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Coronavirus Covid-19
ROSETO CITTÀ APERTA E SOLIDALE, ROSETO CITTÀ DA RISPETTARE.


Appello a tutti coloro che dal Nord stanno arrivando in queste ore a Roseto degli Abruzzi: siate responsabili, mettetevi in quarantena volontaria.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 08 Marzo 2020 - Ore 11:45

Dopo il “pasticciaccio brutto” di ieri sera, con bozze di decreto governativo che funzionari pubblici infedeli  hanno propalato a giornalisti irresponsabili, i quali a loro volta hanno contribuito a creare un clima insopportabile culminato con la “fuga dal Nord”, da cittadino di Roseto degli Abruzzi mi permetto di rivolgere pubblico appello a tutti quelli che in queste ore stanno riparando qui dalle regioni del Nord, messe sotto sorveglianza speciale a causa del diffondersi del Coronavirus che porta al Covid-19.

L’appello è semplice ed è quello che le nostre autorità sanitarie raccomandano: siate responsabili, mettetevi in quarantena volontaria.

Sono “soltanto 14 giorni”, non è la fine del mondo, soprattutto avendo a disposizione televisione, telefonino con dentro i social, libri (sperabile) e cibo.

Le prime tre cose dovreste averle, per la quarta esiste anche qui un collaudato sistema di consegne a domicilio, per cui potete tranquillamente farvi consegnare il cibo fuori dalle vostre porte.

Un simile appello vale certo per ogni città del Centro e del Sud che in queste ore sarà presa d’assalto dai rientranti, ma io credo che ognuno debba prendersi cura del posto in cui vive, prestando certo attenzione al mondo intero, ma cominciando dalla propria famiglia (che è il primo nucleo organizzato di società) e continuando con la propria comunità locale, che per me è la mia città che tanto amo.

Perciò, ospiti tornati in queste ore a Roseto degli Abruzzi, vi prego: mettetevi in quarantena volontaria. Potete farlo e aiuterete una piccola città e una regione come l’Abruzzo a non patire sofferenze potenzialmente catastrofiche, visto che il sistema sanitario dell’Abruzzo non è certo forte come quello della Lombardia e i posti in rianimazione negli ospedali della regione sono pochissimi e certo insufficienti a contenere una eventuale esplosione dei contagi.

Roseto degli Abruzzi è da sempre città aperta e solidale ed è stata quella, nel 2009, ad accogliere più sfollati dall’Aquila, dopo il terribile terremoto (quasi 8.000 censiti, inclusi in pochi giorni in una città di 25.000 abitanti). In 2 settimane Roseto riaprì le scuole con dentro anche gli studenti aquilani e i loro professori, le onlus cittadine, i volontari della Protezione Civile e i tifosi del Roseto Basket si organizzarono per consegnare pasti agli sfollati ospitati nei residence senza cucina e ci fu una generale “Primavera Rosetana”, in termini di soccorso e accoglienza.

E se dovesse rendersi necessario, sono certo che il cuore dei Rosetani farà ancora la differenza, con brigate solidali fatte di volontari che verranno a consegnare le cose che chiedete.

Per questo io vi chiedo, con tutto il cuore, di essere anche voi cittadini di Roseto degli Abruzzi e di amarla, osservando una quarantena volontaria e contattando le autorità sanitarie, nel pieno rispetto delle regole imposte, in caso di bisogno e senza recarvi nei pronto soccorso degli ospedali.

Parlando di Coronavirus, Roseto degli Abruzzi ha già conosciuto la paura lo scorso 27 febbraio 2020, quando 4 componenti di una famiglia lombarda, tornati qui in città nella loro casa di vacanza da circa una settimana, hanno accusato i sintomi del virus e sono risultati positivi al Covid-19 (e oggi sono ricoverati all’Ospedale di Teramo).

Dallo scorso 27 febbraio – oggi sono 10 giorni dei 14 nei quali la paura serpeggia in città – per fortuna nessun caso ulteriore è venuto fuori. L’auspicio è che la famiglia lombarda (che sta bene secondo quanto detto dai sanitari e ci auguriamo guarisca presto) non abbia contagiato nessuno, nonostante la vita sociale fatta nella loro settimana di permanenza a Roseto.

Adesso, però, con questo nuovo flusso di massa, il controllo capillare diventa impossibile. Anche se nelle stazioni ferroviarie e dei pullman saranno posti controlli nella giornata odierna, sfuggiranno sempre quelli che torneranno in macchina.

E allora, di cuore, per favore: rispettare Roseto degli Abruzzi (e vale per ogni città sottoposta a questo esodo di ritorno), mettetevi in quarantena volontaria e aspettate che i 14 giorni passino.

Lottiamo insieme per sconfiggere – con azioni responsabili – un virus che sta contagiando la nostra Italia sia a livello sanitario sia a livello psicologico. È importante, grazie.

Salviamoci tutti insieme, aiutandoci.

Luca Maggitti
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