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Territorio e Ricordi
BIANCA, LA ‘MAMMINA’ DI CASOLI
Il bagno (1902), di Leopoldo García Ramón.

Uno scritto del Maestro Concezio Leonzi, datato 8 marzo 2011 e pubblicato a tre anni dalla scomparsa della preziosissima levatrice.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 18 Febbraio 2020 - Ore 11:30

Ricordate Annarella, la bella levatrice, dirimpettaia del maresciallo dei carabinieri (Vittorio De Sica), nell’indimenticabile film “Pane, amore e fantasia”?

Affettuosa, dolce, sempre pronta ad accorrere le partorienti e a farsi in quattro, quando capitava che più bimbi reclamavano a suon di pedate di venire al mondo contemporaneamente.

La signora Bianca Celli di Casoli di Atri, che vogliamo ricordare in questo asterisco a tre anni dalla sua scomparsa, per certi aspetti le assomigliava molto. Certamente non godeva del passaggio in motoretta offerto dal maresciallo dei carabinieri, come nel film del 1953 di Luigi Comencini, ma quando c’era necessità era il caro e inseparabile Felice, marito affettuoso, oltre che fido assistente, a farle da chauffeur.

Il raggio d’azione era piuttosto esteso per quei tempi: Casoli, ma anche Atri centro, le frazioni di San Martino, Tre Ciminiere, San Giacomo, Fontanelle e talvolta anche Cellino Attanasio.

Quando si vedeva sfrecciare una 1.100 rossa modello “D” era buon segno: un altro atriano stava per accrescere le liste anagrafiche! Spesso la scena scatenava un misto di gioia per il lieto evento e un pizzico di apprensione per il travaglio della mamma, che si stemperava, però, quando al ripasso il caro Felice, con un movimento della mano destra, rassicurava tutti che il parto si era concluso con successo. Allora su, un bel sospiro di sollievo.

Quanti casolani sono passati per le sue mani, o meglio, quanti casolani sono stati “raccolti” – così si diceva una volta – dalla signora Bianca!

Ecco, passa la “Mammina” – esclamavano al suo passaggio – e tutti la salutavano con rispetto filiale. Era infatti la “cummère” di tutti, tutti le volevano bene e a tutti regalava il suo sorriso buono e gentile di mamma.

Vogliamo ricordare così la signora Bianca, mentre dal balcone del Paradiso guarda i suoi “neonati”, dolcemente, come può farlo solo una mamma dal cuore d’oro.

Concezio Leonzi
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