«Sono Mahmoud Abdul-Rauf, orgoglioso componente del Roseto Basket per due stagioni (oltre a quella nella quale ha giocato a Roseto, Serie A 2004/2005, il Califfo del Lido delle Rose ricorda anche quando è tornato nel 2015 due volte – a febbraio e luglio – per ricevere gli onori dal Comune e tenere un camp estivo per i ragazzi, n.d.r.).
Voglio congratularmi con tutti voi per aver portato Roseto in auge fin dal 1921. 100 anni fa. Non è una cosa semplice fare basket per un periodo così lungo!
Avete ispirato ed elettrizzato i tifosi, dato beneficio a tanti atleti e permesso loro di essere parte di questa storia, mettendoli in condizione di provvedere alle loro famiglie.
Io vi sarò sempre e immensamente grato per avermi dato la possibilità di essere parte di questa eredità.
Quindi mi congratulo con voi e prego perché la vostra festa sia memorabile, affinché i tifosi accorrano e manifestino tutta la gioia per i 100 anni di basket e la squadra manifesti la gioia per quanto i tifosi le hanno dato.
Il mio amore per voi è fortissimo e sempre lo sarà.
Mando i miei migliori auguri a tutti voi: avrete sempre un posto speciale nel mio cuore.
Siate benedetti».
(Mahmoud Abdul-Rauf)

VIDEO
Mahmoud Abdul-Rauf
GLI AUGURI DEL CALIFFO DEL LIDO DELLE ROSE
https://www.facebook.com/lucamaggitti/videos/258334262802389

Mahmoud Abdul-Rauf
Il Califfo del Lido delle Rose.
Quando, dopo la sconfitta alla quinta di andata in casa contro la Fortitudo Bologna, l’immaginifico Michele Martinelli escluse categoricamente qualsiasi rinforzo a quello che poi sarebbe diventato il “Roseto più forte di sempre”, in città si diffuse una strana euforia.
Infatti, quando “Miguelon” diceva che non avrebbe fatto niente, significava che era alle prese con una rivoluzione.
E così fu, visto che decise di ingaggiare Brad Traina il mercoledì e Mahmoud Abdul-Rauf il giovedì. Un “uno-due” degno del miglior Cassius Clay, fatto a bella posta per ringalluzzire la piazza prima del Derbyssimo contro il Teramo, puntualmente sconfitto al PalaMaggetti con il punteggio di 75-65.
Cassius Marcellus Clay abbracciò l’islam diventando Muhammad Ali; Chris Wayne Jackson – 185 centimetri di classe e sorriso contagioso da Gulfport, USA – divenne invece Mahmoud Abdul-Rauf. Una scelta arrivata a cavallo della sua carriera NBA, dove fu prima scelta, che gli costò molto.
Ma Abdul-Rauf, che appena mise piede a Roseto fece impazzire tutti e fu prontamente ribattezzato “Il Califfo del Lido delle Rose”, ha sempre avuto forza bastante per giocare e vincere molte battaglie.
Come quella del Derbyssimo contro Teramo, in cui il Califfo segnò 15 punti in 28 minuti, partendo dalla panchina e ringalluzzendo con il suo carisma lo spento Duane Woodward, per la gioia di coach Neven Spahija.
Abdul-Rauf non giocò semplicemente un Derbyssimo, vincendolo dall’alto della sua immensa classe: scese in campo nel mese di Ramadan ed osservò il digiuno diurno – terzo dei cinque pilastri dell’Islam – rinunciando all’acqua da bere durante la partita, visto che la gara si giocò a mezzogiorno per le riprese di Sky. Una volontà di ferro, considerando che il brillante play-guardia non solo non bevve, ma giocò portandosi dentro il disordine neurologico che gli provocava la Sindrome di Tourette.
I suoi muscoli, prosciugati dopo aver smesso di prendere medicinali per alleviare i sintomi della malattia che da piccolo lo aveva fatto soffrire moltissimo, mentre con la maturità era diventata – a suo dire – quasi un dono di Allah, furono le corde tese del violino rosetano capace di incantare i campi della Serie A portando la squadra al settimo posto.
Contro Siena, in casa, Roseto vinse e il Califfo segnò 29 punti: molti piansero di fronte all’essenza tramutata in basket e (forse) alla più bella gara di pallacanestro mai vista al PalaMaggetti.
Era il 7 Novembre 2004.
Col Roseto il Califfo giocò 23 gare (su una gamba sola per via di un tendine malvagio) a quasi 18 punti di media: il giocatore con la classe più cristallina mai approdato nel Lido delle Rose. Il nome islamico di Lew Alcindor – diventato una superstar in canotta Los Angeles Lakers come Kareem Abdul-Jabbar – significa “nobile e generoso servitore di Allah potente”; Mahmoud Abdul-Rauf significa “elegante ed encomiabile servitore di Allah misericordioso e gentile”.
(Luca Maggitti)

Mahmoud Abdul-Rauf
IL VIDEO CELEBRATIVO DEDICATO AL CALIFFO DEL LIDO DELLE ROSE
Fra NBA e Roseto, 15 minuti intensi griffati Daniele Francani.
https://www.youtube.com/watch?v=9ACIXpJGgeg

ROSETO.com > 28 febbraio 2015
Roseto Basket Story
MAHMOUD ABDUL-RAUF: ‘ARRIVEDERCI, ROSETO’.
Il saluto del Califfo, dopo tre giorni entusiasmanti, raccolto da Alex Petrilli per Rosetosharks.com.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=13432

ROSETO.com > 18 luglio 2015
Roseto Basket Story
ATRI, TORRE CERRANO, MONTEPAGANO: GRAND TOUR COL CALIFFO.
Un pomeriggio speciale, insieme a Mahmoud Abdul-Rauf, raccontato dalle foto di Mimmo Cusano.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=14010

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Roseto Basket Story
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