Le Panthers Roseto durante un timeout nell’amichevole a Matelica.
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Sconfitta nell’amichevole in trasferta contro le pari categorie di coach Sorgentone. Riflessioni ricorrendo alla poesia di un Premio Nobel.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Sabato, 23 Settembre 2023 - Ore 23:00
THUNDER MATELICA 85
PANTHERS ROSETO 76
Parziali: 17-19; 25-17; 14-13; 29-27.
THUNDER MATELICA: Kraujunaite 8, Ridolfi n.e., Stronati n.e., Celani 1, Georgieva 13, Spinaci n.e., Battellini n.e., Gramaccioni 14, Gonzalez 23, Poggio 8, Montelpare 3, Offor 5, Sanchez 10. Coach: Sorgentone.
PANTHERS ROSETO: Aispurua, Resemini, Botteghi 18, Sorrentino 11, Cecili 3, Miccio 19, Lemma, Bardarè 5, Mattera 21, Polimene n.e., Ugiagbe. Coach: Padovano
«...Se riuscirai a confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due impostori.
Tua sarà la Terra e tutto ciò che è in essa,
E – quel che più conta – sarai un Uomo, figlio mio!»
(Ruyard Kipling, Se. Frammento.)
Una settimana stravinci, contro una squadra di Serie A1 e quasi vinci contro la 5^ della scorsa Serie A1. La settimana dopo paghi dazio, contro una diretta concorrente del prossimo campionato di Serie A2.
È il basket estivo, fra agosto e settembre, quello con le bermuda. Impostore come il Triofo e la Vittoria di cui alla poesia di Joseph Rudyard Kipling, che nel 1907 – a 41 anni, il più giovane e primo scrittore di lingua inglese – vinse il Premio Nobel per la Letteratura.
L’autore della saga dei due libri della giungla, con la sua bella poesia utile a reggere gli urti della vita (e che quindi propongo nella sua versione integrale in calce), ci mette in guardia dai picchi maniaco-depressivi della vita che offrono vittorie (Trionfo) e sconfitte (Rovina) nei più svariati settori. Figurarsi perciò se non dobbiamo stare attenti con la pallacanestro... quella che calza per le ultime ore le infradito.
Io, che dopo la bella vittoria in semifinale e la “quasi vittoria” in finale al Torneo di Campobasso all’ultimo tiro avevo scritto “Meglio così”, stasera non sono così pessimista.
Perché vedo la sconfitta sia del fisiologico “sottogamba” (quando “passi l’orzo” a qualcuno di categoria superiore è ovvio sentirsi fighi e prendere randellate tornando alle vette che competono) sia dell’assenza di una giocatrice che in A2 fa la differenza come il centro Alexandrine Obouh Fegue, oltre all’utilizzo sparagnino di due titolari come la regista Giulia Cecili e l’ala grande Sofia Aispurua, che dopo la botta in finale a Campobasso ha ripreso ad allenarsi soltanto ieri.
E poi, per dirla con Attilio Caja, ci sono anche gli avversari. Primi fra tutti un bravo allenatore come l’amico Domenico Sorgentone e una ex desiderosa di farsi rimpiangere come Carolina Sanchez.
Insomma, gli ingredienti per l’indigesta minestra ci sono tutti.
E sopra ci spruzza un po’ di peperoncino l’indispettito direttore sportivo, Massimiliano Pasini, che a fine amichevole ha dichiarato: «Non sono soddisfatto. Oggi non mi è piaciuto per niente l’atteggiamento messo in campo. Dobbiamo capire che bisogna avere umiltà e rimanere sempre concentrate. In settimana lavoreremo tanto per correggere gli errori commessi».
Il Paso, si sa, è persona sanguigna – che a me ricorda molto Michele Martinelli, per il suo amare le maniere dirette e non ricorrere al politicamente corretto – e quindi, nel suo ruolo, sa lui quando, novello Mario Brega, usare la piuma o il ferro. Stasera ha dato un paio di “randellate vocali” alla sua squadra, che sono certo sa bene cosa fare per tornare sulla strada che l’ha portata alla bella vittoria contro Battipaglia.
Le Pantere rientreranno in palestra preparando l’amichevole di Ancona di sabato 30 settembre, prima di imboccare la settimana che culminerà domenica 8 ottobre alle ore 17 per l’esordio in campionato, fra le mura amiche del PalaMaggetti, sfidando Bolzano.
SE
Se riuscirai a mantenere la calma quando tutti intorno a te la perdono, e te ne fanno una colpa.
Se riuscirai a avere fiducia in te quando tutti ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio.
Se riuscirai ad aspettare senza stancarti di aspettare,
O essendo calunniato, non rispondere con la calunnia,
O essendo odiato a non lasciarti prendere dall'odio,
Senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo da saggio;
Se riuscirai a sognare, senza fare del sogno il tuo padrone;
Se riuscirai a pensare, senza fare del pensiero il tuo scopo,
Se riuscirai a confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due impostori.
Se riuscirai a sopportare di sentire le verità che hai detto
distorta dai furfanti per ingannare gli sciocchi,
o a vedere le cose per cui hai dato la vita, distrutte,
e piegarti a ricostruirle con strumenti ormai logori.
Se riuscirai a fare un solo mucchio di tutte le tue fortune
e rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
e perdere, e ricominciare di nuovo dal principio
senza mai far parola della tua perdita.
Se riuscirai a costringere cuore, nervi e tendini
a servire il tuo traguardo quando sono da tempo sfiniti,
E a tenere duro quando in te non resta altro
se non la Volontà che dice loro: “Tenete duro!”
Se riuscirai a parlare alla folla e a conservare la tua virtù,
O passeggiare con i Re, senza perdere il senso comune,
Se né i nemici né gli amici più cari potranno ferirti,
Se per te ogni persona conterà, ma nessuno troppo.
Se saprai riempire ogni inesorabile minuto
Dando valore ad ognuno dei sessanta secondi,
Tua sarà la Terra e tutto ciò che è in essa,
E – quel che più conta – sarai un Uomo, figlio mio!
(Ruyard Kipling)
Luca Maggitti Di Tecco
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