La gita fuori porta a Pasquetta è una tradizione per gli italiani.
Chi del viaggio ha fatto invece il mezzo per una vita migliore, come ha passato il Lunedì dell’Angelo?
A Roseto, i migranti ospitati dallo scorso ottobre nel Residence Felicioni hanno scelto di giocare una partita di calcio nel campo dell’oratorio San Giovanni Battista Piamarta, presso la parrocchia del Sacro Cuore.
Così, al “Campo dei Preti” si sono sfidate due selezioni di giovani provenienti dall’Africa Occidentale. Da una parte cittadini di Nigeria e Ghana (di lingua inglese), dall’altra provenienti da Senegal e Mali (di lingua francese). Per dirla con le parole di un ragazzo nigeriano, in panchina per i suoi al fischio di inizio: “English roots against french roots” (radici inglesi contro radici francesi).
La sfida ha visto nove giocatori in campo per squadra (compreso il portiere), con i nigeriano-ghanesi vestiti di tutto punto con una divisa blu, mentre gli avversari hanno sfoggiato una sopramaglia bianca. Massima libertà invece per le calzature, che andavano da quelle professionali indossate da chi giostrava meglio in campo a quelle classiche, adattate per l’occasione da chi, evidentemente, altro non aveva da mettere ai piedi.
Arbitro dell’incontro un ragazzo di ceppo francese, vestito in abiti borghesi, che nonostante fosse chiaramente espressione di una delle due micro-comunità è stato rispettato e mai contestato, pur arbitrando al passo e restando praticamente nel cerchio di centrocampo, senza usufruire di guardalinee.
Secondo i pronostici di un paio di ragazzi nigeriani, la partita non avrebbe dovuto avere storia, con i tifosi di Nwankwo Kanu e Stefano Okaka sicuri di vincere per almeno 4-0. Invece, dopo il repentino vantaggio degli “inglesi”, i senegal-maliani hanno pareggiato e poi sorpassato, grazie a un gol segnato da un’ala sinistra dotata di scarpini e parastinchi, che dopo un perfetto stop di petto ha infilato al volo sotto la traversa il 2-1.
La pioggerellina ha impedito al cronista di arrivare a fine incontro, seguito da alcuni parrocchiani rosetani, che hanno pranzato ad arrosticini all’interno dell’oratorio, e dai loro figli che giocavano nel campo attiguo e nel parco giochi.
Un armonioso tentativo di integrazione, mediante lo sport, contro il pericolo della ghettizzazione.
Roseto degli Abruzzi, lunedì 28 marzo 2016. Pasquetta all’oratorio del Sacro Cuore. Amichevole di calcio fra i migranti africani.
Roseto degli Abruzzi, lunedì 28 marzo 2016. Pasquetta all’oratorio del Sacro Cuore. Pic-nic ad arrosticini di famiglie rosetane.
Roseto degli Abruzzi, lunedì 28 marzo 2016. Pasquetta all’oratorio del Sacro Cuore. Bambine e bambini rosetani giocano.
