La Amicacci Abruzzo, sodalizio sportivo di basket in carrozzina fondato nel 1982 a Giulianova, ha vinto il suo primo, storico, Scudetto in 41 anni di attività.

Lo ha fatto nella stagione in cui ha vinto il suo primo trofeo nazionale, la Supercoppa Italiana

A livello Europeo, la squadra che riunisce l’intero Abruzzo, ma fieramente di Giulianova, nel 2011 ha vinto a Madrid la Challenge Cup e nel 2012, sempre in Spagna ma a Valladolid, la André Vergauwen Cup: rispettivamente terza e seconda coppa europea per importanza dietro l’Eurolega, competizione in cui gli Amicacci sono arrivati ai quarti di finale nella stagione 2018/2019.

MVP della finale Scudetto è stato nominato l’israeliano Shay Barbibay, già MVP risolutore nella finale di Supercoppa, vinta sempre contro Cantù (e sempre in trasferta).

Per coach Carlo Di Giusto – l’Ettore Messina del Basket in Carrozzina – si tratta del 22° Scudetto.

La stagione 2022/2023 è dunque finora quella della storica doppietta Scudetto & Supercoppa, ma c’è ancora l’Europa che attende, la prossima settimana. E staremo a vedere...

I tabellini, la partita e ogni altra cosa importante saranno raccontati dallo splendido Stefano D’Andreagiovanni, puntuale addetto stampa degli Amicacci. Nel suo articolo leggerete tutto.

Questo pezzo vuole solo essere un omaggio agli Amicacci, che seguo più o meno da un quarto di secolo.

Un omaggio perché ero già felice quando, nel 2009 se ben ricordo, vinsero la A2 ed ottennero la promozione nella massima serie.

Perché Peppino Marchionni è una delle persone più appassionate che io conosca, capace di costruire un castello laddove non c’è neanche una presa di corrente, pur di realizzare i suoi sogni regalando gloria a una regione intera e tenendo per sé solo i 10 minuti di gioia dopo la vittoria.

Perché gli Amicacci mi ricordano lo svedese Thomas Larsson, che da giocatore dei Giallorossi mi spiegò plasticamente che – davvero – “impossibile is nothing”.

Perché gli Amicacci mi ricordano il Diario Paralimpico scritto da Galliano Marchionni per Roseto.com, in occasione della sua partecipazione con l’Italia alle Paralimpiadi di Londra 2012.

Perché una sera – insieme al giudice Flavio Conciatori – ho letto e classificato qualche centinaio di temi, per premiare gli studenti con stupendi regali, a seguito di convocazione di Peppino Marchionni, che poi premiò noi con una grande padellata di pasta con il pesce.

Perché non se non hai visto il basket in carrozzina non hai visto tutto il basket.

Perché Ciccio Minella è basket, amore e pizza fatta bene assai!

Perché Gemi Ozcan è un meraviglioso conversatore a tavola, esperto di geopolitica internazionale.

Perché coach Franco Gramenzi – in quel momento libero da impegni – qualche anno fa passò dal basket “in piedi” a quello in carrozzina, per aiutare Peppino a risollevare le sorti degli Amicacci, portandoli ai Playoff Scudetto.

Perché Edoardo D’Angelo è un Presidente che ha più tatto e garbo istituzionale di Sergio Mattarella, avendo al suo fianco un Patron del dinamismo di Peppino Marchionni.

Perché Ernesto Ciafardoni tifa Amicacci. E noi – in questi giorni – tifiamo Ernesto.

Perché Shay Barbibay è stata la sorpresa nella sorpresa di questa stagione. Lui e i suoi due compagni di squadra israeliani hanno fatto diventare la squadra il “Maccabi Amicacci”. Tre Maccabei... e che “martellatori”!

Perché nonostante infortuni, squadra rifatta, investimenti sui giovani, campionato di transizione... sono arrivati due trofei ancor più belli perché inaspettati.

Perché “Emozioni Forty”, stupendo slogan pensato da chi segue la comunicazione degli Amicacci, è lo stesso che mi feci stampare su una t-shirt nel 2009, anno del mio 40° compleanno.

Grazie, Amicacci, per tutte le emozioni.

Complimenti a tutti voi, cominciando da Peppino Marchionni, il “mahatma” – la grande anima – degli Amicacci che da oggi hanno lo Scudetto in petto!