[D’AMORE E D’ABRUZZO: PARIDE VITALE, FRA ANDREJ GROMYKO E BENEDETTO CROCE.]
Paride Vitale, abruzzese che vive e lavora a Milano, ha presentato a Roseto degli Abruzzi, il 30 novembre 2024, il suo libro intitolato “D’Amore e d’Abruzzo”.
Il creativo, con un passato da responsabile eventi di Sky, mi ha ricordato Andrej Gromyko, Ministro degli Esteri dell’Unione Sovietica ai tempi del sopraccigliatissimo Segretario Generale del PCUS, Leonid Breznev.
Perché?
Perché Gromyko – uomo saggio, che affermava di preferire 10 anni di negoziato a 1 giorno di guerra e fu tra gli artefici della Guerra Fredda (quella in cui non si sparava) – pur parlando inglese, nei colloqui internazionali preferiva usare il russo. Insomma: uomo di mondo, ma fiero delle sue radici.
Così, quando ho sentito parlare Paride Vitale, che non conoscevo, ho sentito un uomo che non “sapeva di milanese”. Di più: un uomo che, in qualche modo, si risciacquava in bocca le sue radici abruzzesi.
E, d’altronde, non poteva essere diversamente essendo nato a Pescasseroli, come Benedetto Croce; colui che affermò: «Molta parte dell’anima nostra è in dialetto».
(Luca Maggitti Di Tecco)
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