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Lunedì, 15 Dicembre 2025 - Ore 19:35 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Serie B, Girone C – Giulianova, Roseto, Teramo.
TRE STOP CASALINGHI PER LE ABRUZZESI
La classifica della Serie B, Girone C, dopo la 11^ giornata di ritorno.

Il punto di coach Gabri Di Bonaventura sulle abruzzesi di Serie B. 11^ giornata di ritorno.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 12 Aprile 2022 - Ore 17:15

Undicesima giornata di ritorno a dir poco nefasta per le tre compagini cestistiche abruzzesi impegnate nel campionato di Serie B (girone C), proviamo a riassumere rapidamente quanto accaduto, in questa seconda domenica di aprile, a Giulianova, Roseto e Teramo.

GIULIANOVA
Quattordicesimo stop consecutivo per il Giulianova (6) di coach Domizioli, questa volta regolato fra le mura casalinghe (86-94) dal determinato Faenza (26) di coach Garelli…
Dopo un primo quarto equilibrato (18-20), gli ospiti (la guardia Vico 22, l’esterno Petrucci 12) rompevano gli indugi e in pochi minuti costruivano un vantaggio in doppia cifra (23-33 al 14’) ma i locali non demordevano e con apprezzabile personalità chiudevano la prima metà di gara sotto di sette lunghezze (40-47)…
Alla ripresa dei giochi, i giallorossi esprimevano davvero il meglio e con una tripla del volitivo Buscaroli (16p con 5/7 da 2, 2/8 da 3, 8r, 6 falli subiti, 4 assist, 22 di valutazione in 39m) tornavano sul -2 (61-63 al 26’), costringendo la panchina emiliana a chiamare un tempestivo time-out…
Un perentorio parziale (0-9) restituiva in un amen la doppia cifra di vantaggio al Faenza (61-72 al 28’), che entrava nel tempino decisivo con otto punti di vantaggio (69-77)…
Giulianova tentava il tutto per tutto e con l’ennesimo canestro realizzato da Buscaroli tornava a farsi minaccioso (76-80 al 33’) ma era davvero l’ultimo sforzo veramente produttivo dei giallorossi che, ancora una volta, subivano impotenti il break definitivo (4-11) che in pratica archiviava la pratica, decretando la quarta vittoria in fila per Aromando (17p + 14r) e soci (80-91 a 02:23 dalla sirena)…
Grazie anche alla penuria dei lunghi locali, tra l’altro aggravata dalla reiterata indisponibilità del dinamico under Cianci, il concreto lungo Poggi, classe 97, si aggiudicava la palma di Mvp, realizzando 26p, catturando 8 carambole, subendo 12 falli (!) e ottenendo, in 35m di campo, un fantastico 38 di valutazione, mentre fra i giuliesi, già detto della brillante guardia classe 2001 Buscaroli, da rimarcare le buonissime prove del regista, ex Montegranaro e Ancona, Caverni (18p + 4r e 6 cioccolatini, un rotondo 20 di valutazione in 34m), dell’under perimetrale Pierucci (19p con 5/7 da dietro l’arco, 19 di valutazione in 38m), dell’ala, ex Civitanova, Milani (16p + 3 recuperi e 4 assist, 11 di valutazione in 31m) e del rientrante esterno Motta (15p con 4/6 complessivo, 4/5 ai liberi, 6 falli subiti, 2 assist, 16 di valutazione in 26m).
Nel prossimo turno (sabato 16 aprile, ore 18), la compagine del factotum Sacripante affronterà in trasferta il fanalino di coda Montegranaro (4) di coach Cagnazzo, quest’ultimo tecnico con esperienze al piano di sopra con Jesi e San Severo…
Superfluo aggiungere che perdere alla Bombonera - soprattutto con uno scarto superiore ai cinque punti, visto che all’andata Giulianova vinse 67-62 - rischierebbe fortemente di mettere spalle al muro la franchigia del Presidente Gentile, dato che nelle ultime tre gare il calendario riserverà agli adriatici la Luiss Roma (24) in trasferta, il Roseto (40) in casa (anche se si giocherà al PalaMaggitti e non al Palacastrum) e la NPC Rieti (38) fuori…
Staremo a vedere, ma quello che il campo sta dimostrando, al di là delle sconfitte che certo pesano, è che Giulianova non indietreggia di un centimetro, quindi tutti gli avversari faranno bene a non sottostimare l’orgogliosa Domizioli’s Band.

