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Sabato, 13 Dicembre 2025 - Ore 5:00 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Serie A2 – Pallacanestro Roseto
LAQUINTANA PER LA SALVEZZA
Tommaso Laquintana, intervistato da Luca Maggitti Di Tecco a TIMEOUT 2.0.
[Davide Di Sante]


Intervista al nuovo atleta della Pallacanestro Roseto.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Venerdì, 12 Dicembre 2025 - Ore 20:45

«Questa squadra meriterebbe di stare più in alto in classifica, sia per valori tecnici e umani sia per guida tecnica». 

Così Tommaso Laquintana, play di 188 cm classe 1995, dopo la trasferta di Verona, culminata con una sconfitta all’ultimo tiro. 

Il nuovo ingaggio della Pallacanestro Roseto sta svolgendo la sua prima settimana di allenamenti, visto il suo arrivo alla vigilia della trasferta in Veneto. 

Veterano e fratello d’arte di Vanni e Michelangelo, anch’essi cestisti, “Tommy” parla così del suo inizio nel mondo della palla a spicchi: «Sono uno dei tanti che si è innamorato del basket guardando il film “Space Jam”, con Michael Jordan, insieme ai miei fratelli». 

Poi il campo, quello vero, con coach Dimitri Patella. Laquintana ricorda: «Fu lui a chiamarmi, mentre osservavo un po’ restio l’allenamento dei miei fratelli, invitandomi a giocare. Tutto è nato così». 

Pugliese, Laquintana ha avuto il suo massimo finora in carriera giocando a Brescia in Serie A, dove nel 2023 ha vinto la Coppa Italia con coach Magro e insieme agli ex Roseto Emanuele Di Paolantonio (vice allenatore) e Nicola Akele. Il ricordo del trofeo è nitido: «Fu una stagione eccezionale e quello è ovviamente il ricordo di maggior caratura che mi porto dentro. Giocare nella massima serie e anche una coppa  europea è stata una grande esperienza». 

Il presente è fatto di Roseto, con la sconfitta di Verona archiviata, non senza una riflessione finale: «Siamo stati molli all’inizio e subire quel parziale ci ha condizionato. Certo, poi abbiamo avuto il merito di rientrare e condurre pure al 35° di 7 punti, ma non è bastato». 

Il play concorda con coach Giovanni Bassi circa il maggior coinvolgimento iniziale, per non subire parziali esiziali: «Chi parte in quintetto ha maggiori responsabilità e, proprio guardando i brutti inizi di alcune trasferte, dobbiamo lavorare per eliminare quei primi minuti che rappresentano degli handicap, che altrimenti ci infliggiamo da soli». 

Circa la sovrabbondanza di play in organico – visto che oltre a lui ci sono anche lo statunitense Justin Robinson e Antonino Sabatino – Tommaso chiosa: «Siamo giocatori in grado di giocare anche in appoggio al regista e poi giocare con due play è un sistema adoperato da molti coach, compreso il nostro. Quindi non credo che ci saranno problemi. Poi, con il basket moderno, fatto sempre più di non posizionalità, diciamo che si può parlare di ruoli esterni in senso ampio. L’importante è giocare forte e tornare alla vittoria, fin dal prossimo impegno casalingo contro Scafati: squadra forte e molto pericolosa».

Luca Maggitti Di Tecco
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