Alessio Donadoni (6,5). [Mimmo Cusano]
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I voti ai rosetani, sconfitti in Puglia.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedì, 13 Novembre 2025 - Ore 00:30
RUVO DI PUGLIA 88
PALLACANESTRO ROSETO 81
Parziali: 24-6; 21-20 (45-26); 18-27 (63-53); 25-28 (88-81).
La partita su ROSETO.com.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=22725
JUSTIN ROBINSON 5,5
Dopo la convincente prestazione contro Cividale, sfodera una prima parte di gara gravemente insufficiente, nel corso della quale torna a pompare infruttuosamente il pallone, rifiutando responsabilità (inaccettabile che, al termine dei primi due quarti abbia appena un tiro tentato, cercando in continuazione un non ispirato Donadoni e costringendolo a tentare il suo settimo tiro in 12') e tornando ad alimentare dubbi sulla reale utilità di un giocatore di questo tipo in una squadra come Roseto. Prova ad invertire la rotta nella ripresa, mettendosi più spesso in proprio e rimpinguando significativamente, ma tardivamente, il proprio tabellino, dopo troppi minuti di silenzio tecnico ed agonistico (16 punti con 6/11 dal campo, 6 rimbalzi, 1 persa, 1 recupero, 6 assist e 5 falli subiti per un elevato ma non particolarmente impattante 26 di valutazione).
JALEN CANNON 7+
Poco servito in pivot basso e non aiutato da una manovra che lo serve, ripetutamente, in posizione frontale a sei metri dal canestro, ove è inoffensivo, trova i suoi spazi ed i suoi tiri con il passare dei minuti, finendo per predicare nel deserto (23 punti con 9/10 dal campo, cui aggiunge 9 rimbalzi, 1 persa, 1 recupero e 1 assist in 34').
DANILO PETROVIC 4,5
Dopo il sottoutilizzo subito contro Cividale, gioca una gara incolore nella quale pare soffrire la scarsa fiducia riposta in lui (4 punti con 1/6 dal campo, 2 rimbalzi e 1 persa in 21').
ARISTIDE LANDI 5,5
Meno peggio che in altre occasioni per il discreto lavoro a rimbalzo, sebbene non riesca ad incidere granché in attacco (4 punti con 2/4 dal campo, 5 rimbalzi e 3 falli subiti in 18').
ALESSANDRO SPERDUTO 4,5
Se non fa canestro, come in questo caso, difficile si renda utile in altre mansioni (9 punti con 2/7 dal campo, 1 rimbalzo ed 1 persa in 21').
ANTONINO SABATINO 5
Tanta buona volontà e qualche discreta accelerazione, ma la mancanza, nello schieramento di Roseto, di una guardia affidabile da quintetto, lo costringe ad un impiego in pianta stabile di fianco a Robinson, con conseguenti e costanti problemi di mismatch nella metà campo arretrata. Ed è assai irruento e pasticcione nella gestione dei falli (5 punti con 2/6 dal campo, 4 rimbalzi, 1 assist e 5 falli in 24').
KIRYL TSETSEROKOU n.g.
La necessità di avere un corpo da opporre al peso e alla statura di Borra, fa propendere coach Bassi per mandarlo in quintetto, ma il suo starting five, a causa di un assetto privo di pericolosità offensiva, dura appena 4' (con 0/1 dal campo ed 1 rimbalzo). E la sua gara finisce lì.
MARCO TIMPERI 5
Sottoutilizzato, nonostante le capacità difensive, per conclamata mancanza di pericolosità. Sistematicamente battezzato (3 punti con 1/3 dal campo, 1 persa in 9').
ALESSIO DONADONI 6,5
Encomiabile per impegno e spirito competitivo, nonostante una vena offensiva che non lo assiste in quello che, per l'attacco di Roseto, è un avvio tragico, e che invece ritrova con il passare dei minuti. Il basso livello tecnico del nucleo italiano della Liofilchem lo costringe a gestire più responsabilità di quelle che dovrebbe (17 punti con 5/12 dal campo, cui aggiunge 3 rimbalzi in 32').
COACH GIOVANNI BASSI 5
Al di là di qualsiasi considerazione tecnico tattica, se c'era un aspetto su cui il suo Roseto doveva essere inattaccabile nella trasferta di Ruvo era quello mentale. E invece l'approccio del quintetto Liofilchem è imbarazzante, e compromette irrimediabilmente la gara già dopo un primo quarto inaccettabile per atteggiamento e arrendevolezza. La zona 2-3 che il coach usa proficuamente nel terzo quarto e che gli avversari attaccano malissimo permette a Roseto di tornare in partita, senza tuttavia dare mai l'idea di poterla agguantare. E se la difesa continua ad essere il problema di sempre (88 punti subiti con il 59% da due), il miglior attacco del campionato mostra poca mira dalla distanza (4/24) e, oltre agli arcinoti difetti strutturali e tecnici, iniziano ad affiorare crepe alle voci leadership, gerarchie e tenuta mentale. E ora, con l'ultimo posto solitario, la classifica diventa particolarmente preoccupante.
Lorenzo Settepanella
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