Zygmunt Bauman, teorizzatore della “società liquida”, nel libro “Sesto potere” scritto nel 2014 con David Lyon ammonisce: «Già nel 1950 le statistiche ufficiali contavano un milione di profughi. Oggi il numero di “persone in transito” è prudenzialmente stimato in 12 milioni, ma nel 2050 si prevede che nella terra di nessuno dei campi vivrà almeno un miliardo di profughi trasformati in esuli».
Cifre che allarmano in tutti i posti in cui i richiedenti asilo sono ospitati. Anche a Roseto, dove 32 migranti provenienti dall’Africa Occidentale arrivarono lo scorso ottobre, dopo un rocambolesco trasferimento dalla fungaia di Faiete.
I giovani, ospitati nel Residence Felicioni, avrebbero dovuto restare fino a fine anno 2015, ma sono ancora lì. Intanto, la struttura turistica da centinaia di posti letto, sita proprio di fronte al mare nei pressi del pontile, ha tolto l’insegna e qualcuno avanza l’ipotesi che possa essere interamente riconvertita all’accoglienza dei migranti, visto che d’estate potrebbe esserci una nuova emergenza nazionale relativa agli sbarchi.
L’idea di concentrare più di 50 migranti stranieri nello stesso luogo, tenendoli di fatto isolati dalla vita cittadina, fa pensare a un ghetto.
Ma ciò che più preoccupa alcuni cittadini è l’inattività dei migranti, tutti giovanissimi, che rischiano di oziare fra smartphone e partite di calcio nel vicino oratorio del Sacro Cuore.
Una possibile soluzione la offre l’esperienza virtuosa di Daniele Palumbi, sindaco di Torricella Sicura, che già lo scorso ottobre ospitò la squadra “Solidarietà Aprutina”, partecipante al campionato di calcio Uisp e composta da migranti.
Il primo cittadino del comune teramano sostiene che, mediante le cooperative che ne gestiscono l’accoglienza, i migranti possono lavorare, arrotondando i 2,5 euro percepiti giornalmente fino a 10.
Lo scorso anno, affiancati agli operai comunali di Torricella, sono stati bravissimi nei lavori di taglio erba e manutenzione e qualcuno ha poi trovato occupazione stabile. Quest’anno il progetto sarà ripetuto.
Contro i guasti della modernità liquida, dunque, l’antica solidità del lavoro.
Ferragosto 2015. Pranzo del sindaco di Torricella Sicura, Daniele Palumbi, condiviso con i migranti.
Ferragosto 2015. Pranzo del sindaco di Torricella Sicura, Daniele Palumbi, condiviso con i migranti.
Ferragosto 2015. Pranzo del sindaco di Torricella Sicura, Daniele Palumbi, condiviso con i migranti.
