“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”, diceva il Mahatma Gandhi.

“Mahatma” in sanscrito significa “Grande Anima”. Come quella di Pio Rapagnà, che oggi ha lasciato la sua vita terrena all'ospedale di Giulianova, all’età di 73 anni, fiaccato da un violento male che lo aveva colpito recentemente.

Pio Rapagnà – o “Sciarpa Rossa” – come in molti lo chiamavamo, è sempre stato un presidio umano a difesa dei più deboli, che ha agito con tenacia e sorrisi per essere quel cambiamento che voleva vedere nel mondo.

Al fianco degli inquilini delle case popolari, in prima linea per le battaglie contro il traffico pesante sulla Strada Statale 16, invocante giustizia sull’assassinio irrisolto di Libero Masi e di sua moglie Emanuela Cheli, attivo nella lotta alle mafie, battagliero sulla questione morale – anche in Abruzzo – e sulla lotta per una più giusta gestione dei rifiuti.

Insomma: dovunque c’era da pensare di poter migliorare le cose, trovavi Pio Rapagnà a cavallo della sua Renault 4 con megafono montato sul tetto (sostituita poi da una Opel Corsa), che rappresentava una sintesi fra i nobili ideali di Don Chisciotte e la praticità figlia delle privazioni di Sancho Panza.

Una vita contro i mulini a vento rappresentanti il potere, mettendoci sempre faccia e corpo.

Noi di Roseto.com nel 2012 gli offrimmo uno spazio – ovviamente denominato “Sciarpa Rossa [Pio Rapagnà] – che Pio utilizzò per parlare di questione morale, calamità naturali e catastrofi politiche in Abruzzo, tutela della Riserva del Borsacchio, politica, omicidio Masi-Cheli e anche la sua festa Popolare di Città per Vivere, che da anni allietava il cuore dell’estate rosetana dando voce alle tradizioni e alla poesia nella bella cornice dell’Arena 4 Palme.

Oltre ad essere stato attività politico a livello comunale e regionale per decenni, Pio Rapagnà è stato anche un Parlamentare della Repubblica Italiana, ricoprendo il ruolo di Deputato nella XI Legislatura, dal 23 aprile 1992 al 14 aprile 1994, componente della VIII Commissione (ambiente, territorio e lavori pubblici). Il sito della Camera dei Deputati sintetizza la sua attività in 30 progetti di legge (17 presentati nel 1992 e 13 nel 1993), 523 atti di indirizzo e controllo, 70 interventi.

Numeri che spiegano bene il suo impegno, fatto di trasferte in pullman e convitto presso i religiosi per spendere poco e non avere distrazioni nella suburra romana. Chi ha avuto la fortuna di conoscere Pio Rapagnà sa che l’uomo non ha mai lesinato il suo impegno e che ha onorato il mandato parlamentare in un modo che oggi stupisce, visto quel che passa il convento.

Uomo fra gli uomini, amante di Ignazio Silone e difensore dei più deboli, Pio ha meritato di essere un “Onorevole”, perché davvero si è battuto per tutti, restando fedele a se stesso e ai suoi principi e accumulando nulla, se non libri e carte da studiare per costruire un mondo migliore.

Il nostro ultimo saluto a Pio Rapagnà, le nostre condoglianze alla moglie di Giovanna Forti, alla figlia Annalisa e a tutte le persone che gli hanno voluto bene.

Grazie, Pio, per una vita fatta di lotta quotidiana e schietta. Perché, come diceva il compianto Pippo Fava: “A che serve vivere, se non c’è il coraggio di lottare?”.

Le esequie di Pio Rapagnà si terranno lunedì 16 luglio 2018, alle ore 16, alla chiesa del Sacro Cuore di Roseto degli Abruzzi.
Pio tornerà nella sua Roseto lunedì. La bara sarà esposta dal mattino al Palazzo del Mare, dove tante volte Pio ha preso la parola e illustrato la sua idea di un mondo giusto, equo, solidale.
Per volontà della Famiglia di Pio, informiamo che le visite sono gradite sia oggi e domani all’obitorio dell’ospedale di Giulianova sia lunedì al Palazzo del Mare.

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