Matteo Del Principio e Simone Fontecchio, a Detroit.
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Intervista al preparatore fisico che si prende cura dell’unico italiano che in questa stagione gioca in NBA. Le domande e i link per i video.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Venerdì, 25 Aprile 2025 - Ore 20:30
Matteo Del Principio è un preparatore fisico, originario di Atri ma ormai cittadino rosetano.
È attivo con il suo lavoro sia negli sport di squadra sia in quelli individuali e, da qualche anno, Simone Fontecchio – unico giocatore italiano in NBA – lo ha eletto a proprio preparatore personale.
Tornato lunedì scorso da un periodo negli Stati Uniti d’America, proprio al seguito di Fontecchio, ne abbiamo approfittato per una intervista.
Di seguito, le domande poste a base della nostra conversazione e, in calce, i link per vederla su Facebook o su Instagram.
1.Matteo Del Principio: dal Lido delle Rose e dall’Arena 4 Palme al Madison Square Garden, passando per Detroit. Fred Bongusto chioserebbe in forma canora: “Spaghetti, pollo e insalatina...”. Tu che non canti, ma parli coi muscoli, che bilancio emozionale hai tratto da questo paio di settimane oltreoceano?
2.Il tuo rapporto con Simone Fontecchio nasce nel 2019, quando tu eri a Reggio Emilia come responsabile della preparazione fisica e Fontecchio arriva dopo aver giocato alla Virtus Bologna, Milano e Cremona. Quale fu la prima impressione che ti fece?
3.Al di là della comune radice abruzzese, cosa pensi abbia influito nel vostro processo di conoscenza e amicizia?
4.Dopo Reggio Emilia, le strade si sono separate: tu in Ucraina e poi qui a Roseto da libero professionista in diversi sport, Simone a Berlino, poi a Baskonia, infine in NBA. Eppure il legame si è addirittura rafforzato. In base a cosa?
5.Il tuo orizzonte di competenze spazia dagli sport di squadra come il basket a quelli individuali come il tennis, il motociclismo e il triathlon. Con Simone Fontecchio sei il preparatore personale di un giocatore di squadra: come incide il tuo bagaglio professionale in questo?
6.Stiamo un po’ nell’attualità, com’è nata la trasferta che ti ha portato a fare Pasqua a New York con Simone, che cominciava i playoff con i Pistons al Madison Squadre Garden, contro i Knicks?
7.Prima della Grande Mela, una decina di giorni a Detroit. Con quale routine giornaliera e con quale finalità a livello strategico?
8.Quali sono le cose che più ti hanno colpito di Detroit e dell’America, detto che tu sei avvezzo a fare tour nel continente americano...
9.Torniamo a Simone Fontecchio: quanto conta – per un giocatore NBA che gioca quell’alto numero di partite – avere accortezza e cura del proprio corpo, avendo poi impegni con la Nazionale in estate?
10.Il tuo lavoro con Simone, visto che dura da ormai un lustro, si configura come pura preparazione fisica o è diventato qualcos’altro?
11.Hai avuto qualche proposta per tornare a fare il responsabile della preparazione fisica di alcune squadre, ma hai preferito, da qualche tempo l’impegno di consulente e personal trainer. Perché?
12.Il tuo rapporto con Simone Fontecchio pensi possa avere – in funzione del suo biennale in atto a Detroit – anche un futuro oltreoceano? E faresti il salto, rinunciando comunque a ciò che hai creato in questi anni qui nel Lido delle Rose?
13.Che estate ti aspetta, a livello lavorativo?
14.Matteo Del Principio: ci conosciamo ormai da un quarto di secolo. Eri un bambino che giocava a basket con l’Hatria di coach Domenico Sorgentone e del compianto presidente Luigino Sciarra. Hai fatto mota strada, vissuto in alcuni paesi del mondo, preso moglie, avuto un figlio. Dove e come ti immagini, fra 10 anni?
Luca Maggitti Di Tecco
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