PALLACANESTRO ROSETO 88
FORLÌ 82
Parziali: 26-19; 22-26 (48-45); 15-13 (63-58); 25-24 (88-82). 

PALLACANESTRO ROSETO: Cinciarini n.e., Timperi 1, Landi, Tsetserukou, Petrovic 17, Cannon 17, Sperduto 12, Robinson 20, Donadoni 4, Di Gregorio n.e., Gaeta n.e.. Coach: Bassi.

FORLÌ: Del Chiaro 4, Aradori 7, Masciadri 8, Pepe 16, Harper 16, Gaspardo 16, Gazzotti, Tavernelli n.e., Pinza 10, Beruti n.e., Allen 5. Coach: Martino.

La Liofilchem risorge in casa, tornando alla vittoria dopo 7 sconfitte consecutive e piegando Forlì con il punteggio di 88-82. 

Alla palla contesa, Roseto – ancora senza capitan Cinciarini – parte con Robinson in regia, Timperi e Donadoni esterni, Petrovic e Cannon lunghi. Forlì risponde con Harper in regia Pepe e Aradori esterni, Gaspardo e Gazzotti sotto canestro. 

Il primo quarto vede Roseto giocare con grande veemenza, rubando palloni e difendendo a tutto campo. Al 5° il punteggio è 12-12, poi Roseto allunga fino al 26-19, trascinato dagli 11 punti di un Robinson che appare rigenerato (dirà poi sorridente, in conferenza stampa, che sono arrivati sua moglie, i suoi bimbi piccoli e suo suocero). 

Nel secondo quarto, Roseto continua a giocare e arriva al vantaggio di 10 punti sul 29-19, ma Forlì, spinta da Pepe e Pinza rientra e impatta al 15° sul 37 pari, andando poi al riposo lungo inseguendo sul 48-45. Per Roseto, oltre ai 13 punti di Robinson ci sono i 9 di Sperduto e gli 8 di Cannon. 

Nella terza frazione, sale in cattedra per Roseto Cannon, che aggiunge 9 punti al suo carniere e porta i padroni di casa avanti 56-52 al 25° e 53-58 al 30°. 

Nell’ultimo quarto, per Forlì – che ha Allen in non perfette condizioni, come chiarirà poi in conferenza stampa coach Martino – Harper segna 11 punti riportando sotto i suoi, che tornano in partita e sorpassano negli ultimi minuti. Ma stavolta il Roseto non si fa piegare, effettuando le giuste scelte e vincendo, pur scontando un pesante 3/8 ai tiri liberi nell’ultimo minuto. 

La partita la chiude, con una tripla frutto della sua classe, Justin Robinson, MVP in forza dei suoi 20 punti in 36 minuti, con 6 assist e 5 rimbalzi per 22 di valutazione. 

Da segnalare anche l’ottimo ultimo quarto di Antonino Sabatino che segna 10 punti dei sui 17, chiudendo la partita tirando con 4/4 da 2 punti e 3/4 da 3, totalizzando 15 di valutazione in 22 minuti. 

Bene anche Danilo Petrovic (17 punti, 5 rimbalzi e 20 di valutazione in 31 minuti) e Jalen Cannon (17 punti, 6 rimbalzi e 20 divalutazione in 33 minuti). Doppia cifra anche per Alessandro Sperduto (12 punti e 2 rimbalzi in 17 minuti). 

La vittoria porta Roseto a 6 punti in classifica, riducendo le distanze da Ruvo di Puglia e Urania Milano, che hanno 8 punti. 

Le migliorie viste in campo lasciano ben sperare, anche se la squadra di coach Bassi abbisogna di giocatori per aumentare la propria pericolosità. 

JUSTIN ROBINSON 8-
Dopo alcune giornate in cui è finito inghiottito dalla fisicità della difesa avversaria, limitandosi a far giocare la squadra e tirando troppo poco, torna ad avere quel pizzico di libertà in più che cambia la partita sua e quella di Roseto. Aggredisce la difesa avversaria fin dai primi possessi, gestendo correttamente la responsabilità e colpendo la retroguardia romagnola dalla media e dalla lunga nella prima frazione e, dopo un periodo di appannamento e svariati errori, nell'infuocato finale, compreso il tre punti della staffa scoccato a 20" dal termine. Che abbia salvato il posto è ancora tutto da vedere, ma averlo a questi livelli fa tutta la differenza del mondo (20 punti con 7/16 dal campo, cui aggiunge 3 rimbalzi, 1 persa, 3 recuperi e 6 assist in poco meno di 36').

