Giuseppe Olivieri.
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Intervista – di Alessia Iaconi e Chiara Ranalli, pubblicata sul numero 21 di Koinè – al presidente di ‘Incoming’, che riflette sulle centomila presenze in meno in due anni.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Sabato, 11 Novembre 2023 - Ore 17:45
Giuseppe Olivieri è il presidente di "Incoming", l’associazione di alberghi, villaggi turistici, camping e case vacanze che raccoglie circa il 60% delle presenze turistiche rosetane. Dopo la débâcle di centomila presenze in meno negli ultimi due anni, il presidente ha incontrato la nostra redazione.
Come mai Roseto in così poco tempo ha perso tanti turisti?
«Questo è un settore che ha bisogno di persone umili e competenti, che non devono essere assolutamente improvvisate. Invece, in questi due anni, ho visto molta superficialità».
Quali sono le vostre proposte?
«Noi, come associazione, presentammo alla vecchia Amministrazione comunale, nell’ambito del tavolo del turismo, alcune proposte che prevedevano un piano strategico del turismo per cinque anni. C’era l’accoglienza, la cartellonistica stradale, il decoro, il senso dell'ordine e della pulizia, ma pure un progetto di città verde: in altre parole, avevamo la volontà di dare un’identità a Roseto».
E poi cos’è accaduto?
«Con l’avvento della nuova Amministrazione tutto e stato accantonato e ci siamo trovati di fronte a persone supponenti, i cui frutti sono quello che vediamo oggi: centomila presenze in meno in due anni».
Cosa bisognerebbe fare?
«La situazione è difficile e se gli alberghi hanno chiuso è anche perché i costi di gestione sono alti. Occorre, quindi, elevare il livello qualitativo con una clientela alto spendente, allungare il periodo vacanziero e far nascere non uno o due alberghi, ma molti di più per invertire questa tendenza. Voglio ricordare che i paesi limitrofi hanno avuto crescite turistiche e questo deve farci riflettere. Infine, vorrei ricordare i soldi spesi per il sito “Visit Roseto” che non ha portato nessun valore aggiunto, se non denaro pubblico speso male».
ROSETO.com
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