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Serie B, Girone C2 – Giulianova, Roseto, Teramo.
ROSETO TORNA ALLA VITTORIA A MONTEGRANARO, GIULIANOVA CEDE CONTRO FABRIANO, TERAMO CADE IN CASA CONTRO JESI.
L’abbraccio fra Ernesto Ciafardoni e Tony Trullo, rispettivamente presidente e coach della Pallacanestro Roseto.
[Cusano Photo]


Il punto di coach Gabri Di Bonaventura sulle abruzzesi di Serie B. 6^ giornata di ritorno.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 02 Marzo 2021 - Ore 14:45

Sesta di ritorno nella terza categoria nazionale (Serie B, gironcino C2), proviamo a riassumere rapidamente quanto accaduto alle tre franchigie cestistiche abruzzesi in quest’ultima domenica di febbraio.

GIULIANOVA
Niente da fare per il volitivo Giulianova (12) di coach Zanchi, piegato (60-74) fra le mura amiche dalla battistrada solitaria Fabriano (20) di coach Pansa…
Dopo un inizio al fulmicotone (9-0), i giallorossi subivano il prevedibile ritorno dei marchigiani che, registrata la difesa, chiudevano il primo tempo con un possesso di vantaggio (31-33)…
Alla ripresa delle ostilità, gli ospiti (l’ala ex Roseto Radonjic 14, il totem Garri 13, il play Paolin 13), che utilizzavano una rotazione a otto vista l’indisponibilità del senior Marulli e dell’under Di Giuliomaria, tentavano la fuga (36-45 al 25’) ma l’improvvisa fiammata della guardia, classe 2000, Tognacci (13p con 2/6 da 2, 3/3 da 3, 2r, 11 di valutazione in 19m) guastava i piani della truppa viaggiante, con quest’ultima che entrava nel tempino decisivo addirittura con una lunghezza da recuperare (52-51)…
Nel quarto periodo, Merletto (Mvp, 12p con 2/3 da 2, 2/2 da dietro l’arco, 2/2 in lunetta, 4r, 4 assist, 21 di valutazione in 36m) e soci rompevano definitivamente gli indugi e con un break terrificante (4-23!), culminato con una tripla dell’olimpionico Garri (56-74 al 37’), archiviavano definitivamente la pratica, conquistando la decima vittoria stagionale su tredici incontri e consolidando la leadership assoluta del gironcino C2 della terza serie nazionale.
In casa giuliese, da rimarcare le prove del solito Cacace (12p con 3/6 da 2, 2/4 da 3, 2r, 4 falli subiti, 11 di valutazione in 33m), del regista Panzini (9p con 0/3 da 2, 3/4 da 3, 7r, 4 assist, 3 perse, 13 di valutazione in 32m) e del generoso Di Carmine (9p con 3/11 complessivo, 4r, 3 di valutazione in 32m).
Sempre collocati in quarta posizione, ma in coabitazione con il più che sorprendente Jesi di coach Ghizzinardi, nel prossimo turno (domenica 7 marzo ore 17:30) gli uomini del Presidente Iozzo sfideranno in trasferta, prima di mischiarsi con il successivo mini girone, il combattivo Civitanova (10) di coach Mazzalupi, che, ancora indisponibile l’ala piccola Milani, ha nell’inossidabile leader Andreani, nell’ala ex Roseto Casagrande, nella guardia Rocchi e nei tre lunghi Vallasciani-Amoroso-Lusvarghi i punti di forza più incisivi.

