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Serie B, Girone C2 – Giulianova, Roseto, Teramo.
GIULIANOVA VINCE IL DERBY CONTRO ROSETO, TERAMO TORNA ALLA VITTORIA.
Alberto Cacace, del Giulianova.
[Giulia Basket Giulianova / Mauro Piunti]


Francesco Faragalli, del Teramo.
[Tasp Teramo / Massimo Pompilii]


Il punto di coach Gabri Di Bonaventura sulle abruzzesi di Serie B. 5^ giornata di ritorno.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 24 Febbraio 2021 - Ore 11:15

Quinta di ritorno nella terza categoria nazionale (Serie B, gironcino C2), proviamo a riassumere rapidamente quanto accaduto alle tre franchigie cestistiche abruzzesi in questa penultima domenica di febbraio.

GIULIANOVA-ROSETO
Nell’ennesimo derby stagionale, il pimpante Giulianova (12) di coach Zanchi mostra i muscoli e torna alla vittoria, battendo (66-59) la vice capolista Roseto (14) di coach Trullo, con la compagine del Presidente Ciafardoni a secco di vittorie ormai da tre turni…
Ancora una volta, l’approccio al match si è rivelata una componente fondamentale: i padroni di casa, forti di un’ossatura senior formata da quattro elementi notoriamente incisivi in questa categoria (Panzini-Di Carmine-Cacace-Spera) e da under potenzialmente fra i migliori del torneo (il collaudato centro Thiam, il play moldavo Dron e la guardia Tognacci su tutti), hanno immediatamente messo in chiaro le informazioni ricevute in settimana dal navigato coach veneziano, mettendo all’angolo i biancoblu (16-8 al 10’) e chiudendo la prima metà di gara con un vantaggio in doppia cifra (32-22) che, in una partita a basso punteggio, rappresentava già una seria ipoteca sul risultato finale…
Nel terzo periodo la spinta dei giallorossi - ormai in fiducia e consapevoli delle difficoltà create dalla loro aggressività ai più quotati avversari - aumentava decisamente e quando Tognacci (8p con 3/7 dal campo, 3r ma un saldo negativo di 3 fra perse e recuperate che riducono a 0 la sua valutazione in 20m) piazzava la tripla del + 20 (50-30 al 26’) la pratica sembrava già bella che archiviata…  
Ferita nell’orgoglio, la nervosa truppa viaggiante reagiva immediatamente, confezionando un parziale importante (13-3) che consentiva a Serafini (3p + 4r e 3 perse, -2 di valutazione in 24m) e soci di entrare nel tempino decisivo con ancora dieci lunghezze da recuperare (53-43)…
Costretta dalle circostanze a tentare il tutto per tutto, la compagine rosetana sembrava ritrovare il bandolo della matassa e, approfittando di un passaggio a vuoto dei giuliesi, concretizzava, con l’under Nikolic (12p con 4/11 dal parquet, 4/4 ai liberi, 8r, saldo negativo di 2 fra perse e recuperate, 12 di valutazione in 22m) il sospirato -4 (56-52) con 03:32 da giocare…
Ma, come ricordava il compianto John Belushi nel celebre film culto della fine degli anni Settanta “Animal House”, quando i giochi si fanno duri, i duri iniziano a giocare!
E così, il numero 22 giallorosso, al secolo Alberto Cacace, classe 96, prendeva per mano i suoi e con nove punti in fila (65-56 a 01:16 dalla sirena) li traghettava comodamente verso lo striscione del traguardo, guadagnando l’ambita palma di Mvp, con le seguenti statistiche: 21p con 2/4 da 2, 4/6 da dietro l’arco, un insolito 5/9 ai liberi, 4r, 2 recuperi, 8 falli subiti e 24 di valutazione in 26m.
Ad offrire consistente sponda all’ala ex Rieti, il monumentale ex Chieti Di Carmine (10p con 4/9 complessivo, 2/2 in lunetta, addirittura 15 carambole, 3 recuperi, 3 assist e un sontuoso 24 di valutazione in 38m) e il vincente regista Panzini (12p con 5/11 dal parquet, 3 assist, 2 perse, 8 di valutazione in 32m) mentre, fra gli ospiti, da rimarcare le doppie cifre del capitano Ruggiero (15p con 3/6 complessivo, 8/10 a gioco fermo, 7r, 6 falli subiti, 2 perse, 20 di valutazione in 29m), del veterano Amoroso (13p con 4/6 da 2, 0/3 da 3, 5/6 dalla linea della carità, 10r, saldo negativo di 2 fra perse e recuperate, 6 falli subiti, 20 di valutazione in 31m) e del play Di Emidio (11p con 4/11 complessivo, 4 falli subiti, stranamente 0 assist, 6 di valutazione in 31m).
Ora, prima di passare ai prossimi impegni delle due franchigie che hanno onorato il derby disputato ad Atri, un piccolo inciso: a fine gara, come saprete anche meglio del sottoscritto visto che seguite questo sito, non sono mancate le critiche a tutta la squadra rosetana e, in particolare, al coach Trullo…
