Si è concluso un altro turno decisamente favorevole alle prime della classe: cinque vittorie per le prime sei in graduatoria (unica eccezione la sconfitta di Cantù, caduta comunque in uno scontro diretto a Siena) con altrettanti posti ai playoff praticamente ipotecati. D'altro canto però, si fa sempre più serrata la lotta per le ultime due qualificate alla post-season e per evitare l'unica retrocessione.
La copertina spetta di diritto all'EA7 Milano, che al PalaBigi di Reggio Emilia infila l'undicesima vittoria consecutiva in campionato rafforzando il proprio primato in classifica. Prosegue dunque il momento d'oro per gli uomini di Banchi, che viaggiano a gonfie vele anche nelle Top 16 di Eurolega. Su un parquet dove la sola Varese (con un prodigioso ultimo quarto) era riuscita a passare, le Scarpette Rosse dominano in lungo e in largo un primo tempo chiuso sul 32-49 grazie soprattutto al trio Samuels-Jerrells-Gentile. La Grissin Bon è però dura a morire, e pur in una serata-no dalla lunga distanza (4/16 alla sirena) rientra in partita con Cinciarini e Kaukenas oltre al solito White, beneficiando anche della grande mole di tiri liberi (ben 30 guadagnati dai padroni di casa) a propria disposizione. La Reggiana rientra fino al -3, con l'Olimpia costretta ad aggrapparsi alle magie di Kangur e del solito Langford per portarsi a casa i due punti. Un successo che Milano si guadagna nonostante un secondo tempo da 46-33 in favore dei padroni di casa, dominanti sotto le plance ma incapaci di completare una clamorosa rimonta, in cui Hackett e compagni hanno forse anche pagato qualche scoria fisica e mentale derivante dal doppio impegno con l'Eurolega. Per gli uomini di Menetti, il secondo stop interno stagionale non compromette la corsa playoff, ma costringerà Reggio Emilia ad elevare il proprio rendimento anche lontano da casa (una sola vittoria esterna fin qui). Auspicabile inoltre un maggior contributo da parte dei lunghi: in attesa del rientro di Brunner, il solo Gigli (9 punti ed altrettanti rimbalzi, fino a poche settimane fa tra le fila milanesi) dà una mano concreta in attacco, pur se il saldo a rimbalzo premia nettamente i padroni di casa.
Tiene il passo di Milano l'Enel Brindisi, che fa ancora valere il suo fattore campo in un match decisamente insolito contro Caserta: gli uomini di Bucchi partono bene sul 21-13, prima di smarrire totalmente la via del canestro nei due quarti centrali (in cui i biancazzurri realizzano 19 soli punti). La Juve si porta anche sul +8, prima di subire un devastante 20-0 di parziale che spezza in due la gara riconsegnando definitivamente l'inerzia nelle mani di Brindisi. Che è ancora una volta trascinata dal suo faro Dyson (24 punti), ad oggi probabilmente il maggior candidato al titolo di MVP stagionale. Il resto, perlomeno offensivamente, va a corrente alternata: da segnalare la buona prova di Zerini, che porta un mattone importante in un reparto lunghi che resta il maggior cruccio per coach Bucchi (ancora impalpabile Chiotti, contro la Pasta Reggia non incide neanche Todic). Poco impiegato il neoacquisto Jackson (6 minuti senza tirare), elemento comunque importante per rafforzare le rotazioni degli esterni in attesa anche del rientro di Formenti. Dall'altra parte, Caserta si è battuta con orgoglio limitando l'attacco di casa a 64 punti (minimo stagionale interno per l'Enel): uno sforzo vanificato dalla brutta prova offensiva degli uomini di Molin, che realizzano 6 soli punti nell'ultimo quarto confermandosi poco brillanti in fase realizzativa lontano dal PalaMaggiò (secondo peggior attacco esterno dell'intero campionato). Difficile pensare di vincere segnando 53 punti con un 19/67 complessivo dal campo: pesano soprattutto le stecche del trio Moore-Mordente-Scott (7 punti totali), è invece ancora una volta Brooks il miglior realizzatore dei suoi a quota 13, ben assistito da un tonico Michelori sotto le plance. La Pasta Reggia rimane comunque nel gruppone che si giocherà gli ultimi due posti playoff, con i campani che nei primi tre quarti hanno mostrato comunque basi importanti su cui lavorare.
