La copertina del libro.
Pagine 82 e 83 del libro.
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Un frammento del libro frutto della collaborazione fra lo scrittore Christian Bobin e il fotografo Édouard Boubat.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Sabato, 01 Febbraio 2025 - Ore 15:45
[Pagine 82 e 85]
Le donne con Boubat si sentono a casa.
Le donne vengono dai luoghi più remoti della vita degli uomini.
Escono dall’infanzia della vita degli uomini, si dice che la governino, ma non è vero, basta guardare le madri con i loro bambini ai giardini pubblici: non governano.
Vegliano.
Vegliano sulla prima scintilla dell’infanzia, aiutano il fuoco della vita ad accendersi.
Dopo, molto dopo, guarderanno i re che hanno cresciuto e che non sapranno più parlare con loro.
Sono i futili enigmi che rassicurano gli uomini, gli enigmi del potere e della forza.
Dinanzi alle donne dicono: non riesco a capire, è un mistero.
Quello che chiamano mistero è la semplicità delle donne e la loro solitudine, la forza solitaria che è in loro, in ciascuna di loro, la maniera che hanno di reggere figli, mariti, amanti, l’azzurro del cielo e la vita di tutti i giorni.
Le donne sono sole al principio, nel mezzo, e alla fine della loro vita.
Dalla solitudine ricevono in dono la consacrazione dell’intelligenza. E il giorno della consacrazione, che è poi ogni singolo giorno della vita delle donne, Boubat è presente.
Un giorno una bambina gli ha fatto questa richiesta: «Dammi qualcosa che non muoia». Ogni sua immagine risponde a quella bambina nell’unico modo in cui potesse risponderle: andando ben oltre la sua richiesta, e superandola.
Limitarsi strettamente al dovuto non significa dare.
Christian Bobin, Édouard Boubat
DAMMI QUALCOSA CHE NON MUOIA
AnimaMundi edizioni – 2024 – Pagine 112 – Euro 35
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