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Venerdì, 26 Aprile 2024 - Ore 17:34 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Soldi & Dolcezza
IL PROTOCOLLO NUTELLA
Una pubblicità storica della Nutella.

Michele Ferrero.

Giovanni Ferrero.

Le massime da seguire nei contatti con il personale, scritte oltre 42 anni fa da Michele Ferrero: l’inventore della Nutella.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 13 Aprile 2021 - Ore 16:00

Partiamo dai soldi e arriviamo all’importanza del rispetto dei collaboratori, passando per la Nutella.

Qualche giorno fa, la rivista Forbes ha incoronato Giovanni Ferrero, 57 anni il prossimo 21 settembre, l’italiano più ricco al mondo e il 7° più ricco d’Europa. Il suo patrimonio è stimato in 35,1 miliardi di dollari.

Sempre secondo Forbes, in Europa ci sono 628 miliardari in euro, rispetto ai 511 dello scorso anno, con un aumento di 117 “Paperon de’ Paperoni” pari al 23%. E qui il nostro piccolo pianeta dovrebbe interrogarsi su questa ricchezza sovrumana che continua a crescere e concentrarsi nelle mani di pochi. Ma non è di questo che voglio parlare. Non adesso, almeno.

Dicevo di Giovanni Ferrero – imprenditore e anche scrittore – che è il nipote di Pietro che nel 1946 fondò la Ferrero. Il figlio di Pietro, Michele (1925-2015), è il papà di Giovanni e di Pietro, morto in Sudafrica nel 2011 mentre si allenava in bicicletta. Dopo quella tragedia, Giovanni è diventato l’unico erede del colosso Ferrero.

La figura di Michele Ferrero è molto importante nella crescita a livello mondiale dell’azienda che – tra le altre leccornie – ha inventato l’ormai mitica Nutella. Fu infatti lui a prendere le redini dell’azienda di famiglia nel 1949, alla morte del padre, dopo soli 3 anni dalla fondazione e quando aveva 34 anni.

Sotto la sua guida, in oltre mezzo secolo, Ferrero è diventato un marchio in grado di patrimonializzare i numeri che consentono al figlio Giovanni di essere l’italiano più ricco d’Europa (anche se risiede da anni in Belgio).

Cercando sul web, mi ha colpito un articolo datato 14 febbraio 2019, pubblicato dalla Gazzetta d’Alba, che ha elencato le massime da seguire nei contatti con il personale, inviate oltre 42 anni fa da Michele Ferrero ai responsabili aziendali da lui nominati.

Dopo averle lette, voglio riproporle qui di seguito, perché questo che battezzo “Protocollo Nutella” (la crema spalmabile è nata in Italia nel 1964, lo stesso anno di Giovanni Ferrero) mi ha favorevolmente colpito. E credo che possa essere di ispirazione per tutti coloro i quali hanno dei collaboratori con i quali interagire.

MASSIME DA SEGUIRE NEI CONTATTI CON IL PERSONALE.

“Quando parli con un individuo ricorda: anche lui è importante”.

1.Nei vostri contatti mettete i vostri collaboratori a loro agio:
-dedicate loro il tempo necessario e non le “briciole”;
-preoccupatevi di ascoltare ciò che hanno da dirvi;
-non date loro l’impressione che siate sulle spine;
-non fateli mai sentire “piccoli”;
-la sedia più comoda del vostro ufficio sia destinata a loro.

2.Prendete decisioni chiare e fatevi aiutare dai vostri collaboratori, essi crederanno nelle scelte a cui hanno concorso.

3.Rendete partecipi i collaboratori dei cambiamenti e discutetene prima della loro attuazione con gli interessati.

4.Comunicate gli apprezzamenti favorevoli ai lavoratori, quelli sfavorevoli comunicateli solo quando necessario, in quest’ultimo caso non limitatevi a una critica, ma indicate ciò che dovrà essere fatto nell’avvenire perché serva a imparare.

5.I vostri interventi siano sempre tempestivi: “Troppo tardi” è pericoloso quanto “Troppo presto”.

6.Agite sulle cause più che sul comportamento.

7.Considerate i problemi nel loro aspetto generale e non perdetevi nei dettagli, lasciate ai dipendenti un certo margine di tolleranza.

8.Siate sempre umani.

9.Non chiedete cose impossibili.

10.Ammettete serenamente i vostri errori, vi aiuterà a non ripeterli.

11.Preoccupatevi di quello che pensano di voi i vostri collaboratori.

12.Non pretendete di essere tutto per i vostri collaboratori, in questo caso finireste per essere niente.

13.Diffidate di quelli che vi adulano, a lungo andare sono più controproducenti di quelli che vi contraddicono.

14.Date sempre quanto dovete e ricordate che spesso non è questione di quanto, ma di come e di quando.

15.Non prendete mai decisioni sotto l’influsso dell’ira, della premura, della delusione, della preoccupazione, ma demandatele a quando il vostro giudizio potrà essere più sereno.

16.Ricordate che un buon capo può far sentire un gigante un uomo normale, ma un capo cattivo può trasformare un gigante in un nano.

17.Se non credete in questi principi, rinunciate ad essere capi.

Luca Maggitti
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