Premetto che dall’esterno è sempre estremamente difficile poter giudicare obiettivamente, e quindi mi guarderò bene dal farlo… però la mia (presunta, ovviamente presunta!) onestà intellettuale mi porta a formulare la seguente riflessione: mi spiegate che colpe può avere un allenatore, tra l’altro esperto e titolato come Double T, se da tre settimane si allena con tre senior e sette under, viste le problematiche fisiche che hanno riguardato (e continuano a riguardare!) i vari Serafini, Amoroso e Ruggiero, per non parlare del povero Lucarelli (2p in 19m con 1/5 dal campo, 6r, 2 perse, 0 di valutazione), quest’ultimo, ad esempio, afflitto da una fastidiosissima borsite?
Anche colpevolizzare completamente Tony Trullo, come sento da più parti, delle brutte prestazioni inanellate dalla guardia Pastore (nel derby, 3p + 2r, 1 di valutazione in 34m) praticamente dall’inizio del campionato – visto che il generoso atleta ex Giulianova viaggia a soli 8p + 3r di media, per uno bravo come lui davvero il minimo in Serie B! – mi sembra a dir poco ingiusto e sinceramente anche offensivo a livello professionale… o sbaglio?!?
Troppo facile sparare sul pianista, dimenticando che non più tardi di tre settimane fa Roseto, quando non aveva avuto le problematiche fisiche ora presenti, era da sola in testa alla graduatoria; e senza dimenticare, tra l’altro, che lo staff tecnico ha a propria disposizione un roster con soltanto sei senior invece dei canonici sette, e questo non è esattamente un dettaglio da poco, soprattutto se l’obiettivo è quello di provare (e sottolineo provare) a vincere.
La società, a mio modesto avviso, dovrebbe - se ovviamente non ritiene il tecnico locale di colpo inadeguato al delicato ruolo di coach, ca va sans dire! - compattarsi con Trullo, aiutandolo a superare il fisiologico momento di difficoltà, magari pensando di inserire un settimo senior per trasmettere fiducia a tutto l’ambiente, riaffermando o, eventualmente, rideterminando le responsabilità che competono a ciascun ruolo, nessuno escluso.
Ho sempre pensato che, a qualsiasi latitudine e longitudine, se lo sbadiglio, di uno o anche più giocatori, diventa più importante di un urlo del proprio coach, allora tanto vale cambiare guida tecnica, perché significa che l’allenatore è già stato delegittimato dall’incapacità della società di capire che certe gerarchie, nello sport di squadra, restano sacre ed inviolabili, aldilà delle componenti tecniche… le chiacchiere stanno a zero!
Dubito fortemente che ci saranno sviluppi clamorosi nei prossimi giorni, e a tal proposito sono sicuro che la preziosa esperienza del Presidente Ciafardoni possa armonizzare serenamente il sodalizio rosetano verso una gestione oculata di questo momento di difficoltà dal quale si può uscire solo con la disponibilità di tutti a lavorare per ottenere un obiettivo che deve essere luminoso e lampeggiante per tutti quanti: il bene del club.
Prossimi turni: dopo aver ottenuto lo scalpo, in questo gironcino di ritorno, di Ancona (14) e Roseto (14) e dopo aver riconquistato meritatamente la quarta poltrona in esclusiva, il tonico Giulianova del Presidente Iozzo, domenica 28 febbraio alle ore 18, sfiderà, ancora fra le mura amiche, la battistrada Fabriano (18) di coach Pansa, in un match che si preannuncia decisamente vibrante, anche se il pronostico sembra comunque favorire Garri e compagnia cantante; in casa Roseto, invece, al termine di una settimana che si preannuncia comunque molto elettrica, si viaggerà alla volta di Montegranaro (10), sperando di sorprendere i volitivi ragazzi di coach Ciarpella e violare la sempre temibile Bombonera, storico impianto dove tra l’altro coach Trullo ha allenato verso la metà degli Novanta, gestendo giocatori (vado un po' a memoria!) come Basanisi, Rotasperti, Caprari, Rinaldetti e Rosignano…
Chiaro che, al netto dell’atmosfera che si respira attualmente nell’ambiente biancoblu, un’eventuale quarta sconfitta consecutiva potrebbe davvero provocare conseguenze un mese fa inimmaginabili, ma questo è il basket, bellezza, soprattutto in una piazza intestinale come Roseto… prendere o lasciare!

