Mario Boni e Claudio Bonaccorsi insieme garantiscono sempre il tutto esaurito, parlando di basket a Roseto.

Così anche il previsto maltempo ha dovuto inchinarsi, di fronte ai sorrisi carichi di storia del basket della Roseto Cup, che sabato sera ha celebrato il Quam Star Game riunendo il meglio del basket abruzzese e richiamando vecchie glorie della pallacanestro rosetana.

Quindi sold out al Lido Azzurra, per la soddisfazione degli organizzatori che avevano preannunciato il ritorno nel Lido delle Rose di tanti beniamini protagonisti sia della promozione in Serie A2 del 1997/1998 (con vittoria della Coppa Italia di Lega) sia di quella in Serie A1 del 1999/2000.

Dunque tribune piene e tanta gente in piedi, per applaudire una partita dedicata a due ragazzi scomparsi prematuramente: Nico Nardi e Mattia Loschiavo.

Venti fra ex e giocatori si sono sfidati, commentati a bordo campo dallo speaker Stefano Blois, che ha coinvolto un Italia Basket Hall of Fame come Iwan Bisson (vincitore di 5 Scudetti e 4 Coppe dei Campioni a Varese, oltre a molti altri allori) e un giornalista esperto di basket come Giorgio Pomponi.

Fra gli atleti in campo, oltre ai già citati Boni e Bonaccorsi, largo a Giampaolo Ricci, teatino fresco di firma con la Virtus Bologna e incluso fra i 19 Azzurri che si giocheranno un posto con l’Italia al prossimo Mondiale in Cina. C’erano poi il rosetano Pierpaolo Marini, protagonista la scorsa stagione in A2 a Forlì e il terzetto composto da Ennio Leonzio, Alberto Serafini e Domenico Fasciocco, tutti promossi in A2 con l’Amatori Pescara. E poi altri ex Roseto come Titti Stama, Enrico Gaeta, Innocenzo Ferraro, Nando Francani e Francesco Papa, giovani come Trapani, Masciarelli, Timperi, Piccone, esperti atleti locali come Di Emidio, Di Donato, Grosso e Pelliccione.

Le due squadre, guidate in panchina da Ernesto Francani e Danilo Quaglia, hanno offerto gioco spumeggiante e pezzi di bravura. Alla fine, i rossi di Mario Boni (eletto MVP alla veneranda età di 56 anni) hanno battuto i grigi di 4 punti.

Durante la serata, il pubblico è stato conquistato dalle esibizioni mozzafiato di due ballerine e un ballerino della Evolution Art Dance e si è commosso nel ricordo di Nino e Mattia. Momenti di grande emozione anche nel terzo quarto, quando le due squadre in campo sono state rinforzate dai ragazzi dell'associazione di promozione sociale “Oltre”, che partecipano ai campionati Special Olympics.

Al termine, applausi per tutti a cominciare dagli organizzatori: un gruppo di giovani – Francesca Marini, Stefano Blois, Antonello Ricci ed Emanuele Pompilii – che si è inventato una manifestazione di 4 giorni capace di dare lustro alla città intera. Questo il loro commento finale: «Crediamo di aver offerto uno spettacolo a 360 gradi e ci ha riempito di gioia vedere gli spalti ancora pieni oltre la mezzanotte. L’obiettivo era di regalare grandi emozioni a tutti, speriamo di esserci riusciti».