ROSETO
Quando piove, grandina.
Primo stop casalingo stagionale per il Roseto (40) di coach Quaglia, beffato all’overtime (75-78) dall’ostico Ancona (34) guidato dal veterano tecnico Coen…
Dopo una prima metà di gara giocata in sostanziale equilibrio (34-32), i dorici uscivano benissimo dalla pausa lunga, raccogliendo dividendi importanti dallo sfidare al tiro da fuori i padroni di casa (12/43 da 3 alla fine, 28%), concretizzando i numerosi vantaggi propiziati dalla fase difensiva ed entrando nel quarto periodo con otto lunghezze di vantaggio (52-60), grazie soprattutto al contributo dell’ala Cacace (14) e alla freddezza del play, ex Giulianova come Cacace, Panzini (18p di cui 14p nella terza frazione!), a cui gli arbitri attribuivano anche un canestro da 3p scoccato almeno un metro (!) dentro l’arco virile (quando piove, grandina… ricordate?!?).
Sospinti, nella difficoltà, dal caloroso pubblico, i biancoblu reagivano alla grande e grazie a due bombe di Pastore (15p + 6r e 7 assist, 23 di valutazione in 35m) ed un canestro dal pitturato del rientrante Nikolic (19p + 7r, 15 di valutazione in 39m) trovavano la sospirata parità (64-64 al 35’)…
Ancona però ne ha viste di tutti i colori (non a caso è anche l’unica ad aver espugnato anche il PalaFlaminio di Rimini!) e con grande durezza mentale tornava sul +4 (66-70) quando il tabellone elettronico indicava ancora 02:43 da giocare…
Mei (12p + 4r e 5 assist, 12 di valutazione in 36m) con quattro punti (una tripla e 1/2 ai liberi) ripristinava la parità a 37” dal termine (70-70) e, dopo una persa sanguinosa degli ospiti, Zampogna (0p e -5 di valutazione in 19m) si ritrovava fra le mani, a pochi secondi dalla fine, l’arancia del k.o. ma la sua conclusione veniva sputata dal ferro e cosi si andava all’overtime…
Nel supplementare Roseto andava sul +3 (73-70 a 02:47 dalla fine) ma Centanni (15) e soci non mollavano la presa e con grande caparbietà si riportavano sul +3 (73-76) quando mancavano 29” al termine…
Pastore falliva il siluro della parità ma il sorprendente doppio errore commesso in lunetta da Minoli (6) a 8” dalla fine restituiva una chance ai padroni di casa, che ovviamente affidavano al leader Amoroso (7p con 2/9 complessivo, 3r, 5 falli subiti, 3 perse, 4 di valutazione in 32m) il prezioso cuoio…
Il numero 33 rosetano, però, falliva dall’angolo la tripla del secondo supplementare e cosi Roseto diceva virtualmente addio al primo posto in stagione regolare, che non è una tragedia ma che sicuramente lascia molto amaro in bocca alla franchigia del Presidente Ciafardoni…
Hombre del partido il lungo veneziano, classe 92, Quarisa (18p + 10r, 22 di valutazione in 32m), che in una prestazione di grande sostanza, e contro avversari di primo livello, ha avuto anche il merito di segnare il canestro del 73-74, che a mio modesto avviso ha avuto un peso specifico fondamentale nel blitz dorico…
Nel prossimo turno (sabato 16 aprile, ore 20:30), Di Carmine (6p + 3r, 3 di valutazione in 19m) e soci, al fine di difendere strenuamente la seconda poltrona, dietro al solido Rimini (42) di coach Ferrari, sfideranno in trasferta l’attrezzato Ozzano (32) di coach Loperfido, che ha nel navigato play-guardia Bonfiglio, negli esterni Lasagni, Folli, Iattoni e Ceparano (under super, classe 2001) e nei lunghi Chiappelli e Klyuchnyk i punti di forza più consolidati.
Vedremo se Roseto riuscirà a metabolizzare in fretta questa prima scivolata casalinga stagionale e a blindare il secondo posto, che comunque garantirebbe il vantaggio del fattore campo fino alla penultima curva che accompagna verso il sogno del salto di categoria.