Uno dei match più interessanti di giornata era di scena al PalaEstra, con la Montepaschi Siena che facendo ancora una volta leva sulla propria difesa prevale su Cantù agganciando proprio i brianzoli al terzo posto in classifica. Gli uomini di Crespi concedono infatti 62 soli punti ad un attacco di ottimo livello come quello ospite, svoltando nell'ultimo quarto un match equilibrato che aveva visto avanti anche Cantù nel secondo tempo. Sugli scudi un Matt Janning probabilmente alla miglior prova stagionale: 20 punti per uno dei fedelissimi di coach Crespi, che lo allenò due anni fa nella sfortunata stagione di Casale Monferrato e spinse per il suo approdo in biancoverde anche nella passata stagione. È lui a togliere le castagne dal fuoco alla Montepaschi in attacco, in una serata poco felice al tiro per gli altri esterni principali (3/13 al tiro per Haynes, 1/6 di Green) in cui Siena si giova anche dell'energia e della presenza del trio Ress-Ortner-Nelson sotto le plance (49 di valuazione complessiva). Nonostante le incertezze societarie, la Mens Sana continua dunque a mantenere ottimi risultati sul parquet, pur con un roster di livello chiaramente inferiore alle passate stagioni. Cantù non concretizza invece un'importante occasione per fare un importante balzo in classifica: la stagione dell'Acqua Vitasnella resta positiva fin qui, ma agli uomini di Sacripanti finora è spesso mancato il salto di qualità nei momenti chiave (come avvenuto in Coppa Italia). Hanno pesato le assenze di Cusin e Marconato sotto le plance, che hanno dirottato in quintetto il giovanissimo Nwohuchoa (classe 1997, 4 punti in 12 minuti, gli unici giocati quest'anno). Ma soprattutto, Cantù ha avuto meno del solito da tutti i suoi realizzatori principali (negativo anche Uter) non sfruttando la seconda doppia cifra stagionale di Marcel Jones. Per Leunen e compagni, il fattore campo nel primo turno di playoff resta l'obiettivo principale (anche vista la differenza di rendimento tra i match giocati al Pianella e quelli in estera): magari evitando il quarto posto, che con ogni probabilità significherebbe incrociare Milano in semifinale.
Prosegue anche l'ottimo momento del Banco di Sardegna Sassari: gli uomini di coach Sacchetti colgono ad Avellino il quarto successo consecutivo in campionato. Il KO europeo contro l'Alba Berlino, che ha messo a serio rischio l'Eurocup della Dinamo, non ha dunque fermato il trend positivo delle ultime settimane. I sardi prendono il comando della gara nel secondo quarto, rimanendo sempre avanti nel punteggio con la Sidigas rientrata al massimo fino al -5. E non è servita la solita sparatoria offensiva, con Sassari che ha chiuso a 75 punti distribuendo bene le responsabilità in attacco. Nessuno è infatti andato oltre i 13 punti del duo Drake Diener-Caleb Green, sono però ben otto i biancoblu con almeno 6 punti a referto: testimonianza di come quest'anno gli isolani stiano sfruttando a dovere l'enorme profondità del proprio roster. Avellino incassa invece il terzo KO consecutivo, fermandosi ancora una volta sotto la soglia dei 70 realizzati: l'allontamanento di Dean e Richardson aveva inizialmente portato buoni risultati, ma nelle ultime settimane la Scandone è nuovamente piombata nella mediocrità. Anche perché il rendimento di Foster non accenna a migliorare: dopo quattro partite, i numeri dell'ex cremonese sono imbarazzanti (0/18 al tiro e -20 di valutazione complessivo). Il rientrante Ivanov (17 punti) e il solito Cavaliero hanno provato a tenere in vita i biancoverdi, a cui sta mancando però anche il miglior Lakovic. Il tempo per svoltare la stagione è davvero poco: per fortuna degli uomini di Vitucci, le dirette concorrenti stanno viaggiando a ritmo basso, ma per agguantare con convinzione uno degli ultimi due posti playoff serve un deciso aumento di qualità (soprattutto offensiva) nelle prossime gare.
