Spettacolo di luci con droni a New York.
Spettacolo di luci con droni a Shangai.
Spettacolo di luci con droni a Sydney.
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‘Lù Spàre’ potrebbe essere sostituito da uno spettacolo di droni luminosi. Consiglio agli Amministratori, per il futuro.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 16 Agosto 2023 - Ore 12:15
“Lù Spàre” è una entità sovrannaturale che da decenni si impossessa di residenti e turisti di stanza a Roseto degli Abruzzi, i quali col naso all’insù sottolineano questa o quella figura con vari “oh”, più o meno prolungati di meraviglia.
La conquista avviene pochi minuti dopo la mezzanotte che sancisce la fine del Ferragosto e dura da un quarto d’ora a mezz’ora.
“Lù Spàre” è lo spettacolo pirotecnico – i fuochi d’artificio, insomma – a mare che conclude i festeggiamenti del 15 agosto di ogni estate, da tempo immemorabile.
Finito lo spettacolo, largo alle classifica del tipo “erano meglio l’anno scorso”, oppure “quest’anno sono favolosi”, in cui tutti possono improvvisarsi giudici, visto che è a gusto assolutamente personale.
Perché piacciono così tanto? Beh, intanto perché ci sono soltanto – o quasi – una volta l’anno. Poi perché, pur incutendo timore (botti, tuoni e fulmini), sappiamo che è “tutta una finta”. Sappiamo quando arriveranno e che dopo un po’ se ne andranno, senza fare danni.
E qui casca l’asino. Perché qualche danno lo fanno. Ad esempio creano panico fra gli animali, domestici e non. Poi inquinano a causa dei “prodotti da sparo” (particelle metalliche e sostanze chimiche che di certo non ci fanno bene).
Insomma: nati circa 1700 anni fa o forse più in Cina, forse è giunto il momento di pensare a qualcosa di nuovo, anche nel campo degli spettacoli pirotecnici.
Da qualche anno, le grandi città propongono la versione “politicamente corretta” dei fuochi d’artificio e cioè gli spettacoli realizzati con droni luminosi. Sono una sorta di “Sparo Green”, visto che sono riutilizzabili e non inquinano né a livello chimico né a livello acustico.
Certo, costano, perché parliamo di centinaia o migliaia di droni che costruiscono coreografie mozzafiato in cielo, ma tutto è gestibile in scala.
E cioè – e siamo a Roseto degli Abruzzi – ovviamente uno spettacolo di droni che “si deve vedere” a New York, oppure a Sydney, o ancora a Shangai, è troppo grande per il Lido delle Rose. Ma magari ce n’è uno a misura di piccola città turistica.
E allora largo alle infinite possibilità di far “danzare” i droni, componendo questa o quella immagine significativa per la nostra Roseto.
In provincia non si può arrivare primi rispetto alle grandi città, ed è anche giusto. Ma visto che questi spettacolo ormai si vedono da qualche anno, credo sia un suggerimento da dare ai nostri Amministratori pro tempore – chiunque essi siano – affinché considerino di contattare le ditte specializzate e destinare il budget dei fuochi (si parla di una somma di circa 22mila euro per quelli di ieri sera), magari rinforzata con contributi privati, per fare qualcosa di innovativo qui in provincia.
Hai visto mai che ci divertiamo di più, non inquiniamo e gli animali se ne stanno quieti?
Luca Maggitti Di Tecco
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