Le Panthers Roseto hanno ingaggiato Alyssa Anne Ustby, che a prima vista – dalle foto – ricorda Angela Adamoli: ex atleta e oggi coach.
Nata a Rochester (Minnesota, Stati Uniti d’America), classe 2003, Ustby è un’ala di 190 cm reduce da un quinquennio molto positivo a University of North Carolina at Chapel Hill (lo stesso ateneo dove ha studiato e giocato Michael Jordan).
Nelle cinque stagioni disputate con la divisa biancazzurra delle “Tar Heels”, Ustby ha collezionato ottime medie: 12 punti, 8.5 rimbalzi con il 47% complessivo dal campo e il 31.6 % nel tiro da tre punti.
La scorsa stagione è stata la capitana della squadra, ha raggiunto la Sweet Sixteen (NCAA) ed è diventata la migliore rimbalzista della storia di North Carolina, venendo inserita sia nella squadra dell’All American Athletic Conference sia nella miglior squadra difensiva ACC.
Negli ultimi mesi si è allenata con le Los Angeles Sparks, franchigia che milita nella prestigiosa WNBA, il principale campionato professionistico femminile degli Stati Uniti, dove da pochi giorni è andata a giocare la campionessa europea belga Julie Vanloo.
Soddisfatto coach Simone Righi, che in merito all’ingaggio della statunitense ha dichiarato: «Ustby sarà una giocatrice fondamentale per la nostra squadra, perché è in grado di ricoprire più ruoli. La sua duttilità le permette infatti di essere un quattro che, all’occorrenza, potrà giocare anche da esterna e da cinque tattico. Mi ha colpito la grandissima energia che mette su entrambi i lati del campo. È capace di attaccare in uno contro uno con intensità e colpire anche con il tiro da tre punti. Oltre all’aspetto tecnico ha dimostrato grandi qualità umane, con tanta voglia di mettersi in mostra nella sua prima esperienza fuori dagli Stati Uniti. Sono sicuro che, in un ambiente accogliente a caloroso come Roseto, avrà la possibilità di crescere tanto a livello individuale diventando il perno della squadra».
Stando alle dichiarazioni del coach, dunque, come anticipato da ROSETO.com nelle scorse settimane, resterà anche in A1 l’idea del “platoon system” dell’ingegner Righi, con giocatrici capaci di giocare in almeno due ruoli e rotazione ampia a 10.
Infatti, finora la squadra è composta da 9 giocatrici (Lucantoni, Espedale, Moroni, Nativi, Caloro, Puisis, Utsby, Brkaninovic, Bura) e manca la conferma di Lucrezia Coser, oltre all’ingresso nel giro della prima squadra della classe 2007 figlia d’arte Aurora Farabello.
Questo significa che i quintetti base potranno variare a seconda delle avversarie, come è stato nella scorsa stagione e che in linea di massima il minutaggio sarà quanto più possibile spalmato per garantire energia e imprevedibilità.
Così, ad esempio, la squadra potrà partire con Moroni in regia (ma pure Lucantoni, oppure Espedale), Puisis e Caloro (o Nativi) esterne, Utsby e Brkaninovic sotto canestro, con Coser e Bura pronte a coprire i ruoli di lunghe.
Tornando a Alyssa Utsby, c’è da segnalare che al suo terzo anno alla Lourdes High School girò a 25,6 punti e 12,3 rimbalzi di media e che oltre a basket è stata giocatrice di calcio e softball.
E giocando a pallone, da ala, ha vinto con la sua squadra il torneo statale tre volte in quattro anni, segnando 14 gol nel suo ultimo anno, ottenendo il record di reti segnate e il titolo di bomber.
Figlia di Todd e Lisa Utsby, ha tre fratelli maggiori: James, Mark e Matt e i suoi passatempi preferiti sono leggere e imparare a cucinare nuovi piatti. Fra i tanti talenti sciorinati, aggiungete pure che sa suonare il pianoforte.
L’atleta che ammira di più è LeBron James, perché, stando a quanto ha dichiarato: «Non ha solo un grande talento, ma si impegna nella comunità per avere un impatto positivo sui bambini».
TAR HEELS
(TALLONI CATRAMATI)
Tar Heels (“Talloni Catramati”, in italiano) è il soprannome degli atleti e degli studenti dell’Università di North Carolina.
Il “nickname” è un’eredità del periodo coloniale, quando lo stato del North Carolina era all’avanguardia nella produzione di forniture per l’industria navale (britannica prima e statunitense poi), come quella del catrame.
Siccome capitava agli operai di camminare scalzi durante l’estate, rimediando incrostazioni di catrame sui talloni, “tar heel” cominciò a indicare ciascuno di loro.
Alyssa Utsby, dunque, essendo la prima “Tar Heel” a venire a Roseto, diventerà – con rimando al primo nome di Roseto (Le Quote, dal 1860 al 1887, poi Rosburgo fino al 1927, infine Roseto degli Abruzzi) – la prima “CuTar Heel” in 104 anni di storia della pallacanestro cittadina.
Noi semplicemente “Cutarùli”, Alyssa Utsby splendidamente “CuTar Heel”.