Paolo Di Tecco.
1980, Luca Maggitti Di Tecco con in braccio Pierluigi Di Tecco.
Pierluigi Di Tecco con in braccio il suo terzogenito Leonardo e Luca Maggitti Di Tecco.
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I 40 anni di mio cugino Paolo Di Tecco, la sua festa e i ricordi.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 16 Aprile 2023 - Ore 16:45
Colle Morino domina la zona fra Scerne e Pineto, città della quale è frazione. Una placida vista sul mare, che oggi ospita le ville dei benestanti mentre qualche decennio fa soltanto case di contadini e – tornando alla Seconda Guerra Mondiale – gli sfollati più ricchi che erano scappati da Pescara per sfuggire ai bombardamenti.
Da Colle Morino viene metà del mio sangue, tramite Mamma Liliana e i nonni Scolastica, detta ‘Sterina, Nardi e Giovanni Di Tecco. L’altra viene da San Giovanni di Roseto degli Abruzzi, tramite Papà Dino e i nonni Amina Di Bonaventura e Donato Maggitti. Da Colle Morino arrivano i Di Tecco (“Tatòne”, il soprannome di famiglia), da San Giovanni vengono i Maggitti (“P’lò”, il soprannome di famiglia).
Ieri sera, mio cugino Paolo Di Tecco – sangue e radici a Colle Morino – è tornato da Londra per festeggiare i suoi 40 anni. Paolo, che da queste parti faceva fatica a valorizzare tutto il suo potenziale lavorativo e spesso veniva sfruttato da cattivi imprenditori, ormai tanti anni fa, giovanissimo, decise di dare una svolta alla sua voglia di esprimersi, chiedendo aiuto a un componente della famiglia pure lui con radici a Colle Morino e pure lui andato – molto prima di Paolo – in Inghilterra: Gabriele Di Gianvittorio, figlio di Filomena Di Tecco (sorella di Nonno Giovanni) e di Emidio.
Paolo in Inghilterra ha cambiato alcuni lavori, salendo sempre di livello. Molto abile, ha realizzato pezzi per le macchine di Formula Uno, prima di lasciare l’officina e passare in ufficio. Oggi è programmatore per realizzare pezzi di ricambio della flotta aerea di jet privati, utilizzati dalla classe dirigente e dalle squadre di calcio, all’aeroporto di Londra Stansted. E, soprattutto, è felice e si sente realizzato.
Paolo, che ha pure un bel talento musicale essendo suonatore di organetto diatonico (Ddù Bbòtte), ieri sera ci ha regalato una grande festa al “Ritrovo”, per celebrare il suo 40° compleanno vicino alle sue radici. Vicino a Colle Morino.
L’occasione di rivederlo e di parlare con lui mi ha consentito di regalargli il libro “Sabbetta Commara d’Abruzzo” di Marino Cardelli (altro abruzzese che, come lui, vive in Inghilterra) e pure permesso di rivedere sua sorella maggiore, Luisella, e suo fratello maggiore, Pierluigi, del quale sono Compare di Battesimo.
Pierluigi mi ha presentato il suo terzogenito, Leonardo, tenendolo in braccio e io mi sono ricordato di una foto di quando, nel 1980 – anno di nascita di Pierluigi – tenevo io (undicenne) in braccio “Lù Combarucce”. Quella foto, ovviamente cartacea, la tengo sull’album dei ricordi che ho appena riaperto, “fotografando la foto”.
Quella immagine del 1980 mi ricorda che in quel periodo, con Pierluigi in braccio, sentimmo un grande rivolgimento nella stalla attigua all’abitazione. Ero salito a Colle Morino con Nonna ‘Sterina e Nonno Giovanni (alla guida della Renault 5 blu) per fare visita a Nonna “Marella” (la mia bisnonna materna, al secolo Rosaria Giorgini, mamma di Giovanni) e ce ne stavamo vicino al camino. Dopo i muggiti delle vacche, uscimmo e andammo a controllare. Aprimmo la stalla e non c’era nulla in disordine.
Nonno Giovanni e suo fratello, Zio Luigi – marito di Zia Efenesia, detta “Zà F’nèlle” – si guardarono e dissero, quasi all’unisono: “Qua intorno c’è stato sicuramente un terremoto... gli animali lo sentono molto più di noi”.
Era il distruttivo terremoto del 1980 dell’Irpinia, che scoprimmo soltanto nelle ore successive.
Dal 1980 torniamo al 2023, per abbracciare il caro Paolo e tutta la sua famiglia e i parenti che ho avuto la gioia di ritrovare ieri sera.
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Via Seneca [Il privè di ROSETO.com]
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Luca Maggitti Di Tecco
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