Martedì 7 dicembre 2021, ad Atri, ottimo doppio appuntamento con il teatro.
Alle 18, nelle ex-scuderie ducali di Palazzo Acquaviva, Massimiliano D’Aloisio leggerà dei canti scelti della Divina Commedia, in particolare dall’Inferno di Dante Alighieri, a 700 anni dalla sua morte.
L’iniziativa si avvale del patrocinio del Comune di Atri, Assessorato alla Cultura. Il sound design è a cura di Guglielmo Paradisi, l’illustrazione di Veronica Petraccia. Per l’ingresso sarà obbligatorio esibire il green pass.
Alle 21, nel Teatro Comunale, andrà in scena lo spettacolo “Ballantini e Petrolini” con Dario Ballantini che porta a teatro un cavallo di battaglia del suo repertorio giovanile: Ettore Petrolini. Un viaggio alla scoperta delle macchiette del più famoso precursore della comicità italiana.
Si tratta del primo appuntamento della stagione di Prosa 2021/2022 con la direzione artistica di Pino Strabioli. Anche in questo caso è obbligatorio il green pass. Per informazioni sui costi dei biglietti, telefonare al numero 085.8797120.
La città di Atri, nonostante abbia sospeso per quest’anno la stupenda “Notte dei Faugni”, con la tradizionale processione fino all’alba per via della pandemia mondiale da Covid-19, propone due spettacoli di alto livello alla propria cittadinanza e a quella dei comuni viciniori.
Complimenti dunque al sindaco, Piergiorgio Ferretti, e all’assessora alla Cultura, Mimmo Centorame. Che poi – sia chiaro – non servirebbero manco i complimenti.
Gli amministratori sono pagati, con le nostre tasse, per fare il loro lavoro. Duque, forse sarebbe meglio dire loro semplicemente: bene così, avete fatto il vostro dovere.
Ma nel nostro terzo millennio, nel nostro mondo all’incontrario, in cui – come profetizzava Francesco De Gregori – si scambia il diritto con il favore, una “boccata d’aria” sotto forma di ben due spettacoli spinge ai complimenti.
Già, perché altrove – tipo qui, nella nostra tanto amata Roseto degli Abruzzi – è da circa un decennio che non c’è più la stagione di prosa.
Sindaci e assessori alla cultura di Roseto degli Abruzzi – passati e in carica dell’ultimo decennio – ammettetelo: è imbarazzante leggere questa cosa del teatro, sapendo che è vera, collocandola nella seconda città della Provincia di Teramo dopo il capoluogo.
E allora laica preghiera a sindaco Nugnes e assessore al ramo Luciani: riuscite – nonostante siate in carica da poco – a farvi ricordare come quelli che hanno riportato il teatro a Roseto dopo un decennio?
Guardate, non è difficile. Vi pagano per farlo e avete tutti gli strumenti per farlo. Dunque, basta un minimo (credetemi, un minimo) di buona volontà.
E riguardo all’annoso problema del teatro Odeon ormai indisponibile, tutti noi – voi compresi – sappiamo che esistono altri luoghi che ben si prestano al teatro. Primo tra tutti, il Teatro dei Preti, che proprio nell’attuale sindaco Nugnes ha visto il curatore, dopo che il brillante padre Antonio Ghidoni lo ha creato.
Forza e coraggio, dunque, riportiamo il teatro a Roseto degli Abruzzi!
