Pubblicato oggi su IL TEMPO d’Abruzzo.

Atro giorno passato e ancora nessuna novità che possa far tornare il sorriso agli appassionati di pallacanestro rosetani.

Sembra quasi che il caldo afoso di questi giorni abbia paralizzato l’intero ambiente. Nessuno parla, almeno ufficialmente. Il risultato è una proliferazione di chiacchiere che va dall’Eurolega alla Serie C2, e cioè dall’ingresso di imprenditori fortissimi con programmi ambiziosi al fallimento di schianto, con ripartenza dal primo gradino del basket giocato.

Ad oggi, le quote sono al 100% in mano ad Antonio Norante, proprietario unico che ha assunto l’onere di concludere la stagione agonistica 2005/2006 e che ha poi detto, andando a colloquio con il sindaco di Roseto degli Abruzzi, Franco Di Bonaventura, lo scorso 30 maggio, di non avere più la possibilità di andare avanti nella gestione della squadra.

Norante, dopo aver iscritto nuovamente il Roseto Basket al campionato, ha diffuso un comunicato stampa lo scorso 23 giugno, informando di aver adempiuto – insieme agli ex soci Domenico Alcini, Domenico Di Marco e Michele Martinelli – a garantire la fidejussione e invitando il sindaco di Roseto a trovare una soluzione (e cioè nuovi soci) per dare un futuro al Roseto Basket.

Il sindaco e gli altri rappresentanti istituzionali locali si sono riuniti un paio di volte, individuando un quartetto di persone (Caja, Zeppillo, Di Lello, Fossataro), che avrebbe dovuto gestire la delicata situazione transitoria.

Dagli iniziali ‘fantastici quattro’ si è già chiamato fuori coach Attilio Caja, che non ha ritenuto sufficienti le garanzie relative al futuro progetto e potrebbe firmare in LegaDue a Jesi o a Novara.

Anche l’ex arbitro Pasquale Zeppillo sembra dubbioso circa la situazione futura e potrebbe declinare l’invito, non rilevando nuovi fatti concreti.

L’impressione è che la prossima settimana, l’ultima utile, qualcosa potrebbe muoversi.

In caso contrario, il Roseto Basket morirà.

Luca Maggitti