[Ricerca Avanzata]
Venerdì, 29 Marzo 2024 - Ore 14:55 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Diario Olimpico Londra 2012 – Luigi Lamonica
E KOBE BRYANT MI FA: ‘STASERA HAI VISTO IL VERO BLACK MAMBA’.
Pechino, Olimpiadi 2008. Luigi Lamonica e Kobe Bryant. I due si sono rivisti dopo 4 anni a Londra, scambiando due battute.

La terna che ha diretto il Quarto di finale USA-Australia. Da sinistra: Fernando Sampietro, Luigi Lamonica, Samir Abaakil.

Luigi Lamonica alza la contesa di USA-Australia.

Tre incontri col ‘Black Mamba’ e ci scappa pure qualche battuta. Giovedì, Guerrino Cerebuch arbitra la Semifinale Femminile Russia-Francia.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedì, 09 Agosto 2012 - Ore 07:30

Puntata 15 di mercoledì 8 agosto 2012.
 
Good Morning!

Inizio a scrivere questa puntata del diario che è tardi e so già che sarà una lunga nottata, perchè l'adrenalina e la tensione, quando iniziano ad entrare in circolo per una partita come quella che ho arbitrato poche ore fa (USA-Australia), difficilmente ti abbandonano facendoti dormire. Così, anche se le mie gambe ed il mio cervello avrebbero tanto bisogno di riposo, non ci provo nemmeno a dormire: troppe situazioni del genere mi hanno visto con gli occhi sbarrati nel letto senza prendere sonno per nottate intere.

Ma iniziamo dal mattino, come al solito.
E come al solito è iniziato allo stesso modo: stretching e jogging, sotto una pioggerellina di quelle che dalle nostre parti si usa trovare a novembre. Leggo da internet che l'Italia è sotto una vera e propria cappa di caldo asfissiante, quindi non mi lamento proprio di questo tempo inglese, anzi.
 
Già durante la corsa il mio pensiero era per la gara serale e le problematiche di arbitrare una partita del genere, specie quando sulla carta una squadra è nettamente favorita. E quando i favoriti sono gli Stati Uniti d’America è ancora peggio del normale, perchè se vincono di 20 vogliono vincere di 30, quando arrivano a 30 vogliono poi arrivare a 40 e alcune volte il loro atteggiamento viene frainteso dagli avversari, che si pensano invece derisi dagli americani. In queste partite è importante avere sempre l'attenzione massima, concentrati sempre sul gioco e su quello che avviene in campo, sapendo bene che il più piccolo particolare può creare seri problemi.

Durante tutto l'arco della giornata, il mio pensiero è andato a cercare le potenziali criticità, i dettagli che avrebbero potuto crearci dei problemi. Cose come i passi, il gioco dei pivot, l'uso delle mani in difesa da parte degli americani.
Per concentrarmi meglio, ho trascorso gran parte della giornata da solo, ho preso la metro e sono andato a visitare la O2 Arena, dove da oggi si è spostato il programma della pallacanestro.

Dal nostro hotel, dista 10 minuti di metro ed è una arena fantastica. Ne avevo sentito parlare da alcuni amici che erano venuti a vedere NBA Europe Tour qualche anno fa, ma entrarci dentro e pensare che la sera sarei andato lì in mezzo… lasciamo perdere! Decisamente moderna con le sue lounge, i negozi, ristoranti ed i 20.000 posti a sedere. Una riflessione: come mai non abbiamo in tutta Italia una arena non dico come questa, che mi sembrerebbe anche troppo, ma per lo meno con la stessa concettualità?

La prima cosa che ho pensato è stata: “Stasera sarà uno spettacolo eccezionale vederla piena”.
Stava per iniziare il primo quarto di finale tra la Russia e la Lituania, ma non riuscivo a stare seduto. La sana tensione pre-partita ha iniziato a farsi sentire prima del previsto e quindi mi sono detto che sarebbe stato meglio tornare dalle parti dell'hotel, mangiare qualcosa in uno dei numerosi ristoranti della zona e cercare di riposare. Ma ormai so leggere i messaggi che mi arrivano, e come immaginavo il dopo pranzo è passato girandomi nel letto per cercare di riposare, ma niente. La partita e la tensione che ne conseguiva hanno avuto la meglio: occhi spalancati e niente riposino. Una volta mi sarei preoccupato, ora so che può capitare e la prendo come un buon presagio, mi dà quella spinta ulteriore per entrare in campo con la giusta concentrazione.

Alle 20, appuntamento con i colleghi per andare alla partita e, fuori dall'hotel, una vera babilonia. All'ExCel ci sono le finali di boxe e taekwondo, centinaia di persone in coda per i controlli di sicurezza e variopinte delegazioni di tifosi a festeggiare ancor prima di saper i risultati. Perchè il bello dell'Olimpiade è proprio quello: non è necessario vincere, basta esserci.

