Justin Robinson. [Mimmo Cusano]
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I voti ai rosetani, sconfitti in Veneto.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 07 Dicembre 2025 - Ore 23:30
VERONA 89
PALLACANESTRO ROSETO 87
Parziali: 29-15; 18-24 (47-39); 17-23 (64-62); 25-25 (89-87).
La partita su ROSETO.com.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=22772
JUSTIN ROBINSON 8-
Quattro, estemporanei, siluri dall'arco pressoché consecutivi in un eccellente terzo quarto, altri canestri e precisione dalla linea nell'ultimo a bilanciare la stagnazione derivante da tanti palleggi infruttuosi e, malgrado qualche buon passaggio smarcante dei suoi, una regia poco funzionale ad una squadra come Roseto. Sfortunato in occasione di un ultimo possesso in cui, forse, c'è un contatto che i signori in grigio si tengono nel fischietto e nel quale, probabilmente, sarebbe stato più saggio tirare da tre per vincere (24 punti con 6/12 dal campo, 8/8 ai liberi, 2 rimbalzi, 5 assist, 8 falli subiti per un eccellente 29 di valutazione in 34').
JALEN CANNON 7,5
Divora da solo l'intero reparto lunghi veneto sebbene la squadra non riesca mai a sfruttarne l'enorme potenziale nella restante parte di un'ultima, decisiva, frazione, che passa per svariati, forse troppi, minuti in panchina con 4 falli. Avrebbe terribilmente bisogno di un compagno di reparto in grado di fornire difesa ed intimidazione (22 punti con 8/8 dal campo, 2 rimbalzi, 1 persa, 5 falli subiti e 24 di valutazione in 28').
DANILO PETROVIC 6,5
Due tiri pesantissimi in un terzo quarto da incorniciare ma anche ampi frangenti di latitanza. Si spegne con la stessa frequenza con cui si accende e la partita stratosferica di Serpilli conferma quanto la sua dimensione difensiva rimanga assai insoddisfacente (11 punti con 4/5 dal campo, 2 rimbalzi, 1 assist e 12 di valutazione in 28').
ARISTIDE LANDI 4,5
Due buonissimi canestri che però faticano a bilanciare una difesa inconsistente, falli in attacco, fatali esitazioni ed un pallone malamente sparato in tribuna (5 punti con 2/5 dal campo, 2 rimbalzi, 2 perse e 2 di valutazione in 21').
ANTONINO SABATINO 5
Abbastanza pasticcione e poco concreto se non per un fallo speso intelligentemente ed
una preziosa rubata con conseguente canestro in contropiede segnato al 22' (2 punti con 1/1 dal campo, 3 perse, 2 recuperi, 3 falli e 1 di valutazione in 18').
KIRYL TSETSERUKOU n.g.
Troppo poco tempo in campo per essere giudicato, ma non dispiace affatto per aggressività e sostanza nel poco spazio che gli viene concesso (2 punti con 1/1 dal campo, 1 rimbalzo e 4 di valutazione in appena 2'). Avrebbe probabilmente meritato più fiducia in luogo di Landi nei minuti in cui Cannon è a sedere con 4 falli.
DANIELE CINCIARINI 7
Al rientro dopo cinque turni, si rivela subito fondamentale per talento, freddezza e capacità di chiudere i giochi in svariati modi (16 punti con 5/7 dal campo, cui aggiunge 2 rimbalzi, 1 persa, 1 recupero, 4 assist e 17 di valutazione in 25').
TOMMASO LAQUINTANA 6+
Molto meno pesce fuori d'acqua del previsto per essere uno aggregato il giorno prima, assicura buone letture, un tiro da tre punti e discreta difesa, sfondamento subito compreso. Un tantino falloso (4 punti con 1/1 da 3 punti, 2 rimbalzi, 1 persa, 1 recupero, 1 assist, 5 falli e 3 di valutazione in 18').
MARCO TIMPERI 5
Subisce un colpo dopo una penetrazione al 4' e si rivede solo al 30' con un evidente cerotto sopra la nuca. Anche lui martirizzato da Zampini e incapace di prendere buone decisioni nella metà campo offensiva (1 punto con 0/1 dal campo, 5 rimbalzi, 1 persa e 4 di valutazione in 12').
ALESSIO DONADONI 4
Un avvio troppo brutto per essere vero, in cui è messo in croce da Ambrosin e tira un airball dall' angolo, gli costa un precoce, sacrosanto e prolungato panchinamento che non lo aiuta a ritrovare il verso della sua gara. Anche lui, come tutti i compagni del reparto arretrato, subisce la verve ed il talento di un sontuoso Zampini (0/2 dal campo, 1 rimbalzo, 2 perse, 1 recupero e -4 di valutazione in 14').
COACH GIOVANNI BASSI 6,5
Esce a testa altissima da un parquet solitamente proibitivo, specie per una squadra come la sua, ma con la consapevolezza di aver sciupato un'occasione quasi clamorosa per muovere la classifica. Una Verona priva di McGee e con Monaldi al rientro dopo quasi un mese avrebbe, infatti, potuto assumere le sembianze di un avversario molto meno inaffrontabile di quanto sarebbe stato al completo. La correzione di un approccio arrendevole che aveva fatto temere il peggio (Roseto imbarca l'enormità di 29 punti nel solo primo quarto, subendo tanto dall'arco quanto da dentro l'area, e accumulando troppe palle perse), una difesa a tratti convincente ed il talento dei singoli gli permettono di giocarsela fino all'ultimo secondo, sebbene nell'ultimo tenga troppo tempo seduto, nonostante i quattro falli, un ottimo Cannon e, in tale frangente, decida di usare da centro un molle Landi al posto di uno Tsetseroukou apparso combattivo nel poco spazio concessogli nella prima parte della gara. Ha ancora tanto lavoro da fare, ma al di là della classifica, ancora qualche buon motivo per continuare ad avere fiducia nel futuro.
Lorenzo Settepanella
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