Lorenzo Villa, lombardo classe 2003, è un difensore in forza al Pineto Calcio che, dopo le giovanili passate in squadre blasonate come Inter e Sampdoria, è stato acquisito con un contratto biennale dalla società del patron Silvio Brocco.

Lo scorso luglio, appena ingaggiato dalla squadra di mister Amaolo, dichiarò: «Aver giocato all’Inter prima, con mister Chivu, e alla Sampdoria poi, con mister Tufano, è stato fantastico! Due grandi allenatori che mi hanno aiutato a migliorare le mie performance sotto ogni punto di vista. Tutto questo lavoro mi ha portato ad andare in tournée in Turchia con la Sampdoria nel periodo invernale ed avere avuto l’onore di essere andato 2 volte in panchina in Serie A e 1 volta in Coppa Italia. Ma so bene che è stato solo un punto di partenza».

Circa i suoi obiettivi, così Villa: «Come credo ogni altro giovane che si affaccia a questo mondo, vorrei arrivare nel massimo campionato. Lavoro e dedizione mi hanno sempre contraddistinto e spero davvero che un giorno questo accada. Io non ho intenzione di mollare un centimetro fino a quando non l’avrò realizzato».

Lorenzo, oltre all’amore per il calcio, ha pure la “passionaccia” per il basket, tanto da aver scelto la maglia numero 30, in onore del fuoriclasse NBA Steph Curry.

Perciò noi di Roseto.com non potevamo ignorarlo. Quindi, grazie alla responsabile dell’ufficio stampa del Pineto, Federica Rogato (che è pure autrice della splendida foto di Lorenzo che tira a canestro), gli abbiamo fatto un paio di domande a tema.

Ovviamente, la prima è: perché Steph Curry? E il giovane Villa risponde mostrando di saperne, dichiarando: «Steph Curry mi piace perché è stato un giocatore rivoluzionario nel mondo del basket, per diversi motivi. Innanzitutto, la sua incredibile abilità nel tiro da tre punti ha cambiato la dinamica del gioco, incoraggiando le squadre a implementare strategie basate sul tiro da lunga distanza. Inoltre, il suo stile di gioco e la sua abilità nel maneggiare la palla hanno aperto nuove prospettive per i playmaker. La sua precisione nei tiri e la sua capacità di creare spazio hanno influenzato una nuova generazione di giocatori, che cercano di emulare il suo stile».

Circa il tempo da trovare per giocare a pallacanestro, Lorenzo chiosa: «Quando torno a Brescia gioco spesso coi miei amici i “3 contro 3”, soprattutto le mattine d’estate al campetto. C’è molta competizione e, soprattutto, ci divertiamo parecchio. In televisione invece seguo l’NBA e qualche partita di Eurolega, anche se prediligo la lega americana che trovo molto più spettacolare».

Noi di Roseto.com non possiamo che invitare Lorenzo Villa a farsi un giro al PalaMaggetti di Roseto degli Abruzzi per seguire le tre squadre rosetane – 2 maschili e una femminile – quando avrà tempo. Certo, non è l’NBA e manco l’Eurolega, ma dal vivo è uno spettacolo emozionante. Poi, se Federica e il patron Brocco autorizzano, magari un lunedì che può, lo invitiamo pure alla trasmissione TIMEOUT 2.0.

Infine, siccome gli piace Steph Curry, lo informiamo (è giovane, non può saperlo) che a Roseto degli Abruzzi, nella Serie A1 2004/2004 – quando lui aveva un anno appena e andava per i due – ha giocato Mahmoud Abdul-Rauf (nato Chris Jackson), che soprannominai “Il Califfo del Lido delle Rose” e che coach Phil Jackson – un mito della NBA, con gli anelli vinti allenando prima Michael Jordan e poi Kobe Bryant – definì “Steph Curry prima di Steph Curry”. Per approfondire la questione, in calce l’articolo che scrissi nel 2016, con una bella foto – che mi inviò Mahmoud – dell’incontro fra Curry e Abdul-Rauf.

In bocca al lupo al giovane calciatore che ama pure tirare da 3 punti!

ROSETO.com > Archivio > 23 ottobre 2016
MAHMOUD ABDUL-RAUF INCONTRA STEP CURRY: SI STRINGONO ‘LE MANI MIGLIORI DEL MONDO’…
Il Califfo del Lido delle Rose, stella del Roseto più forte di sempre del 2004/2005, incontra Steph Curry e pubblica la foto su Instagram. Le sue parole quando Phil Jackson lo paragonò a Curry e un pensiero di Flavio Tranquillo.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=15592