ROSETO 83
ANCONA 87
Parziali: 25-25; 23-25 (48-50); 16-20 (64-70); 19-17 (83-87).
La partita e le foto su ROSETO.com.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=18738

Edoardo Di Emidio 6,5
Due falli nei primi due minuti e mezzo di gara inducono Trullo a toglierlo immediatamente dalla mischia. Quando rientra non demerita, dando una mano nelle battaglie in quota (4 rimbalzi), litigando un tantino con il ferro (3/10 dal campo in 29') ma smazzando almeno 7 assist illuminanti che avrebbero potuto essere 8 se Lucarelli fosse riuscito a trattenere quello che, a 8 secondi dalla sirena, più che un passaggio è parso un missile terra aria. E che forse avrebbe anche potuto cambiare il risultato finale.

Jacopo Lucarelli 7,5
Per svariati minuti fa fatica a trovare i suoi tiri, ma è comunque produttivo sia in transizione che quando si tratta di raccattare palloni sporchi che gravitano nei pressi del tabellone avversario. Quando si sblocca è probabilmente tardi, sebbene siano passate dalle sue mani (come per il tre punti del 37', che regala al Roseto il -3, per il 75-78) e dalle sue giocate difensive (come lo sfondamento subito da Leggio a 14" dal termine) le poche chances di vittoria dei suoi. Meno trascinante di quanto le sue eccellenti cifre lascerebbero intendere (22 punti con 8/12 dal campo e 13 rimbalzi in 34') ma, senza dubbio alcuno, fra i più produttivi in canotta Liofilchem.

Antonio Ruggiero 7+
Chiamato in causa con un bel po' di anticipo a causa dei falli prematuri di Di Emidio, fa il suo e anche di più, costruendo per sé (16 punti con 4/7 nel tiro pesante in 31') e per i compagni (3 assist) e ricorrendo a tutto il proprio mestiere ogni volta che i cambi difensivi lo espongono a faticosi mismatch. Emette un paio di geniali fiammate anche nell'ultimo quarto (una su tutte, il tre punti del -1 a 34" dal termine, per l'83-84) ma, eccezion fatta per Lucarelli, non trova grande supporto dal resto del cast.

Andrea Pastore 4,5
Difende forte e finalmente non rifiuta responsabilità, ma continua a non buttarla dentro (2/9 dal campo in 28'). L'impressione è che, se si sbloccasse lui, molti tasselli andrebbero al loro posto. Incupito.
 
Alberto Serafini 6+
Al rientro ma ancora con la caviglia gonfia, cerca di mettere qualche pezza all'interno di una difesa che non funziona. Non eccelle ma mette dentro un paio di buoni canestri e svolge un decente lavoro a rimbalzo (6 in 22'). I cinque falli (due dei quali paiono almeno rivedibili) lo tirano fuori dalla mischia al 33'. Da quel momento in poi i compagni avrebbero ancora di più avuto bisogno di tutta la sua durezza.
 
Valerio Amoroso 4,5
Dentro al minuto 6, confeziona immediatamente un paio di mandrakate alle quali, però, fa seguire una serie di grossolane scivolate. I 6 pregevoli assist non bilanciano, purtroppo, gli errori al tiro, diversi dei quali da un centimetro (2/8 dal campo in 23') e gli svarioni difensivi (uno su tutti, la difesa passiva sul tre punti di Centanni del 38', che, sul 75-78 per Ancona, regala agli ospiti il +6). Non sta bene fisicamente e si vede, ma la sua seconda frazione di gara è da matita blu.

Aleksa Nikolic 6,5
Un avvio col botto (8 punti con 4/5 dal campo nel primo quarto), poi si eclissa e alla fine rifà capolino nel momento più difficile (chiudendo con 15 punti con 7/11 e 6 rimbalzi in 33'). E invece di accontentarsi di quel tiretto dal lato dai tre metri, che più di una volta si infrange sul primo ferro, avrebbe dovuto mangiarsi il canestro. Pungente, ma terribilmente incostante, anche difensivamente.

Coach Tony Trullo 5
Riabbraccia Serafini e torna a disporre di rotazioni teoricamente più ampie (dalle quali decide, comunque, di escludere Sebastianelli), ma per lunghissimi tratti non riesce a disinnescare la splendida circolazione di palla ospite che trova ripetutamente tiri agevoli dal perimetro (10/17 dopo i primi due quarti, 13/25 alla fine) e che causa una pericolosa emorragia di una difesa insufficiente e quasi sempre in ritardo nelle rotazioni (50 punti subiti al termine della prima frazione). Riacciuffa la gara per i capelli nel finale, ma il rientro in partita negli ultimissimi frangenti pare più frutto di ingenuità degli ospiti che di meriti dei suoi, passivi nella metà campo arretrata anche in occasione degli ultimi possessi chiave degli uomini di Rajola. E vista l'inefficacia della sua difesa sul pick and roll, sorprende il mancato ricorso alla difesa a zona, marchio di fabbrica del proprio credo cestistico e notoriamente capace di fornire risultati significativi in svariate occasioni. L'aver salvato la differenza canestri, dopo il +12 dell'andata, l'unica buona notizia di una serata che potrebbe lasciare qualche sgradevole strascico nella testa dei suoi.