TERAMO
Il fucile batte sempre la pistola.
Quasi sempre, aggiungerei che non importa nemmeno chi impugni la pistola e chi impugni il fucile, perché, in linea di massima, esiste una tecnica di un certo livello che viene costantemente battuta da una tecnica diversa perché più evoluta, potente e collaudata.
Certo, poi nello sport noi siamo sempre qui a ricordare (guai a non farlo!) che il futuro non è scritto e che il concetto di forza è relativo, perché esistono due squadre in quel giorno, su quel campo e con determinati arbitri, ma di base, e con buona pace di tutti, se un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, come ricordava Ramòn Rojo (un indimenticabile Gian Maria Volontè) a Joe (un leggendario Clint Eastwood) nella celebre pellicola Per un pugno di dollari (Sergio Leone, 1964), quello con la pistola è un uomo morto.
Si potrebbe quindi sintetizzare con il famoso proverbio messicano la quinta sconfitta nelle ultime sei gare per il generoso Teramo (22) di coach Salvemini, trafitto in casa (50-54) dalla corazzata Sebastiani Rieti (38), con la franchigia reatina giunta alla nona vittoria in fila e - mi sembra opportuno rimarcarlo, visto che il tecnico bolognese un paio di mesi fa era stato addirittura messo alla porta! - lucidamente orchestrata, anche nei momenti di evidente difficoltà come quelli innegabilmente vissuti al Palaskà, da coach Finelli, quest’ultimo, a mio modesto avviso, assolutamente sprecato per la terza categoria nazionale.
Dopo un primo quarto favorevole ai padroni di casa (17-13), gli ospiti, nella seconda frazione, subivano sorprendentemente più del previsto, oltre alla carica agonistica, anche i cambi sistematici, nonché i puntuali raddoppi in post basso, dei biancorossi, che, seppur con un parziale più da minibasket che da terza categoria nazionale (11-4), raggiungevano gli spogliatoi per la pausa lunga con ben undici lunghezze di vantaggio, che definire meritate era riduttivo…
Nel terzo periodo, soprattutto in casa Sebastiani Rieti, la musica sembrava non cambiare più di tanto: i fosforici Piazza (0) e Stanic (10) non riuscivano a scandire adeguatamente le trame offensive, Loschi (2), secondo miglior realizzatore del girone, non si accendeva nemmeno per sbaglio, Ghersetti (4) e Maganza (0) risultavano sorprendentemente impalpabili e così, ai miei occhi, il -8 con cui si entrava nel tempino decisivo (40-32) rappresentava, tutto sommato, un discreto affare per la franchigia ospite, in attesa di trovare, prima o poi, la giusta confidenza offensiva…
La sensazione si rivelava corretta: con i biancorossi che smarrivano ulteriormente la via del canestro (17/38 da 2, 1/18 da 3p, tra l’altro con l’unica tripla arrivata a partita finita, 13/19 a gioco fermo), anche in soluzioni aperte ma rese complicate dall’inevitabile pressione che partite di questo spessore generano, il “fucile” degli ospiti, impugnato primariamente dal capitano Ndoja (17) e dal folletto, ex Roseto, Contento (Mvp, 17p con 7/15 complessivo, 1/2 in lunetta, 3r, 4 falli subiti, 12 di valutazione in 31m iniziati, paradossalmente, in maniera anonima), prima propiziava la parità (42-42 al 34’) e poi, possesso dopo possesso, centrava il bersaglio grosso (22 punti nell’ultima frazione, dopo averne segnati 32 in 30m!), scavando inesorabilmente il solco (42-48 al 36’, 43-52 a 02:26 dal termine) che premiava lo sforzo di Piccin (4) e soci, allungando a nove la striscia vincente…
Piccola curiosità: le statistiche ufficiali di fine match premiano, dal punto di vista delle valutazioni, la squadra perdente (Teramo 56, Sebastiani Rieti solo 47), a dimostrazione di quanto atipica, anche nella rilevazione dei dati, possa essere risultata una gara che per 34m ha visto in vantaggio la squadra meno accreditata sulla carta…