Weekend positivo anche per l'Acea Roma, che ha la meglio su Cremona allungando a tre la propria serie di successi consecutivi. Match meno facile del previsto per i giallorossi, contro un'avversaria che nonostante la pesante assenza del play titolare Woodside combatte fino all'ultimo contro la più quotata Virtus. Gli ospiti restano spesso avanti nel secondo tempo, portandosi addirittura sul +7 a metà ultimo quarto, prima di subire un parziale di 13-0 che si rivelerà decisivo nell'economia della sfida. In grande evidenza Josh Mayo (20 punti), MVP della sfida che sta probabilmente portando quello che all'Acea era mancato nelle ultime settimane, un esterno in grado di essere pericoloso anche offensivamente. Ma hanno funzionato in generale un po' tutti i meccanismi offensivi di una Roma che manda tutto il proprio quintetto base in doppia cifra (ad eccezione di Jones), e trova ottime percentuali vicino a canestro e dalla lunetta (18/18 a cronometro fermo). Qualcosa da rivedere invece nella metà campo difensiva, anche per merito di una Cremona nettamente diversa rispetto alle ultime due infauste uscite di Sassari e Cantù: la squadra di Pancotto trova ancora in Jackson e Rich i propri migliori realizzatori, ma è in generale tutto l'attacco della Vanoli a fare importanti passi in avanti soprattutto nelle percentuali di tiro (peseranno molto invece le 20 palle perse). Da rimarcare anche la prova dell'ex Marchetti, meno di un punto di media in stagione ma positivo al PalaTiziano (partito in quintetto, chiude a quota 7 in 16 minuti di impiego). In generale, nonostante l'amarezza per aver centrato una vittoria a cui i lombardi per come si era messa potevano sperare, coach Pancotto può trarre indicazioni importanti per la lotta salvezza. Che, visti anche i risultati degli altri campi, resta apertissima e costringe Cremona a mantenere alto il livello delle proprie prestazioni nelle prossime gare.
Torna finalmente al successo l'Umana Venezia, dopo un periodo nero che aveva visto gl orogranata perdere cinque match consecutivi oltre al quarto di Coppa Italia contro Brindisi. Al Taliercio cade la Granarolo Bologna, che per due quarti si è mantenuta a stretto contatto dei padroni di casa: decisivo nel secondo tempo l'aumento di intensità della difesa locale, che ha costretto la Virtus a 29 soli punti dopo l'intervallo. Ed è una vittoria che può rilanciare le ambizioni playoff della squadra di Markovski: che nonostante un Taylor ancora impreciso (0/6 da 3), si appoggia al solito Andrè Smith (21 punti con 12 rimbalzi) e all'energia di un Peric in grande spolvero con 18 punti dalla panchina. Continuano a fare invece fatica i nuovi acquisti, che dovevano consentire a Venezia di fare il definitivo salto di qualità ma non hanno finora offerto il contributo sperato: e se Johnson sopperisce alla poca pericolosità realizzativa (0 punti) con 6 assist, è ancora impalpabile la prova di Crosariol (2.6 punti di media finora), a cui giustamente durante il match con Bologna è stato spesso preferito Magro (6 punti e 7 rimbalzi). Piove sul bagnato invece in casa bianconera: l'ottavo KO nelle ultime nove uscite costringe ormai la Virtus a guardarsi indietro, più che ad aspirare a un posto playoff quasi irraggiungibile. In attesa di inserire il neoacquisto Warren (a cui farà posto Ware, poco efficace anche al Taliercio), le Vu Nere pagano il disarmante divario sotto le plance (47-29 il saldo finale per Venezia) che incide notevolmente nell'economia della gara. E appare discutibile la scelta di sacrificare Jordan, visto il rendimento non esaltante di King (mai in doppia cifra nelle ultime nove gare) e gli alti e bassi dell'ultimo arrivato Ebi. Tra gli esterni, con Walsh che accusa un momento di comprensibile frenata (comunque 12 punti e 7 assist domenica) l'unica certezza della Granarolo resta un Hardy ancora miglior realizzatore dei suoi a quota 24. Troppo poco per una Bologna che adesso ha bisogno di scuotere una classifica che inizia a farsi pericolosa: non erano certo queste le premesse, dopo un buon avvio di stagione per Gaddefors e soci.
