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Serie A – Banca Tercas Teramo
BANCA TERCAS: FUMATA GRIGIA TENDENTE AL NERO. PELLECCHIA A SIENA DA MINUCCI?
Riccardo Sora, Commissario Straordinario mandato a mettere in sicurezza i conti della Banca Tercas dalla Banca d’Italia, che ha riscontrato ‘gravi irregolarità’ nella gestione dell’istituto di credito teramano.

Lino Pellecchia, Patron del Teramo Basket

Maurizio Brucchi, Sindaco di Teramo.

Infruttuoso il colloquio fra il Sindaco Brucchi e il Commissario Sora. Il punto sulla crisi del Teramo Basket, che rischia di sparire dalla cartina del basket di Serie A.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 15 Maggio 2012 - Ore 18:45

Oggi il Sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, ha incontrato il Commissario Straordinario della Banca Tercas, Riccardo Sora, per parlare della possibilità che l’istituto bancario locale – fresco di commissariamento da parte della Banca d’Italia per “gravi irregolarità” – rinnovi l’accordo di sponsorizzazione con il sodalizio cestistico teramano.
 
Voci non confermate, purtroppo, parlano di un incontro andato – diciamo così – non bene. Non proprio una fumata nera, ci si affretta a precisare da fonti istituzionali che preferiscono mantenere l’anonimato, ma almeno una fumata grigia, visto che non si smentisce il fatto che il Commissario avrebbe detto che Banca Tercas non sarà più lo sponsor principale della squadra.
 
Questo significa non poter più contare sulla importantissima somma di 1,2 milioni di euro di sponsorizzazione. Pare che l’intendimento del Commissario della Banca Tercas sia erogare somme molto minori e solo in presenza di un valido piano pluriennale.
 
Adesso, c’è da scommetterci, la politica locale – e quindi quella regionale, essendo il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, anche l’ex Sindaco di Teramo – farà di tutto per lavorare di cesello e cercare comunque una soluzione che porti denaro nelle casse vuote del Teramo Basket. E però la “ciccia”, e cioè la sponsorizzazione principale (a una cifra peraltro oggi introvabile sul mercato), pare sia finita.
 
Non una buona notizia – sperando che le voci siano smentite – per il Teramo Basket, malato con tanta gente al suo capezzale.
 
Come sempre accade in questi casi, molti parlano, pochi agiscono, pochissimi tirano fuori i soldi. Serve quindi, nell’informare, provare a vedere dove – nel mare magno del “palleggio” – possa annidarsi “l’ufficiale pagatore” di turno.
 
Anche perché il Teramo Basket ha bisogno di soldi. E ne ha bisogno subito. E serve qualcuno che possa tirarli fuori o che dia garanzie di supportare Lino Pellecchia, che ha chiaramente  comunicato la propria indisponibilità ad andare avanti facendo fronte alle spese da solo.
 
Oggi il Teramo Basket ha bisogno di almeno 200.000 euro da versare entro domani – 16 maggio 2012 – per il pagamento di contributi previdenziali. Il termine potrebbe slittare al 21 maggio 2012, con un aggravio di circa 10.000 euro di sanzioni.
Pagare significherebbe che si crede nella salvezza del Teramo Basket, evitando nel contempo penalizzazioni in classifica, a valere nel prossimo campionato che sarà a 2 retrocessioni.
 
Lino Pellecchia, nei giorni scorsi, ha parlato di un fabbisogno di 600.000 euro, che però è la cifra che sanerebbe le posizioni attualmente aperte per la copertura di stipendi e contributi fino al termine della stagione. Come dire: 200.000 euro servono entro meno di una settimana e gli altri 400.000 euro servono entro un mese. Per la precisione.
 
Quanto al pregresso, e cioè ai debiti accumulati nel corso delle precedenti gestioni (l’ultima cifra di cui si parla è 5 milioni di euro), la questione parrebbe definitivamente chiusa con gli impegni personali dei tre soci (Antonetti, Pellecchia, Biancacci), che restituiranno personalmente e proporzionalmente alle loro quote il debito in più anni.
 
Dunque oggi il Teramo Basket è società che abbisogna di 600.000 euro per chiudere la stagione. Se la Banca Tercas si tirasse davvero indietro, chi supporterebbe in modo concreto la Famiglia Pellecchia?
 
Si parla di una cordata di imprenditori, che però pare stia valutando bilanci e che comunque pare interessata “dopo” che qualcuno pagherà i 600.000 euro. Quindi ipotesi al momento da congelare, se non proprio da scartare.
 
In caso di naufragio della “soluzione territoriale” (Banca Tercas o cordata di imprenditori), voci non confermate parlano di un “Piano B”, che vorrebbe Lino Pellecchia in partenza per Siena domani pomeriggio.
Pellecchia incontrerebbe Ferdinando Minucci, Presidente della Mens Sana Siena Basket griffata Monte dei Paschi e uomo forte del basket italiano.
Sul tavolo, possibili partnership da sviluppare per consentire al Teramo Basket di non morire. In quale modo, al momento, non sappiamo.
 
Di certo pare ci sia solo una cosa: l’incompatibilità fra il “Piano A” (si riparte da Banca Tercas e da sponsor forti operanti sul territorio e interessati ad avere buoni rapporti con l’istituto di credito e con le istituzioni regionali) e il “Piano B” (possibile entrata del Teramo Basket nell’orbita gravitazionale della potenza Siena che, per quanto il suo sponsor e proprietario non attraversi un grande periodo – parliamo del Monte Paschi di Siena con la Guardia di Finanza dentro – è sempre e comunque la prima realtà dell’odierno basket quanto a forza in campo e fuori).
 
Al solito, staremo a vedere.
 
Luca Maggitti
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