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Cinema
CHRISTIAN IANSANTE: LA VOCE ITALIANA DI AMERICAN SNIPER.
L’articolo uscito sul MESSAGGERO Abruzzo domenica 11 gennaio 2015.

L’articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo domenica 11 gennaio 2015.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 14 Gennaio 2015 - Ore 10:15

L’implacabile cecchino di “American Sniper” ha la voce di un operaio della parola, come lui stesso ama definirsi.
 
Nel film con la regia di Clint Eastwood, la voce italiana al protagonista Bradley Cooper (nonna materna abruzzese) la presta Christian Iansante, doppiatore e attore, abruzzese di Chieti Scalo che da 25 anni vive a Roma collezionando un successo dietro l’altro.
 
Film, telefilm, cartoni animati, radio, pubblicità, voce ufficiale del canale Fox e di Radio 24 e molte altre esperienze per Iansante, che il prossimo 19 febbraio compirà 50 anni e lo scorso 5 dicembre ha festeggiato le Nozze d’Argento con il doppiaggio: «Il 5 dicembre 1989 feci il mio primo turno di doppiaggio. La carriera inizia quando cominci a lavorare».
 
Ma prima di Roma e dei grandi film, in cui ha prestato la voce ad attori come il già citato Cooper, Matt Damon, Colin Farrell, Jude Law, Joseph Fiennes, Ben Affleck e tanti altri, c’è stato l’Abruzzo e una gavetta precoce di cui si ricorda tutto: «Ho iniziato a 12 anni e mezzo, conducendo programmi musicali su Radio Gamma a Chieti Scalo, poi altre esperienze radiofoniche e nel 1983 Radio Flash Abruzzo, gestita da Gianfranco Valli ed Elia Iezzi, che mi fece innamorare del doppiaggio. Altra conoscenza importante fu William Zola, voce di Radio Luna e all’epoca anima dello Spoltore Ensemble, che mi introdusse alla recitazione. Il doppiaggio è arrivato quasi naturalmente, coniugando due cose per me fondamentali: l’idea di poter recitare e quella di farlo davanti a un microfono».
 
Nel 1989, il grande salto: «Sono un inquieto e in Abruzzo avevo già fatto tutto. Piuttosto che reuccio di provincia, ho preferito ricominciare da zero a Roma, che non mi aspettava, lavorando in un ambiente che non aveva bisogno di me».
 
La svolta arriva nel 1996, con “Trainspotting”: «Passai dall’essere un buon giocatore di Serie B direttamente in Nazionale, ma siccome conosco tanti doppiatori bravi come e più di me, dico che nella vita ci vuole anche fortuna».
 
Iansante, che insieme all’altro grande doppiatore abruzzese Roberto Pedicini da 12 anni ha fondato l’Accademia del Doppiaggio (sedi a Pescara, Roma, Milano e Firenze), ha un sogno da realizzare entro i prossimi due anni: «Ho scritto una sceneggiatura che si chiama “Incontro a Teano”. Voglio che diventi un film».
 
Luca Maggitti
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