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LE LEGGI FONDAMENTALI DELLA STUPIDITÀ UMANA
La copertina del libro ‘Allegro ma non troppo’ di Carlo Maria Cipolla.

Carlo Maria Cipolla.

Attimi di respiro, sfogliando un libro tanto piccolo quanto prezioso di Carlo Maria Cipolla. Da mandare a memoria.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedì, 01 Giugno 2023 - Ore 19:15

LE LEGGI FONDAMENTALI DELLA STUPIDITÀ UMANA

Introduzione
Le faccende umane si trovano, per unanime consenso, in uno stato deplorevole. Questa peraltro non è una novità. Per quanto indietro si riesca a guardare, esse sono sempre state in uno stato deplorevole. Il pesante fardello di guai e miserie che gli esseri umani devono sopportare, sia come individui che come membri della società organizzata, è sostanzialmente il risultato del modo estremamente improbabile – e oserei dire stupido – in cui la vita fu organizzata fin dai suoi inizi.
Da Darwin sappiamo di condividere la nostra origine con le altre specie del regno animale e tutte le specie, si sa, dal vermiciattolo all’elefante, devono sopportare la loro dose quotidiana di tribolazioni, timori, frustrazioni, pene e avversità.
Gli esseri umani, tuttavia, hanno il privilegio di doversi sobbarcare un peso aggiuntivo, una dose extra di tribolazioni quotidiane, causate da un gruppo di persone che appartengono allo stesso genere umano.
Questo gruppo è molto più potente della Mafia o del Complesso industriale-militare o dell’Internazionale Comunista.
È un gruppo non organizzato, non facente parte di alcun ordinamento, che non ha un capo, né presidente, né statuto, ma che riesce tuttavia ad operare in perfetta sintonia come se fosse guidato da una mano invisibile, in modo tale che le attività di ciascun membro contribuiscono  potentemente a rafforzare  ed amplificare l’efficacia dell’attività di tutti gli altri membri.
La natura, il carattere ed il comportamento dei membri di questo gruppo sono l’argomento delle pagine che seguono.
Occorre sottolineare a questo punto che questo saggio non è né frutto di cinismo né una esercitazione di disfattismo sociale – non più di quanto lo sia un libro di microbiologia.
Le pagine seguenti sono, infatti, il risultato di uno sforzo costruttivo per investigare, conoscere e quindi possibilmente neutralizzare una delle più potenti e oscure forze che impediscono la crescita del benessere e della felicità umana.

La Prima Legge Fondamentale
Sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.

La Seconda Legge Fondamentale
La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona.

La Terza (ed aurea) Legge Fondamentale
Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé od addirittura subendo una perdita.

La Quarta Legge Fondamentale
Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, ed in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.

La Quinta Legge Fondamentale (e il suo corollario)
La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che ci sia.
(Lo stupido è più pericoloso del bandito).

IL LIBRO
Un  «divertissement», un guizzo anarchico dell’intelligenza. È così che crediamo di poter definire queste pagine nelle quali Cipolla abbandona gli austeri panni dello studioso e, giocando sul filo del paradosso e dell’assurdo, costruisce due brevi saggi: il primo, una ilare parodia della storia economica e sociale del Medioevo; il secondo, una sorta di scherzosa teoria generale della stupidità umana.
Due piccoli capolavori di giocoso funambolismo intellettuale che ci propongono una pausa di eccentricità e comicità tanto più preziosa nei tempi frenetici e stressanti in cui viviamo.

L’AUTORE
Carlo Maria Cipolla (1922-2000), storico economico di fama internazionale.
Oltre a questo libro, ha scritto «Miasmi e umori» (1989), «Il burocrate e il marinaio» (1992), «Storia economica dell’Europa pre-industriale» (1997), «Tre storie extra vaganti» (1994), «Conquistadores, pirati, mercatanti» (1996), «Le macchine del tempo» (1996), «Vele e cannoni» (1999), tutti editi dal Mulino.


Carlo M. Cipolla
ALLEGRO MA NON TROPPO

Pepe, vino (e lana) come elementi determinanti dello sviluppo economico nell’età di mezzo.
Le leggi fondamentali della stupidità umana.

il Mulino – (prima edizione 1988) 2002 – Euro 7,75


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