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Serie B, Girone C2 – Giulianova, Roseto, Teramo.
ROSETO SI RISCATTA A TERAMO, GIULIANOVA ANCORA FERMO PER COVID-19.
La contesa di Teramo-Roseto, con Tiberti e Nikolic al salto iniziale.
[Tasp Teramo / Massimo Pompilii.]


Il punto di coach Gabri Di Bonaventura sulle abruzzesi di Serie B. 7^ giornata di andata.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 19 Gennaio 2021 - Ore 14:30

Ultima di andata nella terza categoria nazionale (Serie B, gironcino C2), proviamo a riassumere rapidamente quanto accaduto nel derby Teramo-Roseto, considerando che il Giulianova del Presidente Iozzo è stato costretto a rinviare la seconda partita, cioè quella casalinga con il Civitanova dopo quella in esterna con il Roseto, per problemi legati a questa terribile pandemia provocata dal Covid-19.

TERAMO-ROSETO
Come da pronostico, il Roseto di coach Trullo (8p ma una gara in meno) riscatta prontamente la battuta d’arresto casalinga (74-77) patita la settimana scorsa al cospetto del rivitalizzato Montegranaro (4) di coach Ciarpella e regola in trasferta (78-85) la matricola Teramo (6) di coach Salvemini, quest’ultima sensibilmente penalizzata dall’assenza del play titolare, classe 95, Francesco Faragalli e dal mancato rimpiazzo (ma sembrerebbe cosa imminente, oltre che quanto mai necessaria!) del lungo Gatti, con cui il sodalizio biancorosso è arrivato ad una rescissione consensuale…
Intanto, iniziamo con il dire che è stata una partita molto godibile e divertente, che credo debba inorgoglire il movimento cestistico abruzzese per lo spettacolo offerto dalle due franchigie, le quali, ovviamente, perseguendo obiettivi decisamente diversi, hanno messo sul piatto budget direttamente proporzionali alle loro legittime ambizioni…
Fortemente minata nell’asse play-pivot (senza pivot non si segna, senza ali non si vola ma senza play non si gioca!), la truppa biancorossa, apparsa molto “connessa” con il coach teatino Salvemini che non ha smesso un istante di incoraggiare e dare informazioni tecniche ai suoi atleti, non si è minimamente scoraggiata e ha provato in tutti i modi ad accorciare l’evidente gap tecnico, fisico e di vissuto cestistico, costringendo i quotatissimi avversari a giocare una partita al meglio delle loro possibilità per agguantare la parte buona del referto…
Passando alla cronaca del match, dopo un primo quarto leggermente favorevole ai padroni di casa (25-23), gli ospiti rompevano gli indugi e grazie ad un Amoroso, partito addirittura dalla panca, assolutamente incontenibile (Mvp, 26p con 3/5 da 2, 6/8 da 3, 2/2 in lunetta, 6r, 29 di valutazione in 28m), alimentato continuamente da un sistema offensivo tra l’altro apparso, in questa occasione, molto ben calibrato fra soluzioni interne e perimetrali, tornava negli spogliatoi per la pausa lunga con ben sette lunghezze di vantaggio (45-52) e l’inerzia della partita sensibilmente dalla propria parte…
Chi si aspettava però una seconda metà di gara in discesa per i biancoblu del Presidente Ciafardoni, non aveva fatto i conti con il carico di energia e di qualità tecnica, oltreché di spinta emotiva, in dote ai padroni di casa, che, alzando opportunamente i ritmi per provare a giocarsela il più possibile sui 28 metri, trovavano il canestro del pareggio (61-61) al 28’…
Roseto però aveva il grande merito di non scomporsi minimamente e con due triple - realizzate prima dal solito Amoroso e poi dal motivato Pastore (14p con 3/5 da 2, 2/7 da 3, 2/2 ai liberi, 3r, 11 di valutazione in 32m) - smorzavano perentoriamente il furore agonistico dei biancorossi, entrando nel tempino decisivo con sei preziosissime lunghezze di vantaggio (61-67)…
Dopo aver visto i volitivi avversari tornare ad un solo possesso pieno di distanza (67-70), saliva in cattedra il capitano degli adriatici, il Professore Ruggiero (12p con 3/13 complessivo, 5/5 a gioco fermo, 3r, 2 assist, 6 di valutazione in 27m), classe 81 e scusate se è poco, che con cinque punti in fila (una bomba pazzesca mentre stavano scadendo i 24” e due tiri liberi) marchiava a fuoco, anche dal punto di vista psicologico, le sorti del match (67-75 al 34’), avvicinando in maniera decisiva la compagine rosetana al blitz in terra teramana…
