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Giovedì, 2 Maggio 2024 - Ore 0:54 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Serie A2 – Roseto Sharks
IL PAZZO ROSETO FIORISCE IN DICEMBRE
Andy Ogide.
[Mimmo & Andrea Cusano]


Roberto Marulli.
[Mimmo & Andrea Cusano]


Riccardo Casagrande.
[Mimmo & Andrea Cusano]


Prima vittoria del campionato, dopo otto sconfitte, battendo Jesi. La partita, i numeri dei giocatori, le dichiarazioni di coach Di Paolantonio, Ogide e Marulli, le foto di Mimmo & Andrea Cusano.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 03 Dicembre 2017 - Ore 23:30

ROSETO 88
JESI 77
Parziali: 20-19; 9-21 (29-40); 23-18 (52-58); 36-19 (88-77).

ROSETO: Carlino 19, Ogide 12, D’Eustachio n.e., Lupusor 18, Contento 11, Di Bonaventura 1, Palmucci n.e., Lusvarghi n.e., Zampini, Casagrande 7, Marulli 14, Infante 6. Coach: Di Paolantonio.

JESI: Brown 23, Quarisa, Marini 23, Piccoli 7, Rinaldi 9, Valentini n.e., Melderis n.e., Massone, Montanari n.e., Hasbrouck 13, Ihedioha 2. Coach: Cagnazzo.

Arbitri: Terranova, Foti, Azami.

Roseto – Tiri da 2: 15/34 (44%). Tiri da 3: 11/32 (34%). Tiri liberi: 25/29 (86%). Rimbalzi: 45 (32-13).
Jesi – Tiri da 2: 18/37 (49%). Tiri da 3: 11/35 (31%). Tiri liberi: 8/10 (80%). Rimbalzi: 36 (26+10).


SAN MARCHETTI DA PESCARA – Prepartita con caffè al bar del PalaMaggetti, sotto la curva sud. Non faccio in tempo a ordinarlo che dall’ingresso dei paganti il biglietto sbuca un giornalista in libera uscita. È il mio ex capo dello sport al Messaggero Abruzzo, Pierpaolo Marchetti, che da venerdì ha terminato il suo “lavoro d’ufficio” in redazione (ma resterà, per la gioia dei lettori, come collaboratore del quotidiano). “Planti” – come lo chiamo per via della nostra comune esistenza plantigrada (provate a gettarci insieme sopra una bascula... creperà!) – mi dice che è per la prima volta a vedere gli Sharks in questo campionato, poi mi offre il caffè, bevendone uno anche lui. Gli faccio una foto, insieme a coach Gabri Di Bonaventura, dicendogli che se “porta culo” e vinciamo, aprirò il pezzo citandolo. Et-voilà!

PER PAOLETTO BRANDIMARTE – È la prima partita senza Paoletto Brandimarte, storico tifoso rosetano, mancato nei giorni scorsi e salutato sabato per l’ultima volta anche dai tifosi della Curva Nord, che lo hanno omaggiato con un toccante striscione sotto la sua abitazione, in pieno centro a Roseto. Paoletto, con la sua barba profetica, il sorriso mistico e l’aria gucciniana, era perfetto interprete di una certa rosetanità bohemienne che con il tempo sta scomparendo. Dopo aver letto anche lo striscione di commiato in Curva Nord oggi, non ho potuto fare a meno di pensare all’ultima volta che ho visto Paoletto, qualche giorno fa in piazza della Libertà (della stazione), di fronte a casa. Mi chiese perché il Roseto andava così male, con visibile scoramento. E allora voglio pensare che questa prima vittoria del Roseto Sharks 2017/2018 sia anche un po’ per lui e per i suoi occhi sorridenti e sornioni, che staranno festeggiando da qualche parte.

FIORITURA FUORI STAGIONE – Il Roseto che non ti aspetti fiorisce nel gelo di dicembre, vincendo la prima gara dopo 8 sconfitte consecutive e con l’infermeria ancora in piena emergenza, visto che uno dei migliori in campo come Andy Ogide (“doppia doppia” da 12 punti e 16 rimbalzi) ha effettuato l’ultima ecografia nella mattinata della domenica.
Gli Squali hanno finalmente dato il loro primo morso al campionato e lo hanno fatto piegando Jesi per 88-77, al termine di una bella prova corale in cui tutti hanno avuto il coraggio di prendere il mano l’incandescente testimone del protagonista: Marulli con le sue triple, Carlino con la sua determinazione, il redivivo Lupusor, la frizzante incoscienza di Contento e l’abnegazione di capitan Casagrande, Infante, Di Bonaventura e Zampini, oltre al già citato Ogide.
Bravi tutti, quindi, a incassare i primi 2 punti del campionato, che valgono oro viste le contemporanee sconfitte di Orzinuovi e Bergamo. Adesso la terribile settimana a venire, con le due trasferte a Trieste (mercoledì) e Mantova (domenica) potrà essere affrontata con il giusto spirito.
Alla palla contesa, in un PalaMaggetti comunque popolato di tifosi nonostante il periodo nero, coach Di Paolantonio dispone il Roseto con Marulli in regia, Carlino e Casagrande Esterni, Lupusor e Ogide sotto canestro. Coach Cagnazzo risponde con Brown in regia, Hasbrouck e l’applaudito ex Marini esterni, Ihedioha e Rinaldi a presidio dei tabelloni.
Gli Sharks confezionano l’avvio che non ti aspetti con due triple consecutive di Carlino e Marulli. Il 6-0 iniziale indora un po’ la fredda atmosfera del palazzetto e i padroni di casa prendono coraggio, comandando 12-9 al 5° e addirittura 20-9 con la tripla di Lupusor dopo 6 minuti di gioco. Cagnazzo chiama timeout e lo Jesi ne esce rigenerato, piazzando un terribile parziale che porta gli ospiti alla fine del primo quarto in svantaggio per 20-19.
Il blackout offensivo del Roseto continua e Jesi piazza un secondo parziale da 9-21, stordendo il Roseto che in ogni singola giocata evidenzia un po’ della paura che anche questa partita possa finire come le altre. La squadra di casa va a bere il the del riposo in svantaggio 29-40 e viene strigliata in modo evidente da Di Paolantonio prima del rientro in campo.
Marulli e compagni hanno il merito di non sbracare come nelle altre gare interne, risalendo la china un passo alla volta grazie a una difesa arcigna, nella quale svetta il rimbalzista Ogide, e sapendo gestire le responsabilità in attacco ruotando di volta in volta il terminale offensivo. Il terzo tempino finisce 23-18 e al 30° gli Squali inseguono 52-58, con Carlino a 14 punti e Lupusor a 13, mentre per Jesi il miglior realizzatore è l’ex Marini (15), spalleggiato dagli stranieri Brown (14) e Hasbrouck (13).
L’ultima e decisiva frazione si apre con una tripla di Marulli, che chiuderà l’incontro con un fondamentale 4/5 da 3 punti. Roseto inizia a salire di intensità e getta il cuore oltre l’ostacolo senza però mai rinunciare all’applicazione del piano partita, confezionando un parziale di 36-19 che si rivelerà esiziale per Jesi.