All'arrivo all’arena era in corso Argentina-Brasile. Qualche minuto da spettatore distratto e poi la necessità di iniziare il pre-gara, che porta a concentrarmi sulla mia partita e non a quella che si sta disputando. Poco dopo mi hanno raggiunto i miei due colleghi e Guerrino Cerebuch, il nostro stand-by. Ci cambiamo e, poco prima di iniziare il nostro colloquio pre-gara, bussano alla porta; è il commissario Willy Jones, oggi di riposo, che entra e chiede : “Posso fa assistere al vostro colloquio pre-gara un giovane arbitro Inglese?”. “Certo che puoi, Willy” è la mia risposta, così il giovincello - beato lui - entra tutto timoroso e io lo faccio accomodare di fianco a me. Segue interessato quello che ci diciamo e alla fine si alza, ci saluta, ci ringrazia e tutto contento esce dal nostro spogliatoio. Ormai siamo in pieno pre-partita ed è il momento del riscaldamento. Esco dalla porta e vedo Willy che da lontano mi saluta e, con il  suo solito sorriso, mi dice: “Thank you, Super!”. Ci sorridiamo a vicenda, sappiamo qual è il motivo.

Mentre mi riscaldo nel corridoio, accade quello che non ti aspetti: da una porta esce, con due cuffie gigantesche alle orecchie, Kobe Bryant che si era perso. Mi vede e ci salutiamo, rigorosamente in Italiano, poi lui inizia a chiedermi di una chiamata che gli ho fatto nella precedente partita contro la Lituania, il tutto sotto lo sguardo incredulo di un giovane volontario. Kobe poi torna sui suoi passi e va in campo.
 
Il volontario mi chiede come mai Bryant parla Italiano ed io gli spiego che il padre, Joe Bryant, ha giocato molti anni in Italia e lui, per alcuni anni della sua infanzia, è cresciuto in Italia dove ha frequentato le scuole. Mentre gli spiego, passa Ed Scott, COO di Euroleague che qui è impegnato nell'organizzazione, e anche lui inizia a parlarmi in Italiano fluente. Il volontario, ancor più incredulo, quando Ed va via, mi dice: “Ehi, tutti parlano italiano con te, devi essere uno importante!” e sulla sua esclamazione ci facciamo una doppia risata.

È tempo di entrare in campo, la tensione sale, l'adrenalina pure. Ci chiudiamo la porta dello spogliatoio alle spalle, incamminandoci nel lungo corridoio che ci porterà fino al terreno di gioco e quando arriviamo… wow!
L'Arena è piena, con tutti gli spettatori che cercano di rubare una fotografia ai giocatori USA e loro che, candidamente, continuano noncuranti il loro riscaldamento. Si sente nell'aria una atmosfera di quelle positive e penso che la partita sarà una di quelle da ricordare. E così è stato.

Grazie agli australiani, che per 3 quarti hanno giocato senza timori contro i campioni della NBA, mettendoli in difficoltà all'inizio del terzo periodo e riducendo lo scarto fino a 2 punti, mi sembra di ricordare. Poi Bryant ha messo 3 bombe consecutive, scavando un solco nel punteggio non più recuperabile. E pensare che Kobe, su un contatto dove voleva un fallo, ha pronunciato un colorito: “Ma quando c...o fischi!”, lasciandomi di stucco.

Da quell’episodio in poi, la stella dei Lakers ha trovato la carica per segnare quelle bombe consecutive e “ammazzare” la partita. Alla fine, quando è venuto a stringermi la mano, gli ho detto: “Ti sei incazzato per quel contatto che non ti ho fischiato?”. E lui, che dopo aver sentito la mia domanda è tornato sui suoi passi, mi fa: “Sì, mi ero proprio incazzato, ma stasera hai visto il vero Black Mamba”, allontanandosi e strizzando l’occhio. Mi sarebbe piaciuto rimanere lì, a parlare con lui di basket per tutta la notte, ma purtroppo non è stato possibile.

Ma non è finita qui. La giornata è stata speciale fino alla fine.
Mentre io e la mia terna cercavamo di uscire dal labirinto degli spogliatoi, ci ritroviamo nella zona adibita al controllo antidoping e, mentre chiediamo informazioni sulla strada per l'uscita, ecco arrivare – con al seguito alcune persone addette al controllo – ancora Kobe (e tre!). Altro saluto, davvero cordiale, al che gli ho chiesto: “Quando verrai a giocare in Italia?”. Il Black Mamba sibila: “Tra 3 anni”. Io ormai sono in ritmo e controbatto: “Che sfiga, avrò smesso di arbitrare”. Ma Kobe è più in ritmo di me e sfrutta al meglio il mio involontario assist affondando la schiacciata con un sorridente: “Meno male...”. Risata generale. “Ci vediamo” mi dice e io: “Buona… pipì!”. Bryant è incontenibile come in campo e ribatte. “Sì, figurati… con questo che mi guarda…”.

