Andy Ogide. [Mimmo & Andrea Cusano]
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I voti ai giocatori del Roseto, sconfitti all’ultimo tiro dai bolognesi.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 08 Aprile 2018 - Ore 23:45
ROSETO 82
FORTITUDO BOLOGNA 84
Parziali: 20-28; 19-22 (39-50); 21-19 (60-69); 22-15 (82-84).
La partita e le foto su ROSETO.com.
https://www.roseto.com/scheda_news.php?id=16876
MATT CARLINO 5
Efficacemente disinnescato dalla difesa della F e più probabilmente da se stesso in una serata che definir nera sarebbe un eufemismo. Sbaglia tutto quello che può sbagliare (0/6 da tre punti, per un 4/19 complessivo dal campo, in 29'), compreso il tiro, tutto sommato non così scomodo, della possibile vittoria. OK, ai fini della classifica non sarebbe cambiato nulla, ma sai che goduria...
ANDY OGIDE 7,5
Pronti, via, ha già commesso due falli, lasciando presagire un epilogo infelice. Poi, un po' alla volta, si mette in ritmo e fa tutto quello che deve, se non addirittura di più (21 punti con un eccellente 9/14 ed 11 rimbalzi in 32'), contro il tecnico e tatuato Pini, il nerboruto Italiano, e soprattutto il reattivo Chillo, che come diceva Pino Daniele, sarà pure "Nu buono guaglione", ma è di sicuro un bruttissimo cliente. Terribilmente consistente.
ION LUPUSOR 6,5
Nulla di memorabile per circa sette ottavi di partita. Poi, quando meno te lo aspetti, si sveglia. Ci vuole l'uscita per falli di Infante a liberare il Lupo che è in lui, tanto da fargli sparare, in due minuti da cardiopalmo (dal 34' al 36'), i 7 punti in fila che permettono agli Sharks di riagguantare la F. Peccato per l'errore da un centimetro sul -3 (sul 74-77), probabilmente causato da un fallo non fischiato. Incostante ed imprevedibile.
MARCO CONTENTO 7,5
Entra al 6° minuto e, come di consueto, cambia la partita. Stavolta lo fa sparando una raffica da 7 punti in due minuti e portando gli Sharks al di fuori di una precoce e preoccupante secca. Prosegue, nel secondo quarto, il suo show personale fatto di brusche accelerazioni, canestri di puro talento ed assist al bacio. Continua ad illuminare anche dopo, nonostante i tre falli sul groppone (l'ultimo, sanguinosissimo, a 10 metri dal canestro, contro Amici che tira da tre, allo scadere dei 24), accompagnando gli Sharks fino agli infuocati ultimissimi minuti. Finisce per commettere qualche errore di troppo specialmente dalla distanza e, soprattutto, non gli riesce il miracolo quando, a 10 secondi dalla sirena, dopo aver subìto l'antisportivo di Mancinelli, spara, per stanchezza e tensione, due liberi sul ferro (dopo averne insaccati, senza errori, addirittura 14). Encomiabile, ed imprescindibile (24 punti con 4/10 dal campo, 14/16 ai liberi, 3 rimbalzi e 4 assist in 30'). In certe movenze, il Poz avrà rivisto se stesso.
GIORGIO DI BONAVENTURA 7
Tre canestri di pregevolissima fattura ed una difesa strepitosa, contro chiunque gli sia stato affidato da Di Paolantonio. Ancora più duro di quel duro di Nazzareno Italiano, con il quale scambia qualche sportellata. Intrepido.
FEDERICO ZAMPINI 6,5
Grandissimo impegno difensivo e due liberi importanti. Torna lentamente a far parte delle rotazioni. Utile.
RICCARDO CASAGRANDE n.g.
Già dolorante al gomito, finisce fuori combattimento dopo appena 6 minuti per un violento colpo al fianco, i cui effetti sono ancora da valutare. Tenere le dita incrociate.
FRANCESCO INFANTE 5
L'inizio, con una difesa a dir poco contemplativa, un inopportuno fallo in attacco ed un insensato terzo tempo in avvitamento, non è proprio il massimo. Poi qualcosa combina (7 punti con 5/6 ai liberi e 4 rimbalzi), ma tendenzialmente fa una grande fatica. Impacciato e fallosissimo (la sua gara dura appena 12 minuti).
ROBERTO MARULLI 5
Spara a salve (1/6 in 28 minuti) e subisce l'aggressività dell'aiuto e recupero della difesa bolognese e la classe di Cinciarini. Ha avuto vita più facile in svariate altre occasioni.
COACH EMANUELE DI PAOLANTONIO 7
La rovinosa sconfitta di Orzinuovi a Verona rende matematico l'accesso ai playout dei suoi Sharks, e quindi una eventuale vittoria contro la gloriosa F, anche a causa della marcia trionfale di una rigenerata Bergamo, non avrebbe cambiato la classifica. Ma vincere contro la Fortitudo, dopo averla rincorsa per 40 minuti, se Carlino avesse messo dentro il pallone della vittoria, avrebbe procurato una gioia unica ed avrebbe sicuramente fatto bene al morale. Certo è che se il coach non avesse registrato la difesa (50 punti subiti nei primi due quarti, 34 nei successivi), e se non avesse ricevuto grandi risposte da una panchina utilizzata quasi interamente, soprattutto per l'indisponibilità di Casagrande, la rimonta sarebbe stata impensabile. Di Paolantonio incassa i complimenti anche del Poz e guarda il bicchiere mezzo pieno. È consapevole di essere al timone di una squadra dal talento limitato ma viva, tosta, orgogliosa e mai doma, arrivata a qualificarsi matematicamente ai playout con due giornate di anticipo dopo il peggior inizio di campionato possibile, quando proprio nessuno ci avrebbe puntato su un euro. Recuperare gli acciaccati, stare "sul pezzo", e provare a far durare il playout il meno possibile ora il suo obiettivo.
Lorenzo Settepanella
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