I NUMERI DEGLI SHARKS
– Andy Ogide, 12 punti, 16 rimbalzi, 2 assist, 29 di valutazione in 34 minuti.
Roberto Marulli, 14 punti, 6 rimbalzi, 3 assist, 21 di valutazione in 28 minuti.
Matt Carlino, 19 punti, 5 rimbalzi, 4 assist, 16 di valutazione in 31 minuti.
Ion Lupusor, 18 punti, 4 rimbalzi, 12 di valutazione in 31 minuti.
Riccardo Casagrande, 7 punti, 4 rimbalzi, 6 di valutazione in 28 minuti.
Francesco Infante, 6 punti, 3 rimbalzi, 6 di valutazione in 15 minuti.
Marco Contento, 11 punti, 2 assist, 4 di valutazione in 20 minuti.
Giorgio Di Bonaventura, 1 punto, 3 rimbalzi, 1 assist, 4 di valutazione in 11 minuti.
Federico Zampini, 3 minuti.

LA SALA STAMPA – Emanuele Di Paolantonio ha gli occhi lucidi: «Deve essere un nuovo inizio, perché oggi ci siamo tolti una scimmia dalla spalla che ci opprimeva. Era diventata una cappa quasi indescrivibile. Io però devo fare i complimenti ai ragazzi, perché questa è una squadra che – anche se quando si perdeva era difficile credermi – lavora forse anche di più di quella dell’anno scorso e quindi questa è una vittoria del gruppo. Non era facile, perché abbiamo dovuto vincere tre partite: quella della pressione in campo, quella della pressione sugli spalti e quella contro Jesi. Siamo stati bravi e da oggi ricominciamo. Sarà lunghissima e durissima, siamo ancora ultimi ma siamo vivi e dobbiamo continuare su questa strada. Tenete conto che Andy Ogide ha effettuato l’ultima ecografia stamattina alle 10, perché era in dubbio e che, escludendo la partita Roseto-Imola, oggi è la prima volta che Matt Carlino e Andy Ogide stanno insieme in campo, visto che per la serie di infortuni che ci ha colpito non siamo riusciti mai ad allenarci con entrambi».

Andy Ogide sorride quando gli si chiede che fine ha fatto il fratello visto in campo nelle prime otto partite, poi dichiara: «Sono contento della vittoria. I continui infortuni non ci hanno mai permesso di allenarci insieme, quindi va bene così. Circa i miei 16 rimbalzi e l’intensità che avete visto in campo, posso dire che normalmente gioco con intensità e che quello visto stasera sono io. Forse, nelle prime partite mi sono più concentrato a essere un leader e aiutare gli altri e questa cosa può avermi distolto dall’essere pienamente il giocatore che posso essere. Non cerco poi scuse, ma mi sono anche operato un dito e ho avuto altri infortuni, per cui finora è stata davvero dura».

Roberto Marulli è duro e si toglie qualche sassolino dalla scarpa, stante il tono e il lessico: «Ce la meritiamo, perché ci siamo presi tanta merda e ce la siamo portata, senza mai dire un cazzo e continuando a lavorare duro ogni giorno. È arrivata dopo 8 partite, ma ce la meritavano ed è solo l’inizio, perché non abbiamo ancora fatto nulla. Circa la partita, direi che è andata bene, eccezion fatta per il secondo quarto, dove abbiamo sofferto un po’ in attacco perché ci è preso il panico e ognuno pensava di risolverla da sé. Poi, nell’intervallo, il coach ci ha detto di continuare ad attuare il piano partita e che passandoci la palla e coprendoci il culo a vicenda potevamo fare qualcosa di importante. Ci abbiamo creduto ed è andata bene».

LE FOTO DI MIMMO E ANDREA CUSANO – Ecco il link dell’album su Facebook, che contiene le belle foto della partita scattate da Mimmo e Andrea Cusano.
https://www.facebook.com/andrea.cusano.54/media_set?set=a.10212124877730181.1073742055.1022688104&type=3

Luca Maggitti
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