Primi segnali di integrazione concreta per i 32 migranti provenienti da paesi dell’Africa Occidentale, ospitati al Residence Felicioni dal 30 settembre.
Grazie a un passaparola su facebook, infatti, associazioni e cittadini hanno lanciato una raccolta di abiti e scarpe, diffondendo un manifesto con gli articoli che servono e le relative taglie e misure. Inoltre, indicativamente per metà ottobre, gli attivisti stanno organizzando una giornata di conoscenza reciproca presso “Brucare onlus”, associazione con uso di fattoria e orti non nuova a simili buone pratiche.
Sabato alle 10, presso il bar La Rotonda, la civica coalizione dei volenterosi si riunirà per pianificare una giornata di integrazione fra poveri italiani e stranieri, valutando insieme iniziative di aiuto comune, senza far differenza di nazionalità.
Marco Borgatti, fra i promotori, chiosa: «Grazie a facebook e all’opera di Brucare, molti cittadini si sono attivati. Chi volesse può lasciare le donazioni alla reception del residence o contattare me, Bruno Petrini o Claudia Borgatti. Cercheremo, nei prossimi giorni, di far capire ai pochi scettici che i nemici non sono i poveri e che la povertà non è causata da loro. Cittadini e associazioni possono dare un piccolo contributo, non risolvere il problema, ma faremo la nostra parte in attesa che chi dovere intervenga».
E a proposito di istituzioni, l’assessore alle Politiche Sociali, Alessandro Recchiuti, commenta positivamente l’iniziativa e precisa: «Martedì scorso, durante l’incontro che il Sindaco e io abbiamo avuto con il Prefetto e i suoi collaboratori, ci è stato detto che il residence ospitante, che ha avuto colloqui diretti con la Prefettura, garantisce vitto, alloggio, vestiario e piano di integrazione. Abbiamo da sempre un buon rapporto con il Felicioni, da noi utilizzato anche per famiglie rosetane sfrattate, pertanto attendiamo di esser convocati come Comune, per fare con loro un punto della situazione. Il Prefetto ci ha anche informato che il residence ha dato la propria disponibilità fino a 138 migranti, ma che la Prefettura intende al massimo arrivare a 60 ospiti complessivi, qualora ci fossero situazioni di urgenza che al momento non ci sono».
L’accoglienza, da bando, è prevista fino al 31 dicembre 2015, ma sarà quasi certamente prorogata.