Detto del triplo incontro di oggi con Kobe, metto le mani avanti e mi scuso con tutte le persone che mi hanno chiesto di portargli un suo autografo, una maglia, un polsino. E’ stato un istante, è volato via, ma prima ho voluto – raccontandolo – condividere questa bella cosa con tutti i lettori del diario.

I saluti di oggi vanno in particolare ad un mio vecchio amico di infanzia, Fabio, con il quale ho condiviso parte della mia adolescenza, giocando a pallone nella piazza sotto casa.
Fabio, che bello ritrovarti tramite questo diario e la pagina facebook di DECIDERE! Grazie di avermi fatto tornare indietro nel tempo.

Un saluto anche agli arbitri Fabrizio P. e Stefano W., che mi hanno inviato dei bellissimi messaggi. Grazie ad entrambi, di cuore.

Giovedì 9 agosto, Semifinali Femminili. Sono arbitro turista, ossia non arbitro, ma di sicuro sarò a fare il tifo per Guerrino Cerebuch che, invece, sarà in campo dirigendo Russia-Francia alle 21.
 
Un sorriso per Guerrino ed un sorriso a tutti voi.

Adesso vi lascio, sperando che mi “gabbi il sonno”.
 
 
DIARIO OLIMPICO LONDRA 2012 > Archivio
LE PUNTATE PRECEDENTI
 
Puntata 01 di giovedì 26 luglio 2012
UN SORRISO… ED E’ SUBITO OLIMPIADE!
 
Puntata 02 di giovedì 26 luglio 2012.
VESTIARIO, MEETING E TONY PARKER: SI INIZIA A FARE SUL SERIO.
 
Puntata 03 di venerdì 27 luglio 2012.
UNO DEI 30, IN RAPPRESENTANZA DI 1.000.
 
Puntata 04 di sabato 28 luglio 2012.
TUTTI EROI PER UN GIORNO
 
Puntata 05 di domenica 29 luglio 2012.
LA PRIMA EMOZIONE, DEDICATA A BRUNO DURANTI.
 
Puntata 06 di lunedì 30 luglio 2012.
LONDON CALLING
 
Puntata 07 di martedì 31 luglio 2012.
PARTITE DI BASKET E PARTITE PER LA VITA…
 
Puntata 08 di mercoledì 1 agosto 2012.
LA SVEGLIA PROGRESSIVA E LA PARTITA MATTUTINA…
 
Puntata 09 di giovedì 2 agosto 2012.
51 ANNI FA, IRIDE E SEBASTIANO… OGGI, LA PICCOLA GAIA…
 
Puntata 10 di venerdì 3 agosto 2012.
MISTER LAMONICA, I SUPPOSE…
 
Puntata 11 di sabato 4 agosto 2012.
ARBITRARE I PIU’ FORTI DEL MONDO? STANCA…
 
Puntata 12 di domenica 5 agosto 2012.
GRAZIE A TUTTI I LETTORI DEL DIARIO
 
Puntata 13 di lunedì 6 agosto 2012.
LEVATACCIA, ALTRA TRIPLA A FIL DI SIRENA E FISH&CHIPS…
 
Puntata 14 di martedì 7 agosto 2012.
I GEMELLI BELLOTTI E IL MITICO ARABDJAN…
 
 
LUIGI LAMONICA - DECIDERE
La pagina facebook ufficiale.
Le foto delle Olimpiadi di Londra 2012.
 
 
ROSETO.com > Archivio
I DIARI DI LUIGI LAMONICA
 
CAMPIONATO MONDIALE 2010
Luigi Lamonica arbitra la Finale del Campionato Mondiale fra Turchia e USA.
[Ultima puntata, con i link a tutte le puntate del Diario Mondiale.]
 
EUROLEGA 2011
Luigi Lamonica arbitra la Finale di Eurolega fra Maccabi Tel Aviv e Panathinaikos Atene.
[Ultima puntata, con i link a tutte le puntate del Diario di Eurolega.]
 
CAMPIONATO EUROPEO 2011
Luigi Lamonica arbitra la Finale del Campionato Europeo fra Francia e Spagna.
[Ultima puntata, con i link a tutte le puntate del Diario Europeo.]
 
EUROLEGA 2012
Luigi Lamonica arbitra la Finale di Eurolega fra CSKA Mosca e Olympiacos Pireo.
[Ultima puntata, con i link a tutte le puntate del Diario di Eurolega.]
 
Luigi Lamonica
Stampa    Segnala la news

Condividi su:




Focus on Roseto.com
Roseto.com - Il basket e la cultura dei campanili senza frontiere. - Registrazione al Tribunale di Teramo N. 540 Reg. Stampa del 19.08.2005.
Direttore responsabile: Luca Maggitti   Editore: Luca Maggitti   Partita IVA 01006370678
© 2004-2024 Roseto.com | Privacy | Disclaimer Powered by PlaySoft