ROSETO 85
OMEGNA 76
Parziali: 20-20; 37-31; 57-55; 85-76.
La gara su ROSETO.com.
Damier Pitts 7,5
Fa un sol boccone della coppia di playmaker avversari e, con 15 punti segnati nella sola ripresa, costituisce uno di quei fattori che fanno pendere la bilancia dalla parte di Trullo. Non sai mai cosa farà con la palla fra le mani, ma se questa scotta è l'uomo giusto cui recapitarla.
Piero De Dominicis 6
Trullo lo chiama nel momento del bisogno e lui risponde presente, facendo quello che può contro gente cui rende centimetri e chili in abbondanza. Nel suo scout un prezioso recupero difensivo ed un importante canestro da sotto su un illuminante suggerimento di Jackson.
Innocenzo Ferraro 7
Ha poca mira nei liberi, ma combatte e non sfigura nel duello con uno dei più forti lunghi della categoria, Antonio Iannuzzi, aggiungendo punti e rimbalzi. Indomito lottatore, generoso uomo squadra, preziosissimo collante.
Pierpaolo Marini 7,5
Sceglie quella che, per tanti motivi, è la domenica più difficile di tutte, per scacciare i fantasmi che da un po' lo accompagnavano, riversando sul parquet un'energia finora (quasi) mai vista. Difesa, tempismo a rimbalzo e, soprattutto, una costante presenza offensiva nemmeno una volta viziata da indecisioni e scelte infelici. Bentornato, Pierpaolo!
Giga Janelidze 6,5
Leggermente meno brillante rispetto alle ultime, eccellenti, uscite, ma ugualmente importante e produttivo all'interno dei meccanismi corali degli Sharks.
Josh Jackson 7,5
Inizia sbagliando qualche tiro di troppo, salvo poi spaccare la gara nella seconda frazione, segnando punti pesantissimi dal perimetro e dispensando perle di saggezza cestistica. Leader occulto, trascinatore silenzioso, mente sempre lucida. Da quando c'è lui, Roseto è un'altra squadra.
Yankiel Moreno 7,5
Non arriva a un metro e novanta, ma non batte ciglio se deve giostrare da consumato playmaker o addirittura improvvisarsi numero 4, garantendo in ogni caso una mostruosa intensità e giocando con la maturità del veterano. E l'angolo sinistro inizia a diventare la sua mattonella. Da mero specialista difensivo, in tre mesi è diventato un giocatore vero. Complimenti a lui e a chi lo allena quotidianamente.
Coach Tony Trullo 7,5 : Ok, la coperta è corta, cortissima, e lo sanno tutti, ma questo non gli impedisce di realizzare la seconda impresa nell'arco di appena due settimane. Le sue difese, caratterizzate da cambi sistematici e adattamenti continui, fanno grippare i meccanismi offensivi di Saddler e compagni, mentre la pazienza e la circolazione di palla permettono di trovare (quasi) sempre la soluzione ottimale nella metà campo offensiva. Tutto questo è possibile soprattutto perché Trullo guida un gruppo solidissimo che si allena con profitto, che mostra una naturale attitudine al sacrificio, che non annovera prime donne e nel quale l'interesse collettivo costituisce la priorità assoluta. E se da una parte è vero che squadra che vince non si tocca, è altrettanto vero che, nella gestione delle risorse, l'organico degli Sharks necessiti adesso di almeno un puntello, specie dentro l'area. In settimana arriverà un lungo (Quaglia o chi per lui), il cui compito sarà quello di dare una mano, senza stravolgere equilibri consolidati, in attesa che rientri Sylvere Bryan. Le condizioni perché l'innesto sia proficuo ci sono tutte.
Damier Pitts.
Josh Jackson.
Giga Janelidze.
