l'incantesimo, e l'intenzione adesso è di aprire un ciclo vincente, che ricalchi quello ormai concluso di Siena. Proprio la dipartita della Mens Sana (validissima avversaria fino all'ultimo, nonostante le note vicende societarie) dilata ulteriormente il gap tecnico rispetto alla concorrenza, oltre a quello di budget: sulla carta, l'EA7 dovrà fare la corsa principalmente su se stessa.
Due le basi importanti da cui ripartire, anche per scalare posizioni in Europa (già nella scorsa stagione Milano non andò lontana dalle Final Four): le conferme di coach Banchi e di capitan Gentile. L'allenatore toscano è stato a lungo discusso, soprattutto nella parte finale di stagione, ma di fatto è riuscito dove tutti avevano fallito: riportare il Tricolore nella città meneghina. Gentile ha invece vissuto l'anno della consacrazione, trascinando i biancorossi nel momento clou e guadagnandosi anche la chiamata al secondo giro del Draft NBA. L'esperienza oltreoceano dovrà però attendere: anche nel prossimo anno, il capitano biancorosso sarà il perno del progetto tecnico.
Al suo fianco, la dirigenza meneghina (presieduta dal nuovo presidente Portaluppi, avanzato nella carica ricoperta gli anni passati da Livio Proli) ha piazzato uno dei veri colpacci di questa sessione estiva: la guardia titolare sarà infatti Marshon Brooks, 164 partite NBA in carriera (49 in quintetto base) a quasi 8 punti di media, a soli 25 anni. Un giocatore dal talento offensivo indiscutibile, e potenzialmente dominante da questa parte dell'oceano: con Gentile formerà una coppia di altissimo profilo, integrata da un collante di lusso come David Moss (per cui si profila qualche minuto in meno, ma senza perdere di importanza) e dall'energico Cerella, confermato a furor di popolo nelle vesti di specialista difensivo (e non solo). Salutano invece Milano due protagonisti importanti dell'ultima stagione, come Keith Langford (decisione nota da tempo) e Curtis Jerrells (rimasto invece in dubbio fino all'ultimo).
Capitolo a parte merita la cabina di regia, con le note vicende occorse a Daniel Hackett nell'estate azzurra: lasciato senza permesso il raduno della Nazionale, il play pesarese ha subito una squalifica di 6 mesi, che partirà con l'inizio del campionato. Fino ad aprile sarà dunque utilizzabile solo in Eurolega: per questo l'Olimpia è corsa ai ripari, affiancando al primo innesto Joe Ragland un regista puro come Trenton Meacham, proveniente dai francesi del Nanterre. L'ex canturino (molto positivo in Brianza) dovrà invece adattarsi ad un compito diverso, in cui gli verranno richieste meno responsabilità offensive e più ordine nella gestione del gioco.
Novità importanti anche sotto canestro: a fianco del confermato Samuels, a tratti dominante nella parte finale della scorsa stagione ed inamovibile nel ruolo di pivot titolare, l'EA7 si è assicurata le prestazioni di Shawn James. Reduce da un anno di semi-inattività al Maccabi, ma lungo di grande valore tecnico ed atletico (notevoli doti di intimidazione), che inizierà però l'anno ai box per infortunio. Il colpo ad effetto sul mercato comunitario (nel tentativo di trovare finalmente un 4 extralusso) è stato però quello di Linas Kleiza, uno dei talenti europei più cristallini degli ultimi anni. Reduce da un paio di stagioni altanenanti nei Toronto Raptors e al Fenerbahce, il lituano ha la possibilità di rilanciarsi a Milano: dovesse riuscirci sarebbero dolori per tutti, viste le qualità tecniche dell'ex-Olympiacos. A coprirgli le spalle un Nicolò Melli in costante crescita, anche a livello di personalità, oltre che già un veterano (quinta stagione all'Olimpia) del club milanese nonostante i soli 23 anni. Fungerà da cambio di lusso, ma con la prospettiva di giocare tanto, e completare il percorso che lo porti ad essere giocatore di livello internazionale. Completa il frontcourt l'esperto Angelo Gigli, tornato a Milano dopo il prestito di Reggio Emilia, quinto lungo pronto per ogni evenienza.
Una squadra già fortissima per il nostro campionato è stata dunque ulteriormente rafforzata con nomi di calibro e spicco internazionale: l'EA7 punta dritta al secondo scudetto consecutivo, ma anche a compiere un importante salto di qualità in campo europeo. Ed il rischio che l'Eurolega possa distogliere l'attenzione dal campionato è piuttosto minimo, soprattutto vista la profondità del roster meneghino.
ARRIVI
Joe Ragland (1, COM, 1989, 1.82) Acqua Vitasnella Cantù (Italia - Serie A)
Marshon Brooks (2, EXTRA, 1989, 1.96) Los Angeles Lakers (NBA)
Trenton Meacham (1, EXTRA, 1985, 1.88) Nanterre (Francia)
Angelo Gigli (5, ITA, 1983, 2.09) Grissin Bon Reggio Emilia (Italia - Serie A)
Linas Kleiza (4, COM, 1985, 2.03) Fenerbahce (Turchia)
Shawn James (5, COM, 1983, 2.08) Maccabi Tel Aviv (Israele)
PARTENZE
Curtis Jerrells (1-2, EXTRA, 1987, 1.85) Unics Kazan (Russia)
Keith Langford (2, EXTRA, 1983, 1.93) Unics Kazan (Russia)
CJ Wallace (4, COM, 1982, 2.06)
Mohamed Tourè (1, ITA, 1992, 1.90) Viola Reggio Calabria (Italia - A2 Silver)
Willie Deane (1-2, COM, 1980, 1.85)
Kristjan Kangur (4, COM, 1982, 2.01) Cimberio Varese (Italia - Serie A)
Gani Lawal (5, COM, 1988, 2.06) Trabzonspor (Turchia)
ROSTER
RAGLAND-M.BROOKS-A.Gentile-KLEIZA-Samuels
MEACHAM-Hackett-Cerella-Moss-Melli-S.JAMES-GIGLI
Coach: Banchi
(In MAIUSCOLO i nuovi acquisti; in rosso gli atleti extracomunitari, in blu gli atleti comunitari, in verde gli atleti passaportati.)
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Il Mohicano del Basket [Stefano Blois]
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