VOGLIAMO ANDARE AVANTI La Tribuna del PalaMaggetti rende omaggio – nello scatto di Nicola Celli – al Roseto Basket salvo da pochi secondi.
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Il Roseto Basket invoca il rispetto degli impegni presi dalle istituzioni.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 21 Maggio 2006 - Ore 12:30
Pubblicato oggi su IL TEMPO d’Abruzzo.
Il Roseto Basket, concluso il campionato con una esaltante salvezza e saldati i debiti verso il personale (leggasi giocatori), deve pagare tasse e contributi previdenziali, effettuare le necessarie scritture a bilancio e – entro il 6 giugno prossimo – iscrivere la squadra al prossimo campionato di Serie A.
Sarà il settimo consecutivo, il nono se si considerano anche le due stagioni di A2. Un miracolo sportivo che nelle ultime tre stagioni è stato portato avanti da un gruppo di soci che non ha esitato a fare personalmente fronte agli impegni economici e che oggi, per bocca di Antonio Norante e Michele Martinelli non chiede aiuto alle istituzioni, bensì il semplice rispetto degli impegni presi.
Già, perché se le istituzioni riusciranno a monetizzare in brevissimo tempo i contributi promessi (oltre 700.000 euro fra Regione Abruzzo, Provincia di Teramo e Comune di Roseto), il Roseto Basket potrà regolarizzare i conti senza chiedere ancora sacrifici personali alla proprietà e – finalmente – ripartire con serenità verso l’ennesimo campionato della massima serie.
La campagna elettorale in pieno svolgimento a Roseto degli Abruzzi per le elezioni amministrative può rallentare il lavoro necessario, ad ogni livello istituzionale, per lo sblocco dei contributi che sono di competenza della stagione agonistica appena passata. Il Sindaco uscente, Franco Di Bonaventura, si trova – come 5 anni fa – a duellare con un candidato Sindaco, Antonio Norante, che è il proprietario del Roseto Basket (5 anni fa fu Michele Martinelli).
L’augurio, per Roseto sportiva tutta, è che il duello elettorale non fagociti anche il Roseto Basket, che deve rimanere patrimonio sportivo, storico e culturale di tutta la città, senza inutili divisioni politiche.
Ovviamente, più facile a dirsi che a farsi.
Luca Maggitti
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