Lavinia Lucantoni, durante Venezia-Roseto. Sullo sfondo, coach Simone Righi. [Gianluca Braccili]
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Riflessioni, dopo la sconfitta contro Venezia dello scorso turno e prima del ritorno in campo, sempre in trasferta, a Broni. In questo fine settimana, le Pantere osservano il turno di riposo.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 26 Ottobre 2025 - Ore 10:15
Si può essere contenti per una sconfitta? Giammai.
E infatti il coach delle Panthers, Simone Righi, commenta così lo stop in trasferta contro la corazzata Reyer Venezia: «Non abbiamo approcciato la partita, perché prendere un parziale di 15-0 nei primi 4 minuti significa essere rimasti in hotel e questo noi non possiamo permettercelo, contro nessuna squadra. La partita perciò è finita dopo 4 minuti e non possiamo gettare alle ortiche una settimana di lavoro».
Il severo coach, laureato ingegnere, completa: «Siamo andate bene nel secondo tempo, ma venti minuti non bastano».
Detto dell’attenzione certosina dell’allenatore, che giustamente fa il suo lavoro e deve motivare una squadra neopromossa, è giusto registrare anche i complimenti. Come quelli che sono arrivati da Neven Spahija, coach croato oggi allenatore della Reyer Venezia maschile, che avendo giocato il giorno prima ha potuto seguire la partita femminile come spettatore interessato, essendo stato coach a Roseto arrivando in corsa nella stagione 2003/2004 e restando poi per tutta la stagione 2004/2005, creando il cosiddetto “Roseto più forte di sempre”, quello con Mahmoud Abdul-Rauf in campo.
Il tecnico di Sebenico ha detto del Roseto: «Contro la Reyer era troppa la differenza di valori in campo, ma le Panthers sono ben allenate e hanno un gioco veloce e moderno. Faccio i miei complimenti alle ragazze e al giovane coach».
L’apprezzamento dell’allenatore – che a Roseto tornò anche nel 2006 alla guida del Maccabi Tel Aviv, vincendo il Trofeo Lido delle Rose che quell’anno si disputò in prova unica contro la Fortitudo Bologna con in campo un giovanissimo Marco Belinelli – è stato accolto con soddisfazione da coach Righi, che ha commentato: «Sono onorato di ricevere i complimenti di un allenatore che, per me, rappresenta da anni un modello. Lo seguo da sempre per la qualità del suo gioco, che ha saputo esprimere alla guida di società di altissimo livello come Maccabi Tel Aviv, Fenerbahce, Saski Baskonia, Valencia e altre ancora».
Lusingata anche la playmaker Lavinia Lucantoni, classe 2005 e regista dell’Italia Under 20 fino alla scorsa estate, che è uscita bene dal confronto contro le pari ruolo della Nazionale maggiore. La ragazza romana ha chiosato: «Il livello della massima serie è davvero diverso da quello della Serie A2, ma noi siamo una squadra che gioca insieme, sta bene insieme e a mio avviso ha ampi margini di miglioramento».
La squadra osserverà in questo fine settimana il turno di riposo, dovuto al campionato a numero dispari di squadre, per poi tornare in campo domenica 2 novembre in trasferta, a Broni.
Luca Maggitti Di Tecco
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