I provati ma generosi ragazzi del Presidente Nardi tentavano nuovamente, raschiando il barile delle energie psicofisiche, di rimettere in piedi il match (78-83 a 01:37 dalla sirena) ma era davvero l’ultimo sussulto, visto che Serafini (6p con 2/3 complessivo, 1/1 ai liberi, 4r, 9 di valutazione in 23m) e soci gestivano con consumata maestria le battute finali e passavano alla cassa per ritirare meritatamente la preziosa posta in palio…
Quali sono state le chiavi della vittoria rosetana?
Direi innanzitutto la ferrea museruola montata, a difesa schierata, sulle bocche da fuoco perimetrali Rossi (6p con 2/12 dal campo, 1/2 in lunetta, 2r, 6 falli subìti, 5 assist, 7 di valutazione in 32m) e Serroni (3p con 1/3 da 3, 0 di valutazione in 29m), solo nove punti in due, limitati non solo dalla fisicità dei diretti avversari ma anche dai poderosi ed efficaci body-check piazzati dai lunghi, che hanno rallentato le uscite sui blocchi e penalizzato la fluidità della circolazione di palla dei teramani; poi, oltre al gioco molto controllato che ha generato soltanto 6 palle perse (contro le 13 dei teramani), la tremenda produttività dei pop-out, sui giochi a due eseguiti sul quarto di campo libero, del crack Amoroso, uno dei tanti ex di turno, davvero micidiale da dietro l’arco sul legno del PalaBinchi ma anche rebus mica da ridere in post basso… d’altra parte, se fino a due stagioni fa l’ala-pivot classe 80 era ancora un fattore importante, e molte volte decisivo, al piano di sopra, di cosa dobbiamo sorprenderci?!?
La classe non è acqua, le chiacchiere stanno a zero.
Infine, nel file “motivi della vittoria rosetana” vietato dimenticare di inserire la cartella relativa alla superba prestazione offerta dall’ala, classe 96, Lucarelli (15p con 6/6 da 2, 1/3 da 3, 4r, 3 assist, 20 di valutazione in 26m), che tra l’altro ha avuto il merito di aver chiuso definitivamente il match con l’elegante canestro del 78-85 a 01:14 dalla fine…
In casa Tasp, doppia cifra per i tre ragazzi classe 97: il jolly Di Bonaventura (24p con 5/8 da 2, 3/8 da dietro l’arco, 5/5 a gioco fermo, 6 carambole, 6 falli subìti, saldo negativo di 3 fra perse e recuperate, 10 assist, 34 di valutazione in 38m), tra l’altro impiegato nell’occasione, vista l’emergenza, prevalentemente come playmaker (!); l’ala-pivot, ex Faenza, Tiberti (13p con 5/13 complessivo, 3/4 in lunetta, 12r, 17 di valutazione in 39m) e l’ispirata ala forte Esposito (23p con 8/10 da 2, 2/3 da 3, 1/1 ai liberi, 7r, 23 di valutazione in 32m).
Nel prossimo turno, Cristiano Faragalli (6p con 2/2 da 3, 5 di valutazione in 12m) e soci inizieranno il girone di ritorno affrontando in trasferta l’ostico Civitanova di coach Mazzalupi (4p ma una gara da recuperare in esterna con il Giulianova), che fra le mura amiche è riuscita a battere (81-75) proprio la franchigia rosetana; se i biancorossi dovessero recuperare il play Francesco Faragalli e, magari, riuscissero anche a perfezionare la trattativa e schierare la nuova, prevista addizione sotto le plance, le possibilità di espugnare la tana marchigiana certamente salirebbero, mentre in caso contrario, a mio modesto avviso, servirà una vera e propria impresa per tornare a casa con i due punti.
Rinfrancati dal blitz teramano, Di Emidio (6p con 2/7 dal campo, 3r, 5 falli subìti, 8 assist, 15 di valutazione in 36m) e soci, prima di iniziare la seconda parte di campionato affrontando Jesi (6) in trasferta, recupereranno al PalaMaggetti (mercoledì 20 gennaio alle ore 20), il derby con il Giulianova (4p ma due gare in meno), che dovrebbe consentire (il condizionale è d’obbligo, ma il pronostico, ai miei occhi, è quasi chiuso) agli ambiziosi biancoblu di concludere la prima metà di torneo al primo posto, in coabitazione con il Fabriano di coach Pansa e l’Ancona di coach Rajola; non a caso, aggiungerei, visto che sono le tre compagini oggettivamente più attrezzate come qualità di roster, anche se è opportuno ricordare, per onestà intellettuale, che Ancona e Roseto schierano sei senior, mentre i cartai sette, quindi, sulla carta, le squadre guidate da Rajola e Trullo potrebbero aggiungere un’addizione che le renderebbero ancora più competitive ed in grado di cullare il sogno della promozione in A2.
In attesa di assistere al combattuto derby infrasettimanale fra Roseto e Giulianova, cosa aggiungere?
Al solito, buon vento alle spalle, stay tuned!

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Gabri Di Bonaventura
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Gabri Di Bonaventura
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