La sorpresa di giornata arriva da Masnago, con il clamoroso successo di Montegranaro ai danni di Varese. Un risultato inaspettato sia per i valori in campo, che per l'andamento di una gara che nel primo tempo aveva visto i padroni di casa avanti anche di 17 lunghezze. Poi, la Sutor ha pian piano trovato la forza per una clamorosa rimonta, ingabbiando l'attacco di casa e trovando nell'ultimo quarto (15-23 il parziale) i canestri decisivi di uno scatenato Lauwers. Che, assieme a Cinciarini, sta tenendo in piedi un reparto esterni falcidiato dalle partenze di Collins e soprattutto Mayo: una situazione che metterebbe in ginocchio in molti, ma non gli uomini di Recalcati, che pure devono fare i conti con una situazione societaria particolarmente complessa. Raggiungere la salvezza resta impresa difficile, ma sul parquet Montegranaro sta andando anche oltre i propri limiti (da segnalare anche gli 11 punti a testa di Mazzola e Skeen sotto le plance). Se però è giusto e doveroso sottolineare i meriti dei marchigiani, la stagione di Varese assomiglia sempre di più ad un calvario. Polonara e compagni avevano la ghiotta possibilità di ritrovare il successo, ma smarriscono totalmente la via del canestro nella ripresa, facendosi dominare dalla tensione. E la sconfitta di domenica, oltre a mettere una definitiva croce sulla qualificazione ai playoff, preoccupa la Cimberio addirittura in ottica salvezza: anche perché squadre come Varese e Bologna non sono certo state costruite per obiettivi del genere, e saranno costrette ad affrontare il finale di stagione con parecchia tensione in più sulle spalle. Non sta dando dunque gli effetti sperati il cambio di guida tecnica: con coach Bizzozi la Cimberio è 0-2, e contro Montegranaro i biancorossi pagano soprattutto i 18 secondi possessi regalati agli avversari (oltre alla serataccia di Ere, 2/11 dal campo). Tra i pochi a salvarsi De Nicolao, 13 punti in 30 minuti di impiego (gerarchie ribaltate con uno spento Clark, impiegato con il contagocce anche a causa del viaggio americano che ne ha limitato il lavoro settimanale).
Continua la propria scalata la Vuelle Pesaro, che al termine di una strepitosa rimonta ha la meglio su Pistoia e resta prepotentemente agganciata al treno salvezza. Anosike e compagni confezionano un incredibile 18-4 di parziale negli ultimi cinque minuti, quando gli ospiti sembravano ormai in controllo della gara sul +13. Ed è un canestro a fil di sirena di Turner (5/21 dal campo fin lì) a regalare due punti importantissimi alla squadra di Dell'Agnello. Pesaro infila il quarto successo interno consecutivo, dopo aver perso tutte le sfide dell'Adriatic Arena nel girone d'andata: una metamorfosi che rimette in carreggiata la Vuelle, tirando dentro la lotta salvezza diverse squadre che sembravano ormai tranquille. Anche perché nel girone di ritorno i marchigiani possono contare su parecchi scontri diretti da disputare tra le mura amiche, e se il trend al BPA Palas resterà questo tanti equilibri nell'ultima fascia di classifica andranno rivisti. I padroni di casa, in una serata poco felice di Turner e Anosike (comunque autore del canestro della vittoria l'uno, e capace di catturare 18 rimbalzi l'altro) si giocano il jolly del miglior Ravern Johnson stagionale, con 24 punti a referto. Ma è anche il pressing difensivo degli ultimi minuti che consente a Pesaro la grande rimonta, in una serata decisamente negativa (4/21) nel tiro da fuori. Pistoia si mangia invece le mani per aver mancato la vittoria ad un passo dal traguardo: non è la prima volta che accade quest'anno, agli uomini di Moretti. Che possono comunque rimproverersi poco, all'interno di un ottimo campionato, anche se visti i risultati degli altri campi un successo della Tesi Group avrebbe aperto a Wanamaker e compagni un'interessantissima porta verso i playoff. Con l'identica percentuale nel tiro da 3, Pistoia si è aggrappata come spesso avvenuto quest'anno alla vena del suoi americani (tutti e cinque in doppia cifra) pagando un ultimo quarto suicida e il modesto apporto della panchina.
CLASSIFICA
EA7 Milano 34
Enel Brindisi 32
Montepaschi Siena 30
Acqua Vitasnella Cantù 30
Acea Roma 28
Banco di Sardegna Sassari 28
Grissin Bon Reggio Emilia 20
Umana Venezia 20
Pasta Reggia Caserta 20
Sidigas Avellino 20
Giorgio Tesi Group Pistoia 18
Cimberio Varese 16
Granarolo Bologna 16
Vanoli Cremona 14
Sutor Montegranaro 14
Vuelle Pesaro 12
PROSSIMO TURNO
Banco di Sardegna Sassari-Umana Venezia
Pasta Reggia Caserta-Sutor Montegranaro
Vuelle Pesaro-Cimberio Varese
EA7 Milano-Acea Roma
Vanoli Cremona-Sidigas Avellino
Giorgio Tesi Group Pistoia-Montepaschi Siena
Granarolo Bologna-Grissin Bon Reggio Emilia
Acqua Vitasnella Cantù-Enel Brindisi
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