L’emergenza dovuta al coronavirus Covid-19 non ha fermato la voglia di continuare  a fare pallacanestro a Roseto degli Abruzzi, città che nel 2021 festeggerà il suo primo secolo di basket, visto che nel Lido delle Rose si tira a canestro dal 1921, onorando lo sport inventato nel 1891 negli Stati Uniti d’America da James Naismith.

Al momento, il mondo del basket attende il pronunciamento di Governo e Ministero dello Sport, che il 3 aprile dovrebbe prolungare le misure restrittive. Questo comporterebbe quasi certamente il blocco definitivo dei campionati di Serie A1 e A2, che ancora aspettano per provare a concludere la stagione.

Se così fosse, molto probabilmente lo Scudetto non verrebbe assegnato, dalla A1 alla A2 non ci sarebbero retrocessioni e i campionati di A2 e B resterebbero con le stesse squadre della stagione 2019/2020, senza retrocessioni né promozioni.

Ma più che promozioni e retrocessioni, oggi il problema delle società è quello della sopravvivenza, visto che la crisi economica che arriverà dopo la pandemia avrà conseguenze durissime nella vita di tutti i giorni e si riverserà anche le nel mondo dello sport, che soffrirà una drastica riduzione delle sponsorizzazioni.

È presumibile che diverse squadre non ce la faranno a iscriversi, così come è probabile che i compensi si abbasseranno ancora di più, rendendo anche la seconda serie nazionale che è la A2 un campionato sempre più dilettantistico, in attesa di tempi migliori.

In questo quadro sconfortante, per sopravvivere il Roseto punta a rinnovare l’accordo con la Stella Azzurra Roma, capitalizzando un know-how già rodato nelle ultime due stagioni fatto di costi ridotti all’osso e stipendi risparmiati, includendo numerosi giovani da valorizzare in squadra.

L’accordo fra Roseto e Stella è biennale e, dopo la splendida stagione 2018/2019 culminata con i playoff, quest’anno la seconda stagione si è rivelata difficilissima e piena di difficoltà. L’eventuale annullamento della stagione salverebbe il Roseto, che altrimenti dovrebbe lottare per la salvezza da una posizione di svantaggio.

Chissà che un congelamento con conseguente ripianificazione alla prossima stagione non possa rimettere insieme per il terzo anno le parti, magari su basi aggiornate e ottimizzate. I contraenti si erano già sentiti a gennaio e potrebbero risentirsi a breve.