JALEN CANNON 7,5
Solido, molto concreto e capace di divorare da solo l'intero e poco consistente reparto lunghi forlivese, specie in un terzo quarto in cui, sfruttando al meglio i suggerimenti di Robinson e Timperi, esercita un considerevole impatto offensivo (17 punti con 6/10 dal campo, 6 rimbalzi, 2 perse e 7 falli subiti in 32'). 

DANILO PETROVIC 7,5
Molto efficace quando riceve palla spalle a canestro dall'angolo destro e si gira, con grande coordinazione, lasciando partire un elegante fade away jumper, arma letale alla quale fa ricorso sempre più di frequente. Presente ogni qual volta la palla scotta, mette dentro il fondamentale tiro del +5 al 39' (per l'83-78), ed i liberi della sicurezza al 40'. In grande ascesa in termini di personalità e gestione della responsabilità (17 punti con 7/12 dal campo, 5 rimbalzi, 1 persa, 1 recupero e 2 assist in 31'). 

ALESSANDRO SPERDUTO 6,5
Qualche canestro assistito da un pizzico di fortuna, come il tre punti di tabella con l'uomo addosso segnato in avvio di secondo quarto, ma anche altre proficue iniziative cercate con caparbietà andando ad aggredire la difesa di Martino. Decisamente utile e quinto uomo in doppia cifra di un attacco molto bilanciato (12 punti con 5/12 dal campo, 2 rimbalzi, 2 perse ed 1 recupero in quasi 17').

ANTONINO SABATINO 7,5
Dopo almeno un paio di giornate di lesioni ai ferri, ritrova fiducia, ispirazione e mira, esercitando un impatto buonissimo nel secondo quarto, e addirittura eccellente nell'ultimo, quando segna i primi 7 punti di Roseto. Non proprio accorto nella gestione dei falli ma assolutamente determinante per produttività offensiva sia dal perimetro che in arresto e tiro, specie in rapporto ai minuti giocati (17 punti con 7/8 dal campo, 2 assist e 4 falli in 22'). 

KIRYL TSETSERUKOU 5-
Una manciata di minuti in cui cerca di far valere la propria fisicità ma nei quali mostra un tantino di testardaggine nel cercare la soluzione meno naturale (0/1 dal campo, 1 rimbalzo ed 1 persa in 7').

MARCO TIMPERI 6,5
Quasi non guarda più il canestro ma si fa carico di una grande mole di lavoro in tutti gli altri aspetti del gioco. Svetta a rimbalzo, difende forte su qualsiasi avversario e ringhia lungo le linee di passaggio, producendo recuperi che alimentano la transizione che, specie nella prima parte, producono canestri importanti per l'attacco di Roseto (1 punto con 0/3 dal campo e 1/4 ai liberi, ma 10 rimbalzi, 2 assist e 5 recuperi in 30'). 

ALESSIO DONADONI 5
Tanta buona volontà ma assai contratto e poco produttivo in un attacco che, comunque, trova risorse importanti da cinque compagni più ispirati (4 punti con 1/3 dal campo, 2 rimbalzi, 3 perse, 1 recupero ed 1 assist in 22').

COACH GIOVANNI BASSI 8
Agguanta la prima, soffertissima e meritatissima vittoria della propria gestione, apportando altre e risolutive modifiche tattiche capaci di fare la differenza contro un avversario talentuoso ma, comunque, con qualche problema di fragilità difensiva e di equilibrio. Torna ad un assetto più canonico, riportando Petrovic in quintetto e tenendo Sabatino di rincorsa, chiedendo a Robinson di gestire maggiori responsabilità e introducendo qualche novità difensiva. L'alternanza di uomo, zona 2-3 e zone press spalmata a tutto campo produce recuperi e transizioni, e la fiducia ripristinata nel gruppo porta, malgrado svariati errori, un attacco molto più bilanciato e, 5 giocatori in doppia cifra. I problemi non sono ovviamente finiti, la squadra necessita di rinforzi e la classifica, specie dopo la vittoria dell'Urania Milano, continua ad essere preoccupante ma, almeno, il suo Roseto è vivo.