ROSETO
Suda le fatidiche sette camicie ma rialza la testa il Roseto (16) di coach Trullo, che dopo tre sconfitte in fila, espugna in volata la Bombonera, al cospetto di un Montegranaro (10) mai domo e sempre insidiosissimo…
Arrivata in terra marchigiana al termine di una settimana che definire movimentata è riduttivo, la franchigia del Presidente Ciafardoni ritrovava geometrie, convinzione e autostima e, in una gara dove contava solo il risultato, metteva a segno il tanto sospirato blitz, conservando la seconda poltrona, insieme all’ambizioso Ancona di coach Rajola…
Dopo un primo tempo chiuso in vantaggio di tre lunghezze (34-37), gli ospiti subivano il veemente ritorno dei veregrensi (il play mancino sardo Gallizzi 21, l’esterno Cipriani 16, il capitano Minoli 11) che, con un parziale di 20-15, operavano il sorpasso ed entravano nell’ultimo periodo con un possesso di vantaggio (54-52)…
Nonostante la pesante assenza dell’ala Lucarelli, afflitto da una fastidiosa borsite, e il problema dei falli, i biancoblu non si lasciavano invischiare dai ritmi prediletti dai marchigiani e così, al 35’, il tabellone indicava la ripristinata parità (65-65)…
A 50” dalla sirena, con gli ospiti sopra di uno (73-74), al termine di un’azione offensiva che non lasciava presagire nulla di buono, il metronomo Di Emidio (8p con 3/7 dal parquet, 1/2 ai liberi, 2r, 5 assist, 12 di valutazione in 32m), ricevuta la pesantissima arancia dal ritrovato Sebastianelli (9p con 2/5 complessivo, 3/4 in lunetta, 8 di valutazione in 22m), quest’ultimo impiegato in emergenza da coach Trullo anche da ala forte, tirava letteralmente fuori il coniglio dal cilindro, piazzando una tripla, praticamente senza ritmo, che, in definitiva, consegnava la parte buona del referto agli adriatici… game, set and match!
Spulciando fra le statistiche, palma di Mvp al veterano Amoroso (23p con 7/15 da 2, 1/1 da 3, 6/7 a gioco fermo, 15 carambole, 7 falli subiti, 2 perse, 2 assist, 33 di valutazione in 26m), a cui ha garantito solida sponda soprattutto il socio di reparto Nikolic (13p con 6/9 da 2, 1/1 ai liberi, 10r, 3 assist, 19 di valutazione in 23m), insieme all’ala Serafini (10p con 5/11 complessivo, 8r, saldo negativo di 3 fra perse e recuperate, 8 di valutazione in 28m) e alla guardia Pastore (9p con 4/9 dal parquet, 3r, 2 perse, 4 assist, 8 di valutazione in 35m).
Rinfrancati da questa preziosa vittoria, che vendica l’inatteso scivolone (74-77) patito nel match di andata, Ruggiero (8) e soci, nel prossimo turno, domenica 7 marzo ore 18:00, ospiteranno fra le mura amiche i cugini teramani della Tasp, collocati sul fondo della classifica e reduci dalla pesante battuta d’arresto casalinga (82-87) rimediata con Jesi (12)…
Chiaro che sulla carta, per la matricola guidata da coach Salvemini, si tratta di un match dal pronostico decisamente chiuso, soprattutto ora che la truppa biancoblù ha ripreso vigore e fiducia; tuttavia, pur con tutte le difficoltà registrate attualmente dalla compagine biancorossa, il clima del derby, con le sue dinamiche imprevedibili, potrebbe regalare un match più equilibrato di quello che è presumibile attendersi alla luce degli ultimi eventi.

