[Ricerca Avanzata]
Domenica, 11 Maggio 2025 - Ore 17:25 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Roseto degli Abruzzi e la II Guerra Mondiale
QUEL SETTEMBRE DI OTTANTA ANNI FA, COL LIDO DELLE ROSE SOTTO LE BOMBE...
Immagine di repertorio.

Articolo di Mario Giunco, pubblicato su Koinè, che parla di una importante pagina di storia della nostra città. Correva l’anno 1943.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Sabato, 02 Dicembre 2023 - Ore 10:30

Celebri e dannati. Icone del cinema di regime. Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, coppia anche nella vita reale, con la controfigura Maria De Cassam, furono gli ultimi ospiti di Roseto, nell’estate del 1943. Gli attori arrivarono il 19 agosto, in cerca di tranquillità, dopo la caduta del fascismo (25 luglio) e l’arresto di Mussolini. Accolti dalla massima autorità locale, Domenico Rotini, presero alloggio nell’hotel Roma, gestito da Raffaele Coticchia. Frequentarono la spiaggia e familiarizzarono con i residenti. Lasciarono alcune foto sbiadite e le firme sul registro dell’albergo. Il 31 agosto, mentre Pescara subiva il primo bombardamento aereo,  partirono per Venezia e per Milano, avviandosi a una tragica fine. Incolpati di crimini di guerra, furono giustiziati il 30 aprile 1945.

Il 3 settembre, il maresciallo Pietro Badoglio, capo del governo, firmò a Cassibile (Siracusa)  l’armistizio con gli anglo-americani, reso noto solo l’8. Il giorno successivo, re Vittorio Emanuele III,  la regina Elena di Montenegro, il principe ereditario Umberto e le autorità militari lasciarono Roma e, dopo una breve sosta a Pescara, si imbarcarono da Ortona per Brindisi.

L’Italia si divise in due: a sud il regno, con il sovrano fuggitivo, nel centro-nord la Repubblica Sociale (di Salò), con a capo Mussolini, liberato dalla prigione di Campo Imperatore. Gli alleati della prima ora divennero nemici.

A Roseto, i militari della Scuola allievi ufficiali di aviazione della 4^ Zona di Bari, trasferiti da Pescara a Roseto, al termine di una tumultuosa riunione al cinema Modernissimo, rifiutarono di obbedire ai tedeschi e abbandonarono il reparto (10 settembre).

“La popolazione  – scrive Raffaele D’Ilario, testimone diretto degli avvenimenti – era sconcertata e divisa. Ascoltava nelle quotidiane trasmissioni di ‘Radio Bari’ la voce del rosetano Libero Pierantozzi e assisteva al continuo transito di reparti tedeschi diretti verso il sud. Un nucleo di soldati del genio ferrovieri si fermò a presidiare la stazione ferroviaria e a controllare gli ultimi treni in transito verso Pescara. Qualche giorno dopo un reparto della Schutz Staffeln (SS, n.d.r.) si installò nei locali del Collegio del Bambin Gesù e da allora cominciò la sequela delle ordinanze militari”.

Dal 21 settembre al 2 ottobre ne seguirono quattro: obbligo di consegna di armi e munizioni, sequestro degli autoveicoli, imposizione di prestazioni d’opera e divieto di ascolto di emissioni radiofoniche da stazioni che non fossero quelle germaniche o fasciste. Iniziarono le incursioni aeree anglo-americane. Obiettivi erano i ponti sul Vomano, la stazione centrale e la zona di smistamento dei convogli militari ferroviari a Cologna. Centinaia di bombe furono sganciate nel territorio comunale, provocando sette vittime.

I tedeschi avevano attivato tre batterie contraeree sulla collina, nei pressi del cimitero di Cologna e a ridosso di villa Mezzopreti. Una di esse abbatté un quadrimotore americano. L’elica, ripescata in mare nel 1993, è conservata nella villa Comunale, monumento ai Caduti dell’aria.

La spiaggia fu coperta dalle terribili S-mine tedesche. La carica di tritolo, che contenevano, era letale entro un raggio di venti metri e in grado di infliggere gravi danni fino a cento metri.

Finita la guerra, le operazioni di sminamento furono lunghe e complicate. I marinai presero a utilizzare la polvere nera, che aveva formato il propellente per far esplodere l’ordigno, come colorante per le reti da pesca.

Il paese rapidamente si spopolò. La popolazione cominciò a sfollare nelle campagne e nei centri vicini, precedendo l’ordinanza di evacuazione delle abitazioni ad est della strada litoranea adriatica.

Sarebbe trascorso più di un anno per una lenta ripresa della vita normale.

Mario Giunco
Stampa    Segnala la news

Condividi su:




Focus on Roseto.com
Roseto.com - Il basket e la cultura dei campanili senza frontiere. - Registrazione al Tribunale di Teramo N. 540 Reg. Stampa del 19.08.2005.
Direttore responsabile: Luca Maggitti   Editore: Luca Maggitti   Partita IVA 01006370678
© 2004-2025 Roseto.com | Privacy | Disclaimer Powered by PlaySoft