PANTHERS ROSETO 76
COSTA MASNAGA 66
Parziali: 16-21, 22-16 (38-27); 11-15 (49-52); 27-14 (76-66).

PANTHERS ROSETO: Kraujunaite 8, Lucantoni 8, Sorrentino 6, Caloro 17, Espedale 23, , Polimene n.e., Lizzi 2, Bardarè, Sakeviciute 7, Coser 5. Coach: Righi.

COSTA MASNAGA: Penz, Cibinetto 5, Osazuwa 18, Gorini, N’Guessan 23, Kaczmarczyk 13, Bonomi, Motta, Serra n.e., Crowder 7. Coach: Andreoli.

Le Panthers Roseto entrano nella leggenda del basket rosetano, conquistando la promozione in Serie A1, la prima in 104 anni, battendo in Gara 2 Costa Masnaga per 76-66, grazie a un ultimo quarto epico, con Gianella Espedale trascinatrice.

Alla palla contesa, Roseto parte con Lucantoni in regia, Caloro e Kraujunaite esterne, Coser ala grande e Sakeviciute centro. Costa Masnaga risponde con Crowder in regia, Penz, Cibinetto, Motta e Kaczmarczyk centro.

Le ospiti, che sanno di non poter perdere se non vogliono chiudere la serie, lasciano Osazuwa in panchina e cambiano il piano partita rispetto a Gara 1, prendendo in mano l’iniziativa e conducendo al 5° per 10-11. Osazuwa, partita dalla panchina come capitan N’Guessan, è subito protagonista con 6 punti, insieme a Crowder con 5 punti e Kaczmarczyk a quota 6. Nel Roseto, subito impattante Lucantoni che segna 6 punti nel primo quarto, supportata da Caloro a quota 4. Il punteggio al 10° vede le lombarde avanti 16-21.

Nel secondo quarto Costa Masnaga continua a giocare bene e difendere mescolando le carte e guadagnando anche una decina di punti di vantaggio. Per Roseto piove sul bagnato, visto che al 15° Lucantoni ha già 3 falli e al 18° ne ha 3 Coser. Meno male che Caloro gioca una seconda frazione da 10 punti e che Roseto stringe in difesa, andando addirittura al riposo avanti 38-37.

Nel terzo quarto Costa Masnaga inizia meglio e con N’Guessan sugli scudi arriva ad avere ancora 8 punti di vantaggio. In questa frazione, con la squadra rosetana che al 25° insegue 42-45, sono provvidenziali 2 canestri di capitan Sorrentino. Le Panthers hanno il merito di non morire mai e arrivano al 30° inseguendo 49-52.

Nell’ultimo quarto, con Lucantoni e Coser in panchina gravate di 4 falli, Gianella Espedale gioca una partita da 17 punti nella frazione, sostenendo da sola lo forzo della squadra. L’argentina classe 2005 che arriva dalla Patagonia segna una tripla, poi tiene Roseto dalla lunetta, quindi ancora un canestro, una tripla, un altro canestro e una tripla da distanza siderale. L’eccezionale prova della ragazzina col numero 9 vale la storica promozione in Serie A1 del Roseto: il massimo in 104 anni di pallacanestro cittadina.

Le statistiche individuali issano ovviamente sul podio della MVP Gianella Espedale. L’oriunda argentina – che ha scagliato due triple praticamente dalla sua Patagonia – era stata silente nel primo quarto, andando al riposo alla fine del primo tempo con 2 punti, su tiri liberi. Nella terza frazione, una tripla e 1/2 ai liberi, arrivando al 30° minuto con 6 punti. Poi, nell’ultimo quarto – vinto dal Roseto 27-14 – la sua galoppata ventre a terra degna dell’epopea del gaucho Martin Fierro, segnando 17 punti e concludendo a 23 punti in 24 minuti, tirando 2/4 da 2 punti, 4/6 da 3 e 7/9 ai liberi, oltre a catturare 2 rimbalzi e totalizzare 22 di valutazione.

Molto bene anche Beatrice Caloro, giocatrice ovunque come al solito, che ha chiuso con 17 punti in 38 minuti, dei quali 10 nella seconda frazione, nel momento di massima difficoltà del Roseto, scivolato sotto di una decina di punti, rimettendo le Pantere in linea di galleggiamento grazie a due triple consecutive e due canestri. Alla fine, oltre ai 17 punti, 9 rimbalzi, 3 assist e 21 di valutazione.

Doppia cifra di valutazione per Justina Kraujunaite, che in 32 minuti ha segnato 8 punti, catturato 5 rimbalzi, dispensato 4 assist e chiuso a 13 di valutazione.