TERAMO
Dopo la bella vittoria (66-57) ottenuta la settimana scorsa al cospetto della vice capolista Ancona (16), il fanalino di coda Teramo (8) scivola nuovamente sul parquet amico, uccellato (82-87) dal cazzuto Jesi (12) di coach Ghizzinardi, quest’ultima franchigia, come ripeto da tempo, davvero meritoria di ogni lode, visto che ha nel proprio roster soltanto tre senior (il leader tecnico Magrini, il leader emotivo Giampieri e il centro Quarisa) e un pugno di under decisamente incisivi, come il play Giacché, l’ala Ferraro e l’ala-pivot Cocco…
Ancora una volta, l’approccio mentale dei biancorossi - privi dell’indisponibile capitano Serroni e con Francesco Faragalli (0p + 3 assist in 16m, 1 di valutazione) necessariamente alla ricerca della miglior condizione, dopo il lungo stop che lo ha tenuto fuori praticamente un mese - è stato innegabilmente deficitario, mancando, oltre che della necessaria carica mentale che consente agli atleti di tirar fuori l’indispensabile aggressività, spesso qualità decisiva in questo sport, anche delle chiavi tecniche per attaccare efficacemente una zona fronte pari, che ovviamente si adeguava dopo i primi passaggi, diventando materiale così ostico per i ragazzi in canotta Tasp che il primo quarto si chiudeva con un eloquente 15-30… e non parliamo di tennis!
Chi si attendeva una reazione dei biancorossi nei due quarti centrali del match, rimaneva estremamente deluso: la compagine locale, è vero, trovava continuità in difesa ma rimaneva impastata e prevedibile in fase offensiva, quasi sempre incapace di conquistare vantaggi per poi, eventualmente, farli germogliare e concretizzarli…
Tradotto in numeri, quindi, chiuso il primo tempo sul 33-47, il Teramo entrava nell’ultima frazione sotto di quindici lunghezze (51-66) dopo essere sprofondata addirittura sul -22 (37-59 al 26’), con gli avversari in canotta arancio blu (Quarisa 14, Ferraro 10, Giacché 8, Cocco 7) assoluti padroni del PalaBinchi…
Nel tempino finale, complice anche un evidente calo di tensione della giovante truppa ospite, Esposito (6p + 6r e 6 di valutazione in 24m) e soci tentavano il tutto per tutto e con una serie di conclusioni, di cui almeno un paio di triple sicuramente estemporanee, riuscivano progressivamente a riavvicinare la compagine di coach Ghizzinardi (62-72 al 34’, 68-74 al 35’, addirittura 79-81 al 38’) e a sperare addirittura in un esito positivo del match…
Sotto di 1 a 01:14 dal termine, quando occorreva una giocata difensiva solida per avere la palla dell’eventuale sorpasso, i locali subivano maldestramente una penetrazione del puntuale Giampieri (19) che riportava comodamente i suoi sul +3 (82-85 a 38” dalla fine)…
Con l’ex Palestrina Rossi (22p con 2/4 da 2, 5712 da 3, 3/5 ai liberi, 7r, 7 falli subiti, 2 assist, 22 di valutazione in 38m) spietatamente anticipato dalla retroguardia ospite, era l’esterno Di Bonaventura (26p con 3/4 da 2, 5/10 da 3, 5/7 a gioco fermo, saldo negativo di 4 fra perse e recuperate, 5 falli subiti, 2 assist, 18 di valutazione in 35m) a tentare la tripla del pareggio ma la sua conclusione frontale non trovava il fondo della retina, decretando di fatto la vittoria jesina, aggiungerei sicuramente meritata per quanto visto durante l’arco di tutta la gara…
Hombre del partido il bomber, figlio d’arte, Magrini (23p con 4/7 da 2, 3/9 da 3, 6/8 ai liberi, 4r, 6 cioccolatini, 22 di valutazione in 32m) mentre nelle fila teramane, oltre ai giocatori già citati, da menzionare la prova del dinamico lungo ex Faenza, frenato ancora una volta dai falli, Tiberti (17p con 5/7 dal campo, 6/7 in lunetta, 3r, 2 perse, 3 assist, 18 di valutazione in 21m).
Come già detto, nel prossimo turno gli uomini del Presidente Nardi, quest’ultimo inevitabilmente deluso da questo scivolone casalingo che metteva in palio punti preziosissimi per l’obiettivo salvezza, affronteranno al PalaMaggetti il rinvigorito Roseto (16) in un match dal pronostico quasi chiuso, visto che parliamo di due franchigie costruite con finalità diametralmente opposte; ovviamente, aldilà dell’eventuale indisponibilità della guardia Serroni e al tempo indispensabile per il progressivo recupero del play titolare Faragalli, il sodalizio biancorosso si attende una prestazione che rialzi l’autostima di tutto l’ambiente e che riaffermi i progressi tecnici di una squadra che ha dimostrato di poter avere tutte le qualità per centrare l’obiettivo della permanenza nella terza categoria nazionale.

Ho finito, ci becchiamo la settimana prossima, buon vento alle spalle.

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Gabri Di Bonaventura
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