TERAMO
Dopo cinque sconfitte in fila, il fanalino di coda Teramo (8) di coach Salvemini perentoriamente rialza la testa, piegando sorprendentemente (66-57), fra le mura amiche, l’attrezzato e ambizioso Ancona (14) di coach Rajola, quest’ultimo per anni prolungamento tecnico in campo proprio del tecnico teatino, quando i due erano alle dipendenze dell’Amatori Pescara…
Dopo un inizio da incubo per i locali (0-11 al 3’), l’energico time out chiamato dal tecnico ex Omegna sortiva gli effetti sperati, consentendo ai biancorossi di chiudere il primo periodo sul 17-20…
Nel secondo quarto, l’intensità difensiva dei biancorossi cresceva progressivamente, limitando al massimo le bocche da fuoco avversarie, tra l’altro prive del terminale Potì, e raggiungendo gli spogliatoi per la pausa lunga con due lunghezze di vantaggio (33-31)…
Al ritorno sul parquet, i marchigiani (Caverni 16, Centanni 10, Paesano 8, il temibile Leggio, primo per media punti nel gironcino, soltanto 5) approcciavano nuovamente molto bene al match e con un parziale di 7-0 costringevano nuovamente la panchina biancorossa a fermare il gioco, per tamponare immediatamente l’emorragia (33-38 al 22’)…
Ancora una volta, i biancorossi, apparsi decisamente più funzionali in cabina di regia con il progressivo inserimento dell’under Molteni (7p + 4r, 2 recuperi, 4 assist, 14 di valutazione in 22m) e con il ritorno del regista Faragalli (1p + 5r e 3 assist, -2 di valutazione a causa di 4 perse), quest’ultimo assente da cinque partite e ovviamente da “ricondizionare”, rispondevano presente e, pur segnando con il contagocce, riuscivano a tenere botta in difesa, entrando nell’ultimo periodo con un possesso pieno di vantaggio (47-44)…
A metà dell’ultimo tempino, con le squadre separate da un solo punto (53-52), la svolta del match: prima un canestro da sotto dell’esterno Di Bonaventura (12p con 5/14 dal parquet, 2/5 in lunetta, 6r, 7 falli subiti, 7 assist, 21 di valutazione in 31m), poi due triple consecutive e preziosissime, scagliate prima dal claudicante capitano Serroni (3p + 3r, 3 di valutazione in 12m) e poi dall’ala forte Esposito (3p con 1/5 complessivo, -2 di valutazione in 18m), mandavano in due minuti i padroni di casa sul + 9 (61-52 al 37’), un vantaggio che i ragazzi in canotta Tasp, difendendo con le unghie, conservavano magistralmente fino al suono della sirena…
Hombre del partido, soprattutto per aver retto quasi da solo la compagine del Presidente Nardi nel primo tempo, realizzando ben sedici punti, la guardia ex Palestrina, Rossi (19p con 5/17 dal campo, 4/5 in lunetta, 5 falli subiti, 3 assist, 12 di valutazione in 33m) ma meritano una lodevolissima menzione anche i due lunghi panchinari, e cioè il neo arrivato D’Andrea (6p con 3/4 complessivo, 6 carambole, 11 di valutazione in 18m) e il tenace under Guilavogui (7p + 6r, 9 di valutazione in 19m).
Nel prossimo turno, Tiberti (8p con 3/9 da 2, 2/4 ai liberi, 8r, 7 di valutazione in 25m) e soci cercheranno in tutti i modi di conquistare per la seconda volta consecutiva la parte buona del referto (cosa mai riuscita, al momento), provando a regolare la giovane e organizzata truppa marchigiana dello Jesi (10), guidata da coach Ghizzinardi, che ha nei tre senior a disposizione (l’esperto esterno Giampieri, il temibile bomber Magrini e il solido centro Quarisa) e nei suoi under – in particolare i due più talentuosi, il play Giacché e l’ala Ferraro - i punti di riferimento tecnici più efficaci.
Ho finito, ci becchiamo la settimana prossima, buon vento alle spalle.

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Gabri Di Bonaventura
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