Yancarlos Rodriguez, lo Squalo che viene dai Caraibi, ha condotto con mano ferma alla vittoria il Roseto contro Piacenza, giocando 37 minuti nel corso dei quali ha segnato 26 punti, catturato 4 rimbalzi, dispensato 6 assist e totalizzato 31 di valutazione.

Il play-guardia di origine dominicana, che ha giocato la prima parte della stagione in Serie A a Cantù, dichiara: «Contro Piacenza abbiamo messo in campo molta energia. Ci siamo guardati negli occhi e uniti, dicendoci che non c’erano scuse né infortuni o altri motivi: dovevamo assolutamente tornare a vincere».

Un successo prezioso, arrivato dopo una serie nera fatta di 7 stop consecutivi, che per Rodriguez ha anche una valenza emblematica: «Volevamo mandare un segnale a noi stessi e poi alla società e allo staff, per dire ai tifosi che tutti insieme stiamo facendo del nostro meglio, affinché le cose vadano per il verso giusto».

Il giocatore, che lo scorso campionato ha militato nel Roseto risultando una scommessa vinta visto il suo buon torneo di esordio in A2 dopo tanta cadetteria, parla dei miglioramenti che hanno portato alla vittoria dopo la sconfitta casalinga contro Ravenna, spiegando: «Abbiamo lavorato meglio sui dettagli, comunicando maggiormente tra noi e mettendoci tutti un po’ di energia in più. Non dimentichiamo poi che contro Piacenza è rientrato Mitja Nikolic, che è un giocatore fondamentale per il nostro equilibrio. Lui è un atleta dell’Est Europa ed è quindi sempre molto severo, in primis con se stesso, e questo aiuta la squadra perché porta un enorme carico di energia e motivazione a fare bene e vincere».

Per quanto riguarda la salvezza, Yancarlos – tornato da Cantù per “fare l’americano” – non ha dubbi: «Sono tornato a Roseto per dare una mano e perché assolutamente convinto che riusciremo a conquistare la salvezza. Per farlo, dobbiamo tutti dare qualcosa in più, ognuno di noi deve guardarsi dentro e trovare in se stesso la forza necessaria. Io mi sento pienamente responsabile, per il ruolo che ho in squadra, e penso che la mia buona prova contro Piacenza sia stata anche frutto dei colloqui che ho avuto con coach D’Arcangeli, visto che l’ho ascoltato di più circa le cose da fare per quanto attiene a schemi e situazioni di attacco».

Per il futuro, la ricetta è semplice: «Allenarci con il massimo della concentrazione e giocare con il massimo dell'intensità».