Una parola è poca e due sono troppe, intimava Lino Banfi quando si “incazzeva”, facendoci ridere. Bei tempi!

Oggi, dico che una volta non era poco e due volte sono insopportabili. Mi riferisco alle telecronache evaporate.

Telecronaca solo video per Roseto-Jesi, prima di campionato, lo scorso 29 novembre 2020. Nostro audio evaporato. Il motivo? Non si sa, inconvenienti della “prima volta” del lancio della super tecnologia a controllo remoto, con telecamere fisse e microfoni pure. E Giorgio e io che, pazientemente, la mattina andiamo in TV e rifacciamo da studio la telecronaca, provando il piacere di un doppiatore di film porno.

Ieri, domenica 13 dicembre 2020, dopo due settimane – e decine di garanzie “adesso funziona tutto, tranquilli, figuratevi se succede ancora, ma che scherziamo?” – ci ritroviamo per Roseto-Fabriano, che non è solo la 3^ di campionato di Serie B e seconda in casa, ma anche e soprattutto la 75^ edizione del Trofeo Lido delle Rose: il torneo di basket più antico d’Europa. E forse del mondo.

E cosa succede? Che la nostra telecronaca si interrompe – così ci hanno scritto alcuni abbonati – a un minuto e mezzo dalla fine del secondo quarto e quindi del primo tempo. Fino ad allora tutto aveva funzionato, tutto era stato semplice, come nei precedenti 21 anni di lavoro nel basket: tu parli dentro un microfono, una telecamera riprende, il tutto va in onda. Ma era troppo bello per essere vero.

Invece no!

Il virus tecnologico, maledetto quanto il Covid-19, era in agguato. Ancora una volta le telecamere e i microfoni controllati da remoto fanno cilecca, piantandosi poco prima della fine del primo tempo. Ancora una volta, nonostante addetti della Pallacanestro Roseto compulsino i loro telefonini alla ricerca di un contatto risolutore con la piattaforma che gestisce la regia e quindi l’audio e il video (che, ahimé, non è a Roseto, ma da qualche parte dell’orbe terracqueo), passano i minuti e le risposte non arrivano. Ancora una volta, ci dicono che “stanno risolvendo”. Qualcuno dice che a Roseto c’è una sorta di blocco del flusso internet. Ma de che!

Si avvicina il secondo tempo e non ci sono novità. Gli amici abbonati al servizio – furibondi – ci scrivono che è tutto ancora bloccato. Giorgio e io proponiamo di metterci la classica pezza attivando un telefonino, in diretta Facebook, che funziona tranquillamente (ma come, non c’era la tempesta di meteoriti che impediva il collegamento in rete?). La società Pallacanestro Roseto ci autorizza, intelligentemente, perché almeno non perderemo le immagini di un evento storico come il 75° Trofeo Lido delle Rose. Andiamo!

E siccome chi gestisce la piattaforma ci ha messi sotto un canestro, in curva sud, togliendoci dalla sala stampa centrale in alto, dobbiamo per forza fare la “doppia telecronaca” da lì, perché lì sono fissati i microfoni della Lega Nazionale Pallacanestro che offre il servizio (che non serve, al momento) di diffusione audio e video da remoto.

Così, mezzi sfiatati dalle mascherine, compare Giorgio e io cominciamo a fare un secondo tempo di telecronaca doppia, urlando nel telefonino della diretta e tenendo in mano i microfoni della Lega, sperando che la telecronaca sia recuperata dal centro controllo remoto che ribattezzo “Houston, abbiamo un problema... per la seconda volta”.

A corde vocali sfinite, la partita la vince il Roseto, che alza il Torneissimo per la 6^ volta nella sua storia. Di più: bissa il successo del 2019. Roseto campione due volte di seguito: mai successo in 75 edizioni del Torneissimo.

Telecronaca abortita per due volte di seguito: mai successo in 43 anni di telecronache di compare Giorgio e in 22 di mio lavoro nel settore. Solo 65 anni di pace, prima di questa tempesta elettronica virulenta, che finora ci ha fatto parlare a vuoto per due partite.

E “scibinidòtte” (sia benedetto) il telefonino, con il quale almeno abbiamo salvato il secondo tempo (con inquadratura semiclandestina, ma quello era il luogo in cui eravamo costretti dalla postazione fissa della LNP) e poi confezionato un quarto d’ora di gioia rosetana per la vittoria intervistando i protagonisti (15.000 persone raggiunte fra ieri sera, stanotte e stamane, mi dice compare Giorgio).

Ma torniamo all’inizio: una volta non era poco e due volte sono insopportabili.

Amici della Lega Nazionale Pallacanestro, tecnici, registi, attrezzisti, maghi, vi prego coalizzatevi: fate sì che, nel 2020, un collegamento da remoto funzioni.

In fondo che cosa vi stiamo chiedendo? Di poter fare il nostro lavoro!

E però, siccome dopo due volte non mi fido più, inventatevi pure qualcos’altro... soprattutto un “Piano B”.

Perché se non funzionano le vostre telecamere fisse, controllate da remoto, o i vostri microfoni, oggi il PalaMaggetti di Roseto è “indifeso” contro il virus.

E se dobbiamo vaccinarci dotandoci di telecamera e microfoni “old style”, ma perfettamente funzionanti, forse conviene abbandonare la super tecnologia da remoto che prometteva di colonizzare Marte, ma non arriva manco a Campo a Mare.

Spero che la Pallacanestro Roseto si faccia sentire in Lega, perché 100 anni di storia (nel 2021), vanno rispettati. E perché LNP, che è il consorzio di tutte le società, deve proteggerle – soprattutto in tempi di pandemia – e non creare disservizi.

Perché una volta già è troppo. Ma due...
    
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Lunedì 30 novembre 2020
Via Seneca [Il privè di ROSETO.com]
LA TELECRONACA EVAPORATA
Il basket ai tempi del Covid-19 comprende pure virus minori, ma pur sempre fastidiosi.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=18566