In casa Tasp – con la compagine del Presidente Nardi fortemente penalizzata dall’assenza del fighter Di Donato, infortunatosi nella complicata trasferta di Imola (32) e presente in stampelle alla gara - doppia cifra per l’inesauribile play, ex di giornata, Bottioni (13p con 5/12 complessivo, 2/4 in lunetta, 3r, 7 falli subiti, 2 recuperi, 5 assist, 19 di valutazione in 34m) e per il lungo Antonelli (15p con 6/10 da 2, 3/4 ai liberi, 5r, 5 perse, 6 falli subiti, 13 di valutazione in 25m), mentre il capitano Cucco (4p con 0/8 complessivo, 4/4 in lunetta, saldo negativo di 2 fra perse e recuperate, 5 assist, 3 di valutazione in 32m), l’ala Bertocco (7p con 2/10 dal parquet, 3/5 dalla linea della carità, 3r, -2 di valutazione in 20m) e soprattutto l’under Cipriani (0p con 0/9 dal campo, 3r, -6 di valutazione in 29m) hanno conosciuto serate decisamente migliori.
Nel prossimo turno (sabato 16 aprile alle ore 20:30), Bonci (8p con 4/4 da 2, 8r, 2 recuperi e 18 di valutazione in 29m eccellenti) e soci - attualmente scivolati in undicesima posizione, insieme al Cesena di coach Tassinari – affronteranno al Carisport proprio la formazione romagnola sopracitata, tra l’altro reduce dalla pesante sconfitta (75-59) rimediata a Roma al cospetto della sorprendente Luiss (24) di coach Paccariè e sicuramente desiderosa, almeno quanto la truppa teramana, di chiudere il torneo nella zona franca (per capirci, quella che va dal nono all’undicesimo posto) ed evitare le fisiologiche insidie dei playout…
Il match appare particolarmente delicato per entrambe le formazioni, visto l’importanza della posta in palio, che, a questo punto del torneo, definirei quasi cruciale, anche alla luce dell’inaspettato blitz (72-73) confezionato dall’imprevedibile Jesi (19) sul legno della NPC Rieti (38) che, di fatto, oltre a favorire indirettamente il Roseto, consente alla formazione marchigiana di poter provare concretamente a migliorare la propria posizione di classifica, avendo tra l’altro tre partite in casa nelle quattro che chiuderanno la regular season e l’ultima proprio sul parquet amico con la compagine guidata dal tecnico teatino Salvemini...
Comunque sia, Teramo, per sabato prossimo, spera vivamente di recuperare il veterano di mille battaglie Di Donato mentre i Tigers, immagino, faranno di tutto per schierare l’esterno Anumba, assente nell’ultima dolente trasferta capitolina e protagonista in molte vittorie ottenute dal Cesena in questo torneo…
La sensazione forte che ha il sottoscritto è che la squadra che per prima scollinerà i 55 punti porterà a casa la parte buona del referto; inoltre, dovessero essere (malauguratamente per i biancorossi!) i romagnoli a spuntarla, tutto ciò garantirebbe alla compagine di coach Tassinari – che, a pensarci bene, non ha mai rimpiazzato la partenza dell’ala tiratrice, ex Roseto e Giulianova, Genovese - anche un preziosissimo 2-0 nei confronti della Tasp, visto che all’andata Mascherpa e soci espugnarono (61-66) il Palaskà…
Attenzione perché questo, se ovviamente non può riguardare Jesi che ha un punto di penalizzazione, è un tema tutt’altro che secondario, visto che non è affatto escluso (per non dire probabile!) che Luiss Roma (24), Cesena (22) e Teramo (22) possano ritrovarsi (in due o addirittura anche in tre!) appaiate in graduatoria alla fine della stagione regolare, lasciando necessariamente spazio alla classifica avulsa piuttosto che agli scarti registrati negli scontri diretti… o sbaglio?!?

Per il momento è tutto, ci becchiamo la settimana prossima, colgo l’occasione per porgere i miei migliori auguri di Buona Pasqua a tutti gli appassionati dell’arancia abruzzese, mentre voi (mi raccomando!) evitate di mangiare troppa cioccolata.

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