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Dopo 6 sconfitte consecutive combattendo, Roseto crolla a Torino. Nell’ultimo mese l’obiettivo era imparare a difendere. Finora, si è disimparato ad attaccare. Urge un patto fra uomini, perché stasera è stata evidente la disintegrazione.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 26 Novembre 2025 - Ore 22:30
TORINO 88
PALLACANESTRO ROSETO 60
Parziali: 20-12; 26-17 (46-29); 21-15 (67-44); 21-16 (88-60).
TORINO: Allen 17, Stazzonelli 5, Schina 15, Massone 10, Bruttini 4, Severini 7, Cusin 6, Eruke 1, Tortù 7, Zucca, Teague 16. Coach: Moretti.
PALLACANESTRO ROSETO: Sperduto 8, Tsetserukou 2, Timperi 7, Scarpone, Petrovic 14, Gaeta, Sabatino 7, Cannon 12, Robinson 5, Landi, Donadoni 5. Coach: Bassi.
La più brutta Liofilchem di stagione viene umiliata a Torino, partendo battuta nell’atteggiamento fin dalla palla contesa e alla fine schiacciata con il punteggio di 88-60.
Al salto a due, Torino parte con Schina, Teague, Severini, Allen e Bruttini. Roseto risponde con Sabatino, Robinson, Timperi, Donadoni e Cannon. Roseto va sotto 7-0 dopo 2 minuti e mezzo ed esce dal timeout di Bassi perdendo palla.
Poi il disastro continua con l’11-0. Dopo 5 minuti, a livello di fiducia, atteggiamento e combattività, la resa è già firmata. Il primo quarto di una partita che diventa un interminabile “garbage time” finisce 20-12.
Nel secondo quarto, Torino fa ancora ciò che vuole, vincendo il parziale 26-17 e andando al riposo lungo avanti 46-29, con Robinson che segna il primo punto dalla lunetta a 41 secondi dal termine del primo tempo.
Il terzo quarto vede ancora i piemontesi condurre in scioltezza, vincendo la frazione 21-15 e conducendo al 30° per 67-44.
Ultimo periodo con 25 punti di vantaggio per Torino, a partire dal 76-51 intorno al 25° e +31 sull’81-53.
Il battello ebbro rosetano naufraga senza sangue, senza voglia, senza combattere.
Robinson pare non voglia più essere il leader di questa squadra, ma sono tutti i giocatori che, arrivati alla settimana sconfitta consecutiva, dopo aver perso le ultime 6 sempre combattendo, hanno ceduto di schianto giocando come 5 singoli che hanno problemi personali e che nulla si sentono di condividere sull’altare della squadra.
Roseto ha vinto l’ultima partita un mese fa, il 26 ottobre, contro Rieti per 83-79.
Poi ha provato a migliorare in difesa, non riuscendoci e anzi scordandosi di come si attacca, come dimostrano i 60 punti segnati al posto degli oltre 80 delle prime 13 giornate.
Dopo una prova così, il tunnel si è trasformato in salotto arredato.
Dopo una simile sconfitta, il problema non è retrocedere, bensì essere associati a un altro sport, tipo il tamburello.
La Pallacanestro Roseto deve urgentemente chiamare a raccolta tutte le risorse societarie, di ieri e di oggi, per ribaltare un andazzo insopportabile appellandosi a ogni singolo orgoglio.
Luca Maggitti Di Tecco
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