Fake news, “nuovi giornalismi”, comunicatori di facciata, cronisti veri.

In un mondo in cui la diffusione delle notizie è enormemente facilitato dalla diffusione della tecnologia, a mancare sono i professionisti seri e preparati. È questo lo scenario in cui si muove il giornalismo attuale, non a caso sempre meno apprezzato, spesso per colpa degli operatori (ma non solo).

Mentre nei luoghi economicamente sfortunati i giornalisti continuano a essere nel mirino del potere (e non in senso metaforico), in Occidente il mestiere segna il passo, colpito da politicanti interessati e da analfabeti “laureati” all’università della strada.

Il seminario professionalizzante di Paolo Di Vincenzo, in programma nel mese di novembre 2021 alla facoltà di Lingue dell’università D’Annunzio di Pescara, cerca di fare il punto della situazione, fornendo indicazioni, consigli pratici e riassumendo le regole basilari della professione.

Da Facebook alla carta stampata, da oggi all’archeologia della comunicazione, dal riconoscimento della notizia alla diffusione di falsità, sono alcuni degli argomenti che saranno trattati.

IL DOCENTE
Paolo Di Vincenzo (Pescara, 1961) musicologo e giornalista professionista attivo da oltre 35 anni, ha lavorato per un quarto di secolo nel quotidiano il Centro (dove per quasi 14 anni ha avuto la responsabilità delle pagine di Cultura e Spettacoli come caposervizio).
Ha tenuto numerosi corsi di giornalismo nelle facoltà di Lettere e filosofia, Scienze della formazione e nei Master dell’università D’Annunzio.
All’inizio degli anni Dieci ha tenuto la cattedra di Giornalismo alla facoltà di Scienze della comunicazione a Teramo.
Ha curato uffici stampa per Jovanotti e per Il Volo. Ha approfondito lo studio del mondo social con Master in Social media marketing e corsi in Content marketing, Seo & Sem, Facebook, Facebook adv, Instagram.
È autore di un giallo, “Il mistero dell’oro di Dongo”, tradotto in inglese con il titolo “Mussolini – Churchill: letters and gold”, e di un manuale, Tecnica del giornalismo.  Nel volume “Scrittori e giornalisti in Abruzzo e nel mondo” (Ianieri edizioni), ha scritto le pagine relative a Pascal D’Angelo, Pietro Di Donato e John Fante.